Mercoledì 17 marzo abbiamo ricevuto una lettera di papa Francesco datata 12 marzo, che pubblichiamo integralmente.Mentre esprimiamo a papa Francesco la nostra profonda gratitudine per questo gesto di vicinanza e di sostegno, gli assicuriamo la nostra costante intercessione per Lui e per il suo ministero (Comunità di Bose).
Città del Vaticano, 12 marzo 2021
Al Priore e ai fratelli e sorelle della Comunità monastica di Bose,
Caro Fr. Luciano, Priore, e fratelli e sorelle della Comunità monastica di Bose, come ho già fatto a voce durante l’udienza concessa al Delegato Pontificio ad nutum Sanctae Sedis e al Priore il 4 marzo u.s., alla vigilia del mio viaggio apostolico in Iraq, desidero esprimervi di tutto cuore la mia vicinanza e il mio sostegno in questo periodo di dura prova che state attraversando per vivere con fedeltà la vostra vocazione.
Sono ben al corrente di quanto in questi ultimi mesi le gravi difficoltà che avevano portato alla Visita apostolica e all’emanazione del Decreto singolare si sono purtroppo accresciute a causa del prolungato ritardo frapposto all’esecuzione delle decisioni della Santa Sede ivi contenute.
In questo contesto, ritengo opportuno ribadire quanto scrivevo nella lettera inviata in occasione del 50° anniversario della fondazione della Comunità monastica, invitandovi a “perseverare nell’intuizione iniziale” di una vita fraterna nella carità e di una testimonianza di ricerca della radicalità evangelica nella preghiera, nel lavoro e nell’ospitalità. La dimensione ecumenica che vi caratterizza e il vostro anelito operoso per l’unità dei cristiani sono tesoro prezioso che la Chiesa vuole custodire, vegliando sulla sua autenticità e fecondità.
Non lasciatevi turbare da voci che mirano a gettare discordia tra voi: il bene dell’autentica comunione fraterna va custodito anche quando è alto il prezzo da pagare! Così come la fedeltà in tali momenti consente di cogliere ancor più la voce di Colui che chiama e dà la forza di seguirlo.
Anche la presenza accanto a voi del Delegato Pontificio, P. Amedeo Cencini, FdCC, e il suo operato in sintonia con il Card. Segretario di Stato sono segno della mia costante sollecitudine: non sentitevi abbandonati in questa tappa impervia del vostro cammino! Il Papa è accanto a ciascuno di voi. Che nulla e nessuno vi tolga la certezza della vostra chiamata e della sua bellezza e la fiducia nel futuro!
Invoco su di voi lo Spirito Santo affinché vi dia la forza e il coraggio, mentre continuiamo il nostro itinerario quaresimale verso la Pasqua di morte e risurrezione.
Mi affido alla vostra preghiera e vi assicuro la mia. Con la mia benedizione.
Francesco
E adesso, finalmente, sarà possibile chiudere questo triste capitolo e smetterla di leggere stupidaggini?
O cominceranno gli attacchi al Papa?
Enzo Bianchi non sembra avere alcuna intenzione di obbedire , neppure al papa. E il papa che può fare? Se Enzo Bianchi si intestardisce a rimanere dove sta mica possono mandare le Guardie Svizzere a toglierlo di peso. Oggi il Papato non ha piu “alcuna autorita”, se non quella che gli viene riconosciuta spontaneamente dai fedeli. Ma se uno vuole sfidare il papa e ha dalla sua potenti protettori, giornaloni, può farlo senza nessuna conseguenza (le scomuniche se le beccano solo i tradizionalisti).
La conseguenza è il discredito, la disistima, la sfiducia verso un personaggio dai simili comportamenti di oggi, di un anno, senza voler conoscere i precedenti anni, quelli lo sanno chi ha avuto a che fare con lui ed è stato immagino più che sufficiente per decretare quanto è stato stabilito. Giornaloni e protettori non si capisce come mai lo fanno, tentano di farlo, per quali motivi? Le risposte sarebbero solo gratuite per cui rimane solo il dubbio di una brutta storia intrisa di sopraffazioni, angherie, strapotere, per concludersi con la strafottenza e il coraggio di inneggiare a diritti calpestati. Incredibile genialità di promuovere una linea difensiva che semplicemente ribalta al contrario i fatti, puntualmente poi smentiti. Prendere le distanze così da far evaporare nel dimenticatoio un grande personaggio, un ex personaggio che evidentemente resiste solo a se stesso e su qualche pagina di giornale, di rivista, o blog.
A me risulta da fonti molto certe che papa Francesco più di un mese fa ha scritto a Enzo Bianchi una lettera di suo pugno nella quale gli esprime tutta la sua vicinanza e solidarietà nella prova, definendosi “figlio spirituale” del fondatore di Bose. Sembra inoltre che la lettera sia stata portata a Bianchi da un emissario personale inviato direttamente da Roma dal papa all’eremo di Bianchi. Qualcuno lo può smentire?
Non penso proprio!
Anch’io ho letto qualche giorno fa qualcuno che affermava di un emissario papale, ma se le sue fonti sono sempre quelle allora benvenuto nella schiera di noi ingenui creduloni. E’ strabiliante quanto siano riusciti a costruire la difesa del fondatore, una rete a strascico così grande da raccogliere tutti insieme appassionatamente, manca solo che Steven Spielberg produca un film, come qualcuno ne ha già suggerito il titolo: salvate il soldato E….! Lasciamo perdere, non c’è più nulla da dire e da vedere dopo l’esempio inqualificabile di chi ha tanto evangelicamente predicato.
Vero, Alfredo, condivido in pieno il suo pensiero.