“Gaudet Mater Ecclesia”, “la Madre Chiesa gioisce”. Con queste parole inizia il discorso di papa Giovanni XXIII per l’apertura ufficiale del concilio Vaticano II. A. Filippi, direttore della rivista biblica semestrale dehoniana, nonché direttore emerito delle EDB, apre il suo contributo riassuntivo del quaderno dedicato all’interessante tema della “gioia” proprio con le parole del papa che intendeva vincere fin dall’inizio i profeti di malaugurio che avevano uno sguardo negativo e triste sulla realtà del mondo così come si presentava nel 1959.
Credo sia originale il tema scelto per il n. 76 di PSV. Sottolineare ogni tanto l’aspetto gioioso della vita del credente in Dio e nel suo Figlio Gesù Cristo, all’interno del cammino di una Chiesa inserita nella vicende degli uomini di ogni tempo fa molto bene ai gufi vari e ai nostalgici fautori dell’antico tempo passato.
G. Papola ricorda la felicità connessa alla quarta (terza) “parola” delle Dieci Parole. Anche il culto, le feste e i pellegrinaggi comportano gioia nel fedele che li vive (T. Lorenzin). La Pasqua e la settimana degli Azzimi vissuti al tempo di Esdra e Neemia comportano una grande gioia di sette giorni (2Cr 30,26, C. Balzaretti). Addirittura «Dio danzerà con il suo popolo», annunciano Sof 3,17 e Is 62,3-5 (D. Scaiola). Il finale di Isaia (o del TritoIsaia e Terzo Isaia) è un finale che dà gioia, come succo in un grappolo d’uva (R. Virgili).
L’opera lucana sottolinea varie volte la gioia dell’annunciare il vangelo (G. Rossé), e la gioia ha un ruolo di spicco in molte parabole del Vangelo di Matteo (M. Crimella). Nei Discorsi di addio dell’Inviato del Padre attestati nel Vangelo di Giovanni è espresso chiaramente lo scopo della sua missione: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,11, M. Mazzeo). I volti della gioia sono del tipo più diverso e, dall’oscurità della galera efesina, l’Apostolo raccomanda paradossalmente ai suoi carissimi cristiani di Filippi: «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti» (Fil 4,4, R. Manes).
La dimensione della gioia nella liturgia eucaristica è studiata da N. Valli, mentre L. Maule analizza l’invito alla gioia per eccellenza: il canto dell’Exultet. La catechesi del Buon Pastore è un esempio di iniziazione cristiana fatta con gioia (F. Cocchini), mentre con finezza A. Cencini ricorda che il santi abitano la gioia (i perfetti no). Chiude il quaderno una rivisitazione, curata da C. Stercal, di un documento pressoché dimenticato: l’esortazione apostolica di Paolo VI Gaudete in Domino, del 1975 (non del 1875, evidentemente). Il papa voleva caratterizzare quell’anno giubilare come anno della gioia. Papa Montini accompagnava lo scritto ricordando come esso fosse sgorgato in lui da una «felice necessità interiore».
Un bel quaderno, che piacerà agli abbonati alla rivista e a tutti i lettori amanti del testo biblico. Il prossimo numero di PSV, il n. 77, sarà dedicato al tema della fraternità.
La gioia. Parola Spirito e Vita. Quaderni di lettura biblica n. 76, EDB, Bologna 2017, pp. 208, € 24,60. 9788810903766