Si susseguono le dichiarazioni di uomini di Chiesa sul concitato clima che si è creato ieri in Spagna. Da Roma, dove si trova per una conferenza sull’Europa, patrocinata dal Vaticano, il card. di Barcellona, Juan José Omella, molto vicino a papa Francesco, ha fatto sentire la sua voce alla notizia della proclamazione dell’indipendenza della Catalogna: «In questo momento, come pastore della Chiesa, condivido il dolore e la sofferenza della gente». «Desidero e chiedo al Signore che ci aiuti ad evitare lo scontro e a costruire un futuro di pace». Ha confessato addirittura di «piangere» per la situazione che si è venuta a creare: «Dopo due anni che mi trovo nella diocesi di Barcellona, posso dire che amo profondamente Barcellona e la Catalogna, sono gente meravigliosa. E amo anche la Spagna, e amo l’Europa alla quale apparteniamo, dove da giovane ho ricevuto la mia formazione, tanto in Francia come in Belgio».
Anche il segretario della Conferenza episcopale spagnola, José Maria Gil Tamayo, è intervenuto: «La nostra preghiera e il nostro dolore per gli avvenimenti di ieri. Il rispetto dello stato di diritto e della costituzione assicurano la nostra convivenza in pace».
Sulla stessa scia il vescovo castrense, Juan del Rio, molto stimato, sul suo twitter, che cita papa Francesco con la foto della bandiera spagnola: «L’unità prevale sul conflitto. Messaggio pieno di speranza in queste ore tristi per la Spagna. Pregate per la pace». Si annunciano altri interventi delle due conferenze episcopali: la spagnola e la tarragonese e di singoli vescovi.