Dopo l’approvazione data da papa Francesco, la Chiesa cattolica australiana ha dato il via al processo di preparazione del Concilio plenario che si terrà in due sessioni (ottobre 2020 e maggio 2021): «I vescovi australiani sono grati a papa Francesco per aver confermato la decisione e chiediamo a tutte le persone di unirsi in preghiera nel momento in cui ci apprestiamo a metterci in moto per questo cammino» (M. Coleridge, vescovo di Brisbane e presidente della Commissione episcopale per il Concilio plenario).
La fase preparatoria del Concilio si apre con un periodo di confronto e ascolto (giugno 2018-marzo 2019), in cui raccogliere idee e prospettive a partire dai vissuti effettivi della fede: «Incoraggio tutti i cattolici, eguale se siano ferventi o disillusi, di cogliere questa opportunità di dare voce a quello che portano nelle loro menti e nei loro cuori» (T. Costelloe, arcivescovo di Perth e presidente del Concilio plenario).
Questa prima parte è pensata come un vero e proprio esercizio della Chiesa locale in un apprendimento dell’ascolto che apre alla possibilità di una condivisione delle storie di fede, qualunque sia la loro forma e il loro esito.
Una seconda fase (giugno 2019-novembre 2019) sarà dedicata a un discernimento profondo di quanto emerso dai e nei vissuti di fede, accompagnato da una riflessione teologica in merito.
Nel corso dei primi tre mesi del 2020 si elaboreranno dei testi che vogliono raccogliere la dinamica di ascolto, discernimento, riflessione teologica. In seguito, da giugno a settembre del 2020, questi documenti preparatori verranno sottoposti a un ulteriore processo di dialogo al fine di giungere alla versione che verrà poi presa in esame nel corso della prima sessione del Concilio plenario.
Infine, a partire da quest’ultima, da gennaio ad aprile del 2021 si lavorerà sui decreti pastorali quali espressione del processo conciliare della Chiesa australiana, che verranno sottoposti per approvazione all’assemblea generale del Concilio plenario nella sessione finale prevista per la Pentecoste del 2021.
Nell’insieme, la Chiesa australiana vuole assumere sia lo stile pastorale sia la consapevolezza storica messe in esercizio da Francesco in questi cinque anni: i grandi mutamenti in atto, che portano a un ridislocazione della questione stessa della fede e dei suoi luoghi; un superamento del profilo moralistico del posizionamento della Chiesa nel mondo che viene attraverso l’assunzione a livello antropologico delle grandi questioni e sfide davanti alle quali la Chiesa si trova insieme a tutta l’umanità.