Caro papa Francesco,
lo sai bene visto che ci chiedi sempre di pregare per te. C’è chi vuole screditarti. Chi vuole zittirti. Chi vuole eliminarti. Chi ti vuole morto. Il problema non è criticarti, visto che chiedi un linguaggio libero, anche a te contrario.
Una bella eresia. Il problema non è la critica ma lo scatenarsi di una nuova inquisizione incalzante e cattiva. E’ l’attacco ossessivo. La polemica compulsiva. La condanna predeterminata. Gli ecclesiastici ora ipercritici (un tempo ossequienti ad ogni parola del papa) vogliono insegnarti la vera dottrina. Nel 2017 alcuni preti e studiosi ti hanno accusato di 7 eresie. Il 30 aprile scorso altri ecclesiastici hanno proposto di processarti per il “delitto canonico di eresia”. Da tempo alcuni prelati “dubitanti” hanno preparato il terreno. Ce l’hanno con quello che dici e che fai. Con i viaggi, gli incontri, i gesti. Ce l’hanno con Amoris laetitia o con Evangelii gaudium, Misericordiae vultus, Laudato si’ e con altri interventi che contengono indicazioni di sconvolgente e scomoda attuazione. Per noi di grande bellezza, perché profumano di Vangelo. Tu testimoni con gesti concreti la presenza di Dio padre dall’infinito amore, di Gesù Cristo morto e risorto, dello Spirito Santo che vola fuori da ogni gabbia. Se questa è eresia, noi siamo con te. Vogliamo farne parte.
Un movimento anticonciliare. Il vero bersaglio dei nuovi inquisitori è il concilio Vaticano II. Sembrano cristiani senza Cristo. A disagio davanti alla carne e al sangue di Gesù Cristo (presente dentro e oltre ogni cultura). Ritengono pericoloso il dialogo ecumenico e interreligioso. Li hai definiti «testardi che vogliono addomesticare lo Spirito, stolti e lenti di cuore» oppure «restaurazionisti ideologici». Vorrebbero esaltare la tradizione senza coglierne il valore dinamico (Dei Verbum 8, Gaudium et spes 44). Rifiutano una visione alta di tradizione: quella evangelica e apostolica, quella dei santi e dei martiri che hai ricordato nella Gaudete et exultate.
Una triste compagnia. Quelli che ti attaccano non saranno tantissimi ma sono aggressivi e organizzati. Il loro assalto è avvolgente. Proviene da fronti diversi: quello tradizionalista ecclesiastico; quello nazionalista etno-religioso; quello reazionario di matrice neofascista; quello progressista o iperliberista legato alla religione della prosperità e alla cultura dello scarto. Alcuni si sentono “disorientati” forse perché preferiscono strutture imbalsamate, magari rosari sventolati sulla folla o crocifissi branditi come armi politiche. Altri sono nostalgici della cristianità basata sull’alleanza tra trono e altare. Ci sono anche i distratti, i tiepidi, i muti, i grigi o i furbi. Ci sono senz’altro quelli che hai chiamato pianificatori del terrore, organizzatori dello scontro, affaristi della guerra, mercanti di armi e di morte, imprenditori della paura, promotori dello scarto, poteri della finanza speculativa, povera gente criminale. Ci sono i siti e le agenzie d’assalto (maestre in fake news). Ci sono i negazionisti climatici e i primatisti bianchi. Stanno anche trasformando un’abbazia laziale in scuola per sovranisti guerrieri.
Papa coraggio. Fin dai primi mesi sei stato accusato di essere populista, pauperista, comunista, demagogo, musulmano, relativista, quindi pericoloso, traditore, incolto, abusivo. Negli Stati Uniti qualcuno ti ha definito «l’uomo più pericoloso per il mondo». Osi parlare di un sistema economico che scarta e uccide. Parli di pace, di giustizia e di cura del creato. Inviti al dialogo e all’incontro, alla misericordia e alla tenerezza. Insisti sulla riforma della Chiesa “in uscita”, sulla Chiesa povera e dei poveri, sulla Chiesa inquieta e gioiosa, aperta ai giovani. Nel dicembre 2014 hai elencato 15 grandi patologie curiali (tra esse il clericalismo, il carrierismo, la vanagloria, il denaro, l’arroganza, la tristezza). Hai poi affrontato con coraggio il tema degli “abusi di coscienza, di potere e sessuali”. Ci sembrano ipocriti coloro che, forse per coprire le loro complicità, ti accusano di essere debole proprio dove stai introducendo una forte innovazione dando sostegno alle vittime.
Periferie e frontiere. In Italia hai visitato le tombe di Primo Mazzolari, Lorenzo Milani, Tonino Bello, Zeno Saltini, Pino Puglisi e altri, indicandoli come «preti non clericali», «luminosi e scomodi», «dono e profezia» da accogliere e imitare. Solo un papa giunto dalla periferia della terra poteva comprendere la bontà delle periferie di casa nostra. Te ne siamo grati.
Amici e corresponsabili. Ricordiamo tutto questo per amore di verità e impulso di vicinanza anche se quanto ti sta capitando non ci sorprende, considerando cosa è accaduto a Gesù e alla Chiesa primitiva o contemplando le beatitudini dei poveri, dei miti, dei perseguitati, dei misericordiosi, degli affamati di giustizia e di pace.
Vogliamo semplicemente dirti che siamo con te (anche in caso di opinioni diverse su alcune questioni). Che vogliamo aiutarti con la preghiera, la parola e l’azione. Che intendiamo accompagnarti. Che ci sentiamo corresponsabili della stagione ecclesiale che stiamo vivendo. Speriamo e preghiamo che non ti capiti qualcosa di male. Sei per noi una meraviglia coinvolgente. Testimone credibile del Signore. Profeta di nuova umanità. Ci fai respirare aria fresca. In noi non c’è alcuna mitizzazione. C’è una profonda spirituale amicizia. C’è il nostro affetto. C’è il desiderio di un impegno conviviale. C’è la realistica consapevolezza di un mondo violento bisognoso di ospedali da campo, di buone relazioni, di radicali riforme e di quotidiana profezia.
Con tutti i nostri limiti (e assieme a tanti altri) intendiamo sviluppare con te
- il tema del dialogo interreligioso, alla luce del Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019
- il tema della pace nonviolenta, nel contesto del movimento per il disarmo, con ipotesi di intervento educativo nei luoghi di formazione, negli itinerari catechistici, nelle scuole
- il tema della riforma della Chiesa proposto dalla Evangelii gaudium e dalla Lettera al popolo di Dio mettendo a fuoco il contributo decisivo delle donne
- il tema della cura del creato rilanciando con i giovani in lotta la tua splendida Laudato si’.
Un grande abbraccio, un’intensa preghiera, un augurio di buon cammino (comune).
15 maggio 2019
Mi associo pienamente. Cosa può fare un Papa se non avere il Vangelo come riferimento?
Ieri ho lasciato la nostra adesione e oggi confermo la fedeltà al caro Papa Francesco, la nostra gioia nell’ascolto della sua parola, nella sua sequela al Signore Gesù. Promettiamo a te Santo Padre di pregare ogni giorno x te che incarni il Vangelo di Cristo! Grazie Padre, ti benediciamo e invochiamo su te ogni benedizione del Cielo, nella certezza che Gesù, il Padre, lo Spirito Santo e Maria ti custodiranno dal maligno e da ogni trama cattiva.
Con immenso affetto
“Siamo in un cambiamento d’epoca e non semplicemente in un’epoca di cambiamento”. “Il clericalismo è la malattia della Chiesa (Lettera al popolo di Dio).” Grazie papa Francesco di averci indicato le cause del disorientamento e dell’accanimento di chi si arrocca per paura e immaturità spirituale. E grazie per averci riportati al Vaticano II, in cui lo Spirito ci ha dato strumenti per comprendere e indicazioni per convertirci. Se ci decidessimo a onorarlo come te …
Grazie, papa Francesco, ti sono accanto sempre e prego per Te!
“Anche noi eretici come te”
(Pax Christi Verona, Centro Studi di Pax Christi Italia)
Scusate… ma c’erano dubbi?
Grazie Papa Francesco che stai seguendo le orme di Gesù e ci testimoni che la novità del Vangelo è così grande che sconvolge tutti gli equilibri e fa uscire tutte le contraddizioni nascoste. Anche nella Chiesa. Anche tu sei accusato di eresia e di follia. Grazie a Pax Christi che con la sua autorevolezza e visibilità da voce a tutti quelli che pregano e condividono, e sono tanti. Siamo tutti eretici.
Spesso si è parlato di lobby. È chiaro che se, per esempio, il Papa parla di armi, le relative lobby si organizzano per screditare. E l’esempio non è unico. Noi dobbiamo trasformare l’entusiasmo sentimentalistico per Francesco in azioni concrete. Invece, come dice lui, stiamo alla finestra o siamo cristiani da salotto. E perciò i figli delle tenebre sono più furbi dei figli della luce.
Condivido pienamente ma mi sento impreparata. Ci dobbiamo consigliare e aiutare a trovare il modo.
Sono molto d’accordo con voi. Per Papa Francesco mi sottoscrivo: Rosanna Micheletti, Villa Carcina, sono abbonata alla vostra rivista e seguo molto le vostre iniziative.
Grazie papa Francesco , grazie di esistere , grazie di indicarci con le tue parole la giusta strada da seguire . Ti voglio bene e prego per te .
Grazie Papa Francesco , grazie di esistere , grazie di indicarci con le tue parole la strada giusta da seguire. Ti voglio bene .
Grazie per queste parole, che condivido pienamente .Del resto, mi danno conferma di quanto sia vero e pericoloso l’atteggiamento di quanti operano all’ interno delle parrocchie. Il desiderio di primeggiare, di occupare posti di rilievo, ahimè, anche nei gruppi di preghiera, in nome dell’azione dello Spirito, non accoglie, ma deturpa il vero senso evangelico della comunione, della condivisione cristiana ,secondo la Verità. Forza, papa Francesco!!!
Mi associo pienamente. Grazie di questa lettera aperta. Finalmente un respiro di vera comunione (eretica? Forse… ma meglio che niente!)