Con la pubblicazione di Spirito di Santità le EDB propongono al lettore italiano gli sviluppi sistematici della riconfigurazione della teologia e della fede che Christoph Theobald aveva schizzato programmaticamente nei due volumi sul Cristianesimo come stile.
Nell’insieme l’autore passa da un approccio diagnostico necessario a definire il quadro di un nuovo posizionamento del cristianesimo nel contesto della nostra cultura europea contemporanea, a uno volto a definire il movimento genetico di una complessiva teologia sistematica della fede. Genesi che nasce dall’ancoramento del cristianesimo nella storia effettiva dei vissuti umani, che spingono verso la delineazione di una sua nuova intelligenza in ragione del fatto che le «condizioni della sua elaborazione sono in effetti cambiati in maniera considerevole».
Si intuisce immediatamente come le mutazioni del contesto in cui l’umano e la fede cristiana vivono concretamente richiede, necessariamente, un nuovo e diverso movimento genetico dello stesso testo teologico. Questo non significa rinunciare a una normatività ecclesiale, ma chiede di rivederne le condizioni per una sua efficace attuazione. La dogmatica separata dalla teologia fondamentale, infatti, rappresenta una sorta di relitto del passato, che abbiamo ereditato da una stagione che è oramai giunta al suo termine. Questo fa venire meno la possibilità di una sua efficacia sul piano del dibattito pubblico, da un lato, e della sua plausibilità per lo stesso vissuto dei credenti – che vivono nel medesimo spazio sociale e culturale di ogni cittadino europeo odierno.
I passi che portano verso l’elaborazione di una teologia sistematica, che si porti oltre questa dicotomia moderna del sapere della fede, si generano dalla «presa in considerazione dei recettori del Vangelo all’interno del loro posizionamento storico-culturale e, conseguentemente, dall’affermare la stessa relazionalità del mistero cristiano».
L’opera si divide in tre grandi sezioni. La prima («Un terreno fertile: la teologia del XX secolo»), ripercorre alcuni passaggi maggiori della vicenda teologica del Novecento capaci di suggerire aperture inedite sul contemporaneo, se vengono colti in alcune delle loro intuizioni e questioni che appaiono avere già i contorni di un transito verso una stagione nuova e altra. La seconda («Nuovi cammini») raccoglie alcune tematiche fondamentali a cui Theobald lavora da tempo, e che in questo ultimo volume giungono alla loro piena maturazione. La terza («Elementi di una composizione») cerca di delineare le coordinate maggiori di una teologia sistematica cattolica che, nel suo complesso, si trova ancora in condizione iniziale – quella più feconda e incerta, in cui più che di delineare la figura compiuta di un sistema, si tratta di mettere in esercizio una libertà sperimentale dell’intelligenza teologica capace di intercettare gli snodi maggiori di una presenza ecclesiale della fede nel contemporaneo. In quest’ultima sezione emerge con chiarezza l’intenzione di Theobald di concentrare il passaggio sistematico della teologia cattolica intorno alla figura neotestamentaria del Regno di Dio. Chiave di volta di un’eccedenza che si inserisce nelle trame comune della socialità umana, che conosce una stagione di indubbia fragilità e involuzione.
Theobald offre ai lettori e lettrici italiani un volume di sicura qualità, contrassegnato dalla serietà teologica e dalla sensibilità umana che hanno caratterizzato tutta la sua opera teologica. Un testo da leggere con spirito aperto e attento, su cui sarà necessario ritornare in maniera più approfondita, per aprire un dibattito critico sulla proposta che esso offre per un ripensamento profondo della teologia, e della sua strutturazione, nel dibattito culturale del nostro tempo.
Christoph Theobald, Spirito di santità. Genesi di una teologia sistematica, collana «Nuovi saggi teologici», EDB, Bologna 2017, pp. 528, € 57,00. 9788810412244