Recenti scavi in una fortezza ellenistica di 2.200 anni fa a Kirjat Jearim vicino di Abu Gosch offrono probabilmente dei chiarimenti sulla localizzazione biblica di Emmaus. Come riferisce il quotidiano Haaretz, del 1° settembre scorso, secondo gli archeologi, i reperti convaliderebbero la teoria secondo cui il baluardo potrebbe essere il luogo indicato come Emmaus nel primo libro dei Maccabei e dall’antico scrittore giudeo Giuseppe Flavio. I risultati della ricerca saranno presentati il 24 ottobre prossimo a Gerusalemme.
Gli archeologi dell’università di Tel Aviv e del College de France hanno scoperto le mura di un’antica fortezza di 2.200 anni fa. Questa – secondo i ricercatori – potrebbe essere ricondotta al generale seleucida Bacchide che durante la rivolta giudaica contro i seleucidi nel 160 a.C. uccise il condottiero Giuda Maccabeo. Le mura della fortezza risalgono perciò alle prima metà del secondo secolo prima di Cristo, e sono costruite sopra o accanto ad una fortificazione più antica. La costruzione fu rinnovata sotto i Romani nel 1° secolo dopo Cristo.
La datazione si basa su reperti in ceramica, su altri reperti archeologici e sulla cosiddetta luminescenza otticamente stimolata (OSL), un metodo in cui l’ultima luce del sole viene misurata su determinati materiali
Bacchide, secondo i resoconti biblici, e anche secondo Flavio Giuseppe, riconquistò Gerusalemme ed eresse una cinta fortificata agli ingressi della capitale. Secondo i ricercatori, la costruzione di Bacchide è l’unica fortezza conosciuta di queste proporzioni nella Giudea di quel tempo.
Sebbene Kirjat Jearim non compaia nella lista di queste fonti, ci sono molte cose che identificano la fortezza con la località di Emmaus ad ovest di Gerusalemme.
A favore della tesi parla il fatto che l’Emmaus neotestamentaria , secondo il Vangelo di Luca, si trovava a 60 stadi da Gerusalemme, ciò che a sua volta corrisponde alla distanza di 11 chilometri tra Gerusalemme e Kirjat Jearim-Abu Gosch e Gerusalemme.
Tre località pretendono di essere Emmaus
Il Vangelo che parla dei cosiddetti discepoli di Emmaus (Lc 24,13-25) viene tradizionalmente letto nella liturgia del lunedì di Pasqua. Luca racconta come due discepoli incontrano Gesù risorto, senza tuttavia riconoscerlo. Solo dopo che egli spiegò loro le Scritture e spezzò il pane, si aprirono loro gli occhi.
Attualmente tre località pretendono di essere l’Emmaus biblica: oltre ad Abu Gosch favorita in particolare dai crociati, competono “Emmaus-Nikopolis” (Amwas) vicino a Latrun ed Emmaus-Qubeibeh in Giordania occidentale.
Kirjat Jearim ha un ruolo nella Bibbia in quanto secondo luogo di temporanea permanenza dell’Arca dell’alleanza prima di essere trasferita a Gerusalemme dal re David. Tra le altre cose, gli archeologi hanno trovato negli scavi effettuati dal 2017 dei residui di un culto o di un centro amministrativo dell’8° secolo avanti Cristo.