Approda nelle istituzioni europee il dibattito sulla maternità surrogata. Si entra in questa settimana in una fase decisiva. Il Progetto di risoluzione si intitola Diritti umani e questioni etiche legate alla maternità surrogata. Il 15 marzo ne discute a Parigi, a porte chiuse, la Commissione affari sociali dell’Assemblea Parlamentare. Il testo dovrebbe poi approdare in aula ed essere votato nella Sessione che si terrà a Strasburgo il 18-22 aprile.
Sul dibattito in corso e sul Progetto, ci sembrano importanti alcune sottolineature.
Secondo quanto ha appreso Settimananews da fonti qualificate (visto che il Progetto non è pubblico), il testo in preparazione descrive in maniera dettagliata i rischi che coinvolgono le persone implicate nelle pratiche di maternità surrogata (sfruttamento di donne povere, rischi per l’identità del bambino…). Tuttavia, la soluzione che si profila è una regolamentazione della maternità surrogata, vale a dire la sua legalizzazione a determinate condizioni di controllo e di sicurezza.
Se fosse approvato in questa forma, il Progetto prenderebbe le distanze dalla posizione espressa dal Parlamento Europeo nella Risoluzione del 18 dicembre 2015, che ha condannato la maternità surrogata (in tutte le sue forme) come pratica lesiva della dignità della donna.
Il Consiglio d’Europa e la Conferenza de L’Aja hanno allineato le loro agende, per lavorare congiuntamente sul tema, mettendo a punto raccomandazioni e regole.
La Conferenza de L’Aja, infatti, è un’organizzazione intergovernativa che ha il compito di allineare le norme degli stati che ne fanno parte, sui temi di diritto comune.
Si profila però un conflitto d’interessi, in quanto la relatrice, la senatrice belga Petra De Sutter, ginecologa, è anche responsabile di un centro per la riproduzione assistita in Belgio, dove viene praticata la maternità surrogata. La questione del conflitto d’interessi è stata sollevata all’interno della Commissione affari sociali nella seduta tenuta a Strasburgo in gennaio, ma i deputati, a maggioranza, hanno deciso di bypassare questo aspetto.
Nei diversi stati europei la questione è molto dibattuta. La maternità surrogata incontra opposizioni anche nei settori politici di sinistra o progressisti, come è apparso dal recente dibattito in Italia, e come si sta verificando in Francia, dove è in corso una discussione promossa da parlamentari di sinistra.
Un gruppo di deputati italiani del Pd ha scritto una lettera ai colleghi del gruppo parlamentare dell’assemblea del Consiglio d’Europa per invitarli a non introdurre la legalizzazione della maternità surrogata.
Altri aspetti da non sottovalutare riguardano il dibattito che si svolge a porte chiuse, il conflitto d’interessi in atto, i rilevanti aspetti economico-finanziari in campo che spingono verso un’apertura e una liberalizzazione di questa pratica.
sono molto contento dell’edizione online de La Settimana, davvero una MANNA nel quasi deserto dell’informazione ecclesiale e conciliare italiana…
Grazie