Perché la religione? Nel tempo dell’indifferenza religiosa e del fondamentalismo è ancora più urgente porsi con serietà questa domanda. La filosofia, che da sempre è il luogo delle domande fondamentali dell’esistenza, è chiamata ad approfondire senza sconti l’interrogativo e a ricercarne in profondità la risposta.
Il volume Religiosità Religione Religioni. Un percorso di filosofia della religione – opera postuma di Valerio Bortolin, presbitero della diocesi di Padova, docente di filosofia della religione, di storia della filosofia contemporanea e di antropologia filosofica – rintraccia nella religiosità costitutiva dell’uomo la ragione che rende possibile la religione, ma rivendica la rivelazione come fondamento specifico della religione in quanto tale. Senza il primo aspetto, la religione si ridurrebbe a una sovrastruttura; senza il secondo, sarebbe un umano prolungamento e non l’evento di Dio. Doppia fedeltà, all’uomo e a Dio, in un attento confronto con il problema interreligioso e interculturale, oggi assolutamente imprescindibile.
La pubblicazione raccoglie i dossier che il prof. Valerio Bortolin, prematuramente scomparso il 10 giugno 2017, utilizzava nel corso di filosofia della religione, tenuto per diversi anni presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Padova (dove era docente stabile per la cattedra di filosofia) e presso la Facoltà teologica del Triveneto. L’opera, che l’autore aveva portato alla redazione quasi finale, è stata poi curata dal prof. Gaudenzio Zambon, docente presso lo stesso Istituto.
Dalle pagine emergono i capisaldi del pensiero di Bortolin, che ha contribuito in modo costruttivo e significativo all’elaborazione del profilo accademico dell’Istituto secondo la prospettiva dell’interculturalità e del dialogo interreligioso.
Il curatore Zambon ne richiama alcuni tra i principali: «la religiosità come “questione di senso”; l’universalismo delle religioni monoteistiche contestato da più parti perché tendenzialmente violento; la verità cristiana e le verità “altre” con le quali il cristianesimo è chiamato a porsi in relazione anche alla luce del concilio Vaticano II; la libertà di credere e la libertà di pensare come appello alla centralità della coscienza e al primato della fede personale; l’universalità dei diritti umani e l’universalità del dovere per una ricerca e affermazione del bene comune in un orizzonte di trascendenza e di incondizionatezza».
La struttura del volume riprende in modo integrale il manoscritto comprendente l’Introduzione, la Parte prima. Linee per una storia della filosofia della religione. Forme e figure e la Parte seconda. Linee fondamentali per una teoria della religione.
Poiché il testo originario mancava di una Conclusione e degli elenchi finali della bibliografia utilizzata e degli autori citati, sono stati aggiunti i contributi di due collaboratori dell’Istituto: il prof. Carlo Scilironi, docente di ermeneutica filosofica all’Università di Padova e già docente presso l’Istituto, ha scritto la Prefazione e la Postfazione, che colloca il contributo scientifico nell’ambito degli studi di filosofia della religione in Italia; il prof. Martino Dalla Valle, attualmente incaricato di filosofia della religione presso l’Istituto, ha rivisto l’apparato bibliografico.
Valerio Bortolin, Religiosità Religione Religioni. Un percorso di filosofia della religione, coll. Sophia (Didache. Manuali, 13), Facoltà Teologica del Triveneto e Edizioni Messaggero, Padova 2018, pp. 398, € 32,00.