Le autorità gambiane hanno pubblicato un progetto di nuova costituzione, che pone fine alla presidenza a vita limitando il numero dei mandati presidenziali a due, di cinque anni ciascuno. L’ex dittatore Yahya Jammeh aveva governato per 22 anni e si diceva pronto a governare per un miliardo di anni.
Per 18 mesi, una commissione indipendente ha condotto consultazioni in tutto il Gambia e all’estero. Se il nuovo progetto di costituzione sarà adottato, sostituirà il precedente, scritto nel 1997 sotto il regime di Yahya Jammeh.
Si tratta di una proposta storica per il Gambia dove, dopo l’indipendenza, nessuna Costituzione ha mai menzionato un limite ai mandati presidenziali.
Dal punto di vista dell’Assemblea nazionale, il Parlamento sarà più inclusivo: 14 seggi saranno riservati alle donne e le persone con disabilità saranno rappresentate da due deputati. I partiti politici dovranno mettere almeno il 10% dei giovani nelle liste elettorali per le elezioni all’Assemblea nazionale.
Questo progetto di Costituzione deve ancora essere discusso per un mese. I gambiani possono fare commenti su Twitter utilizzando un hashtag speciale. Il progetto deve quindi essere approvato dal Presidente Adama Barrow prima di essere sottoposto a referendum, la cui data non è stata fissata.
Dopo essere riusciti a mettere fine in modo pacifico alla dittatura di Jammeh con le elezioni del 1° dicembre 2016, forse i gambiani vivranno finalmente con una Costituzione in grado di tutelarli da lunghe dittature e prese di potere illegittime. Così la ferocia dell’interminabile mandato di Jammeh sara sempre più lontana. Si spera che Barrow accetti.
Informazione ripresa dalla rivista missionaria dei padri bianchi Africa.