Germania: Tanti abbandonano la Chiesa

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In Germania, nel 2015, ci sono state 182.000 uscite dalla Chiesa, su una popolazione cattolica di circa 24 milioni. Anche se i dati del 2016 indicano un calo del 10%, i numeri rimangono sempre elevati. La sola diocesi di Essen, situata nella regione della Ruhr, ha registrato circa 4.000 uscite: un fatto di cui non si può certo essere soddisfatti.

Ma quali sono le principali ragioni che inducono ogni anno tanta gente ad andarsene?

Per conoscerle, la diocesi di Essen ha promosso una ricerca scientifica su vasta scala da cui trarre delle conseguenze sul piano pastorale. La ricerca, infatti, fa parte di un “progetto di futuro” che la diocesi intende sviluppare.

Quale primo passo, a partire dallo scorso mese di marzo fino a maggio, è stato posto on-line un questionario per invitare la gente ad esprimere le ragioni per cui abbandona la Chiesa oppure perché vi rimane. Vi hanno aderito oltre 3.000 persone, un risultato definito sorprendente – ha affermato Tobias Faix, professore di teologia di Kassel e guida dell’Istituto di ricerca “empirica”.

Faix possiede una grande esperienza al riguardo, per aver compiuto negli anni scorsi diverse ricerche su temi riguardanti la fede e la Chiesa. La ricerca che la diocesi di Essen gli ha ora affidato sarà realizzata dall’Istituto che egli dirige, insieme con l’università di Siegen.

Perché?

Al questionario hanno risposto 440 persone che avevano abbandonato. Tra le ragioni determinanti addotte: la mancanza di un legame con la Chiesa, la tassa sulle religioni (Kirchensteuer) e «l’atteggiamento della Chiesa non più in linea con i tempi». Oltre a queste: l’immagine che la Chiesa ha della donna e il celibato, e la «discordanza sulle posizioni etiche», tra cui l’atteggiamento verso gli omosessuali.

Uno degli inchiestati ha risposto: «Non posso accettare la posizione della Chiesa sugli omosessuali, sulla contraccezione e sul celibato». E un altro: «La Chiesa, a mio parere, è estranea al mondo e non è mai stata in linea con lo spirito dei tempi». E spiega che, quand’era bambino, frequentava regolarmente la messa, e poi si è poco alla volta estraniato perché molte cose gli sembravano ipocrite.

Un’altra ragione degli abbandoni è stata la tassa sulle religioni (Kirchensteuer). Questa tassa – sottolinea Faix – «spesso ha un ruolo nell’uscita dalla Chiesa, ma non è l’unica ragione». In effetti nessuno degli inchiestati se n’è andato per risparmiare denaro. Piuttosto è l’ultima ragione all’interno di un processo di allontanamento, spesso emotivo e di lunga durata.

Faix commenta: è un cammino in cui la persona rimane sempre più delusa, estraniata, non si sente presa sul serio; a tutto questo si aggiungono anche gli scandali. Di qui la conclusione: «E dovrei anche pagare del denaro? Questo poi no!».

Si aggiungono poi anche “la mancanza si credibilità”, le delusioni personali e gli scandali nella Chiesa.

Come si può osservare – annota Faix –, non c’è una ragione sola all’origine di questi abbandoni. Nella decisione interferiscono molti aspetti che, insieme, inducono uno a dire: «Basta!».

A tutta la Germania

Per approfondire ulteriormente questo quadro è prevista per settembre la pubblicazione on-line di un altro questionario non più ristretto alla sola diocesi di Essen, ma rivolto a coloro che, in Germania, sono usciti sia dalla Chiesa cattolica sia da quella evangelica.

Faix sottolinea: «Dai risultati vogliamo ricavare, possibilmente presto, delle idee su come la nostra Chiesa possa procedere a tutti i livelli». Non si tratta, infatti, solo di ottenere dei risultati scientifici, ma anche di come poter lavorare pastoralmente. Per questo gli istituti che hanno partecipato all’inchiesta, assieme ai rappresentanti della diocesi di Essen, hanno già cominciato a trarre delle conclusioni in ordine alla prassi.

«A mio modo di vedere – conclude Faix – è significativo creare in futuro dei luoghi di ascolto per le persone che stanno pensando di abbandonare la Chiesa». In questi luoghi si potrà parlare a tu per tu delle proprie preoccupazioni e delle proprie scontentezze con i rappresentanti della Chiesa. Spesso diversi inchiestati si sono lamentati di non aver trovato nessuno a cui rivolgersi: «Si sono sentiti inascoltati e non presi sul serio. L’abbandono della Chiesa è stato perciò il loro ultimo grido».

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Un commento

  1. fabrizio 5 agosto 2017

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