Tutto iniziò da lì, da quella affermazione di Lutero che siglò l’inizio della Riforma e il suo allontanamento dalla Chiesa romana: non poteva tornare indietro dalla sua posizione contro l’inclinazione romana verso la gestione del potere a favore di una ricerca di fedeltà alla Parola, quella Bibbia tanto studiata e tradotta nella lingua corrente perché tutti potessero nutrirsene.
In occasione dell’ultima domenica di ottobre, dedicata appunto alla memoria di Lutero, a Milano le comunità protestanti (luterani, metodisti, salutisti, battisti, riformati) e tanti ospiti cattolici si sono ritrovate a pregare insieme nella sala di culto metodista e si sono espressi con le stesse parole di Lutero. «Qui io sto». È lo stare nella terra della condivisione, del confronto fraterno, insieme alla scuola della Parola.
A cinque secoli da quegli eventi ci sono stati forniti variegati spunti di riflessione e di confronto per poterci chiedere tutti, cristiani delle diverse denominazioni, “dove siamo e dove stiamo andando”.
A fronte dell’incalzante secolarizzazione che segna ogni comunità cristiana, sbiadiscono i colori che nei secoli hanno contrassegnato le divisioni tra cristiani e giustificato divisioni e guerre.
Alcuni eventi hanno segnato il percorso di questo anno centenario e fornito una variegata opportunità di incontri e di riflessioni, muovendo anche un certo pathos collettivo. Se la presenza e le parole pronunciate da papa Francesco e dagli alti esponenti luterani a Lund hanno aperto la via ad altre riflessioni, Trento ha segnato l’inizio del cammino di memoria con la preghiera insieme, cattolici e protestanti, nella cattedrale che aveva ospitato l’avvio della Controriforma cattolica e – forse ancor più rilevante – la celebrazione conclusiva dell’anno celebrativo con uno scambio di perdono tra il vescovo cattolico e quello luterano, nella stessa cattedrale trentina.
«Qui io sto» sarebbe il caso di riaffermare con forza quale limite di non-ritorno l’impegno assunto a Trento il 6 ottobre scorso dalle Chiese cattolica e luterana a conclusione delle giornate di studio promosse dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo religioso della CEI e la Chiesa evangelica luterana in Italia: Lauro Tosi, vescovo di Trento, e il vescovo Karl-Hinrich Manzke, responsabile della Federazione delle Chiese evangeliche luterane in Germania per le relazioni con la Chiesa cattolica, hanno guidato un incontro di preghiera in cattedrale alla presenza di una nutrita comunità di fedeli, per una guarigione della memoria, una richiesta di perdono siglata con la reciproca lavanda dei piedi dei due vescovi, e un impegno comunitario per non più ripetere gli orrori della divisione fidando nella misericordia di Dio che guida la Chiesa. Da qui non si può e non si deve tornare indietro! Insieme abbiamo riconosciuto la responsabilità delle divisioni e ne abbiamo chiesto perdono, insieme abbiamo riaffermato la fiducia nella misericordia di Dio che ci chiama a operare nel mondo in spirito di fraternità.
A conferma è stato prodotto un documento in cui le Chiese confermano il loro impegno per affrontare insieme i gravi problemi che la storia di oggi presenta. Rafforzare l’amicizia nella fraternità, ai piedi della croce di Cristo, ci aiuterà a favorire una riconciliazione delle memorie in grado di sostenere cattolici e luterani nell’annuncio e nella testimonianza della parola di Dio nella società contemporanea, per promuovere una riforma sempre più evangelica della vita quotidiana delle comunità locali. È il programma che le Chiese si sono date e che deve produrre frutti e iniziative.