«Come posso avere un Dio misericordioso?». Questa è la domanda che costantemente tormentava Lutero: la questione del giusto rapporto con Dio è la questione decisiva della vita. Citando l’omelia di papa Francesco nella cattedrale luterana di Lund in Svezia (31 ottobre 2016), Mario Galzignato indica il cuore del volume La genesi storico-teologica dell’“Evangelo” di Martin Lutero.
Opera poderosa (772 pagine), data alle stampe dopo una laboriosa gestazione, nel contesto della Lutherdekade, ossia nel quadro delle iniziative celebrative dei 500 anni della Riforma protestante (1517-2017). La ricerca propone il testo della dissertazione dottorale in teologia dogmatica dell’autore, difesa nel 1990 presso il Pontificio ateneo Antonianum di Roma. L’avvio dello studio, spiega egli stesso nella prefazione al volume, fu una risposta «all’invito che il concilio Vaticano II aveva rivolto a tutti i membri della Chiesa a collaborare per uno dei suoi principali intenti: il ristabilimento dell’unità di tutti i cristiani». Nel 1998 una parte dello studio, quella relativa agli scritti giovanili di Lutero, fu pubblicata proprio alla vigilia della firma della dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione tra la Federazione luterana mondiale e la Chiesa cattolica (31 ottobre 1999).
L’impulso al progetto di dare alle stampe l’intero studio, che negli anni si è ulteriormente approfondito, è venuto dalla Lutherdekade, con il suo taglio di apertura ecumenica – fortemente sostenuta da papa Francesco – verso le celebrazioni dell’anniversario della Riforma, che in passato erano state caratterizzate piuttosto da un’impronta di tipo nazionale e confessionale. Sotto lo stimolo di questi eventi, il lavoro di Galzignato intende «aiutare il lettore a conoscere quello che la ricerca – spiega – ha portato a ritenere sia stato il contenuto specifico dell’Evangelo scoperto da Lutero e da lui difeso, fino alla fine, come il lieto annuncio della “soavissima misericordia di Dio Padre, Cristo donato a noi”».
Il libro si articola in tre parti: la prima studia le radici storiche ed esistenziali dell’Evangelo; la seconda approfondisce l’idea di Evangelo negli scritti giovanili di Lutero; la terza ne penetra le radici teologiche.
«Galzignato considera e indaga la teologia di Lutero come una scienza dell’esperienza viva, non come pura dottrina – nota Roberto Tommasi, preside della Facoltà teologica del Triveneto, nella presentazione del volume. Egli affronta lo studio del Riformatore senza mai perdere di vista il fatto che le sue idee religiose sono frutto di un’esperienza personale e che è proprio questa esperienza a garantirne l’unità di fondo». Lutero ha scoperto Dio misericordioso nella buona novella di Gesù Cristo e «con il concetto di “solo per grazia divina” ci ricorda che Dio ha sempre l’iniziativa e che precede qualsiasi risposta umana, nel momento stesso in cui suscita tale risposta. La scoperta dell’Evangelo e la dottrina della giustificazione ad essa connessa – conclude Tommasi – esprimono quindi l’essenza dell’esistenza umana di fronte a Dio».
Mario Galzignato, prete della diocesi di Vicenza nato nel 1940, è stato docente di teologia sistematica, ecclesiologia ed ecumenismo presso l’Istituto di studi ecumenici “San Bernardino” di Verona e di Venezia, l’Istituto superiore di Scienze religiose di Vicenza, il Corso superiore di Scienze religiose di Trento e la sede di Padova della Facoltà teologica del Triveneto. Ha pubblicato: L’Evangelo negli scritti giovanili di Lutero 1509-1616 (1998) e Cercare la verità su Rosmini (2002).
Mario Galzignato, La genesi storico-teologica dell’“Evangelo” di Martin Lutero collana «Episteme. Studi e ricerche» 19, EMP-Fttr, Padova 2017, pp. 772 , € 38,00.