Emil Anton è un dottorando in teologia dogmatica presso l’università di Helsinki. Il suo libro più recente Katolisempi kuin luulit (Più cattolici di quanto si creda) è un’introduzione popolare della storia del cattolicesimo e del luteranesimo finlandese. Questo articolo è stato pubblicato l’8 novembre scorso sul settimanale cattolico inglese Catholic Herald.
Prima che giungesse in Finlandia il luteranesimo, i finlandesi erano cattolici da circa 400 anni. Un inno dell’Innario luterano finlandese dice: «Un uomo venne dall’Inghilterra / a seminare i semi della fede». Si tratta di una riformulazione di Ramus virens, un testo cattolico medioevale chiamato talvolta il primo inno nazionale della Finlandia.
La Finlandia “cattolica”
L’uomo giunto dall’Inghilterra era sant’Enrico, un vescovo missionario e martire del XII secolo, divenuto poi il santo patrono della Finlandia. La sua cattedrale sorge a Turku, la città più antica del paese.
Il primo successore di sant’Enrico che conosciamo è il vescovo Thomas, un altro inglese e domenicano del 13° secolo.
Grazie all’interesse di san Domenico per l’evangelizzazione delle ultime nazioni pagane d’Europa, l’ordine aprì, agli inizi del 1249, un convento a Turku, dove gestiva una scuola e diffondeva la parola di Dio nella lingua locale. Il vescovo Thomas è conosciuto per aver per introdotto la prima biblioteca in Finlandia.
Il primo libro stampato in finlandese, il Messale Aboense del 1488, fu l’unico messale d’Europa a seguire il rito domenicano. Perciò, il paese che vanta il più alto tasso di alfabetizzazione, un sistema educativo, le biblioteche pubbliche e la libertà di stampa, deve le origini della sua cultura letteraria ai domenicani.
La Finlandia medioevale ospitò anche gli ordini di san Francesco e di santa Brigida.
I francescani si insediarono a Rauma, città che oggi è patrimonio mondiale dell’Unesco, e le brigidine avevano un monastero, meglio conosciuto oggi per il suo parco a tema di attrattive popolari, il Moomin World (basato sui libri Moomin di Tove Jansson. Fu disegnato da Dennis Livson, ed è situato sull’isola di Kailo vicino nella città vecchia di Naantali, nel sud-ovest della Finlandia, ndtr).
La chiesa dei francescani di Rauma e quella delle brigidine di Naantali esistono tuttora, insieme ad oltre 70 chiese in pietra risalenti all’epoca tra il 13° e 16° secolo. Senza eccezioni, esse funzionano anche attualmente come luoghi di culto luterani e, all’occasione, sono messe a disposizione della minuscola minoranza cattolica per le sue speciali celebrazioni.
La Riforma in Finlandia
La Riforma in Finlandia costituì un passaggio piuttosto lento e tranquillo dal cattolicesimo al luteranesimo, non per volontà del popolo, ma in seguito a una decisone politica ed economica del re Gustaf Vasa di Svezia, a cui la Finlandia è appartenuta fino al 1809.
Gustaf separò la Chiesa di Svezia da Roma e ne confiscò le proprietà a favore della Corona. Senza cercare l’autorizzazione di Roma, egli nominò un domenicano, Martti Skytte, come vescovo di Turku. Skytte nutriva delle simpatie per la Riforma, ma firmò un documento promettendo solennemente di cercare la conferma papale il più presto possibile (cosa che non avvenne mai).
Alla fine del sec. XVI, sotto il figlio di Gustaf, Johan, e di suo nipote, mezzo polacco, Sigismondo, si presentò una concreta possibilità di riunione con Roma, ma non se ne fece nulla. La Finlandia, tuttavia, costituiva la parte più conservatrice e filocattolica del regno di Svezia, con alcune pratiche tradizionali cattoliche che continuarono fino al secolo 17°.
Nello stesso tempo, circolavano anche sentimenti anticattolici, espressi negli inni e nella letteratura luterana. Il papa era considerato come l’anticristo, e i gesuiti erano visti con grande sospetto per il loro ruolo nella Riforma cattolica.
Il fascino del cattolicesimo
Un cambiamento significativo nel clima del luteranesimo finlandese ebbe luogo negli anni ’60 del secolo scorso, grazie al concilio Vaticano II. Un teologo finlandese di talento e di ispirazione ecumenica, Seppo A. Teinonen, partecipò al concilio, prima come giornalista e poi come osservatore della Federazione luterana mondiale. Il concilio cambiò la sua visione del cattolicesimo e, dopo essere diventato professore di teologia dogmatica all’università di Helsinki, continuò a formare una generazione di pastori e di teologi.
Molti di loro adottarono una nuova identità luterana-cattolica, in certo senso simile al movimento anglo-cattolico di John Newman in Inghilterra.
Uno dei migliori studenti di Teinonen, Tuomo Mannermaa, inizialmente discepolo di Rahner, avviò una scuola finnica di studi luterani, in cui Lutero è considerato un teologo profondamente medioevale e cattolico, a differenza della concezione protestante e neo-kantiana che hanno i tedeschi di Lutero.
Come Newman, anche Teinonen aderì alla Chiesa cattolica e, negli anni recenti, altri teologi luterani hanno seguito le sue orme. Tra gli altri eminenti convertiti, figura Timo Soini, attualmente ministro degli esteri della Finlandia, il quale ebbe un’esperienza mistica di conversione in Irlanda, nel 1985.
Le numerose traduzioni di Teinonen dei classici del misticismo cattolico, comprese le opere di santa Teresa d’Ávila e di san Giovanni della Croce, hanno plasmato la spiritualità di molti luterani finlandesi. Ritiri e pellegrinaggi ecumenici sono ormai un fatto normale.
Oggi i pastori luterani finlandesi fanno abitualmente riferimento alla Chiesa cattolica come alla “Chiesa Madre” e il recente rapporto del dialogo cattolico-luterano finlandese “Comunione in crescita”, registra un sorprendente grado di accordo su problemi dottrinali tradizionalmente discordanti. Le relazioni tra cattolici e luterani in Finlandia sono eccellenti, e si avverte un profondo e sincero desiderio di una piena comunione da ambedue le parti. Ma rimangono molto difficili alcuni problemi nei settori della teologia dogmatica e specialmente della morale.
Anche se i finlandesi hanno, a volte, chiamato il loro paese come “il più luterano del mondo”, essi lo considerano, a ragione, come un modello di ecumenismo. Nonostante il piccolo numero della comunità cattolica, la Finlandia è un luogo ideale per essere cattolici e cristiani.
E bello sapere di tutto questo.
Mauro Pastore