Il 12 ottobre, mentre in tutta la Spagna si celebrava la festa nazionale per commemorare della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo (che gli spagnoli ritengono loro compatriota), nella città di Saragozza si festeggiava la beata Vergine del Pilar, a cui è dedicata la più grande chiesa barocca del Paese. È un santuario a cui accorrono ogni anno decine di migliaia di pellegrini per onorare colei che è chiamata “Nuestra Señora del Pilar”. Ma la sua storia, fuori dall’ambiente spagnolo, non è molto conosciuta.
Secondo un’antica leggenda, a Saragozza sarebbe avvenuta la prima apparizione della Madonna nei 2000 anni di storia della Chiesa. L’evento avrebbe avuto luogo nell’anno 40, poco tempo dopo che Gesù era stato crocifisso, era risorto e salito al cielo. Maria allora era ancora in vita e l’apparizione sarebbe avvenuta in forma di bilocazione.
Tobias Glenz, in latholisch.de dell’11 ottobre, ci racconta la storia di come ciò è accaduto e come si è sviluppata lungo i secoli la devozione del popolo cristiano. L’apostolo Giacomo, il “maggiore”, con suo fratello Giovanni, uno dei primi discepoli chiamati da Gesù a seguirlo, si sarebbe messo in viaggio nei primi tempi del cristianesimo percorrendo le province pagane dell’impero romano e giungendo fino all’“Hispania”, nome latino della penisola iberica. Ma i suoi tentativi missionari, secondo la tradizione, avrebbero avuto poco successo. Scoraggiato e disperato, un giorno si sarebbe fermato sulla riva del fiume Ebro, nella regione di Saragozza, a pregare. All’improvviso fu avvolto da una luce sfolgorante e in questa luce vide la Vergine Maria, circondata da una schiera di angeli, che lo incoraggiò a continuare l’evangelizzazione, assicurandogli che molta gente sarebbe giunta per mezzo suo alla fede.
Maria pregò inoltre Giacomo di costruire una chiesa sul luogo della sua apparizione, e vi lasciò un pilastro di pietra preziosa, il diaspro, per segnare il luogo dove la chiesa avrebbe dovuto essere costruita e vi pose sopra una statua della Madonna con il bambino.
Giacomo – racconta la leggenda – avrebbe cominciato subito la costruzione con le persone al suo seguito, stabilendo così il primo luogo sacro del mondo dedicato alla Madre di Dio. Oggi su quel luogo sorge la basilica della Madonna del Pilar.
Una volta terminato il lavoro, Giacomo ritornò a Gerusalemme, dove, al tempo di Erode Antipa, nell’anno 44, fu martirizzato con la decapitazione. I suoi discepoli presero i suoi resti mortali per seppellirli in Spagna. La sua tomba è venerata attualmente da secoli dove sorge la cattedrale di San Giacomo di Compostela.
Gli abitanti di Saragozza presero sotto la loro custodia il pilastro della Madonna e la chiesa costruita da Giacomo.
In relazione con la Madonna del Pilar avvennero nel corso dei secoli numerosi miracoli. Uno, per esempio, è quello ricordato durante la guerra civile spagnola (1936–1939): I soldati repubblicani, nel 1936, bombardarono Saragozza e anche la chiesa della Madonna. Ma nessuna delle bombe sganciate nelle vicinanze del santuario esplose.
Ma il miracolo più impressionante, secondo quanto si racconta, avvenne nel 17° secolo: un certo Miguel Pellicer, un mendicante di Calanda, non riusciva a trovare nessun lavoro a causa di una gamba amputata. Egli pregò allora incessantemente la Madonna del Pilar finché un giorno la gamba, in modo prodigioso, gli fu ripristinata.
Questi prodigi sono ovviamente avvenimenti che riguardano la fede. Vari pontefici si sono pronunciati sulla genuinità dell’apparizione della Vergine del Pilar. Callisto III, nel 15° secolo, raccomandò espressamente i pellegrinaggi a Saragozza. La sacra Congregazione dei riti, nel 1723, confermò l’autenticità dell’apparizione. Nel 1730 papa Clemente XII permise che fosse celebrata nel regno coloniale spagnolo la Festa di “Nostra Signora del Pilar”. Infine, la Vergine del Pilar fu dichiarata patrona del mondo di lingua spagnola. La sua festa è fissata il 12 ottobre e coincide con la celebrazione di quella nazionale spagnola.