“Camminare”: un atto comune, non certo straordinario per gli umani, un atto che l’evoluzione ha affidato agli organismi con postura eretta e ancor più ai bipedi come l’Homo sapiens.
Ma il camminare, da atto biologico, è diventato, così ricco di significati, anche il paradigma della vita umana. E al camminare, inteso in questo senso, è dedicato l’ultimo volume della collana Parole allo specchio del Messaggero di Sant’Antonio a firma di Giulio Osto, prete della diocesi di Padova, docente di teologia presso la Facoltà teologica del Triveneto e l’Istituto superiore di scienze religiose di Padova, oltre che assistente spirituale del Collegio universitario Gregorianum di Padova, autore di numerosi saggi.
Dio cammina con l’uomo, si mette al suo fianco da sempre: da questa tesi Osto prende le mosse per scandagliare il verbo “camminare” e giungere alla conclusione che solo il cristianesimo ha un Dio che cammina a fianco dell’umanità, tra le gioie e i dolori delle singole persone.
«Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici» (Ger 7,23).
«Camminare, andare, muoversi sono azioni complesse e sintetiche che attraversano il vivere umano.
Il gesto di queste agili pagine è quello di mettersi in ascolto e di cogliere alcuni aspetti del camminare dal punto di vista teologico, cioè partendo dalla prospettiva di interpretazione della fede cristiana. La scelta di fondo nasce dal tentativo di cogliere l’alfabeto della vita che costituisce quello scelto da Dio per rivelare se stesso nell’esistenza e nella storia di Gesù di Nazaret» scrive don Osto.
Chi cammina, a un certo momento, spesso decide di scrivere o di raccontare il proprio cammino. Sono molti i resoconti di pellegrinaggio, le storie di camminatori, i diari di viaggio (pensiamo solo ai classici di Cristoforo Colombo o di Marco Polo). Si può camminare senza poi dire o scrivere nulla, però, la frequenza di questo momento secondo dice un’esigenza profonda e dice che camminare è un’azione ricca e mai banale.
Il libro nasce soprattutto per valorizzare questo momento secondo, cioè quello del riflettere prima, dopo o anche durante un cammino. Il gesto che Osto vorrebbe compiere è quello di offrire un cammino nel camminare componendo, appunto, un kit che propone dei sentieri di riflessione antropologica, quasi ripercorrendo l’equipaggiamento comune di un camminatore. I kit possono essere diversi e formati da elementi di qualità e tipologie molto differenziate. Propone un kit tra i tanti possibili, convinto di condividere dei pensieri generativi che si augura possano nutrire il pensare e, ovviamente, il camminare.
Ognuno di noi prepara l’equipaggiamento per camminare seguendo logiche e stili propri. In questo senso, l’ordine nel quale sono collocati gli elementi del kit possiede un suo senso ma, ugualmente, ognuno può scegliere di partire indipendentemente da una cosa o dall’altra. Si tratta di un kit essenziale, quello proposto dall’autore, ma dove è stato importante scegliere con cura le cose da inserire, ben consapevole delle molte tralasciate, forse con qualche sorpresa per il lettore. Un criterio di scelta è stato quello di stimolare maggiormente gli atteggiamenti e i criteri della scelta rispetto al fornire una serie di contenuti già confezionati.
Un esempio può favorire la comprensione: «i due pezzi del kit che ci ricordano esperienze religiose diverse da quella cristiana sono una scelta di campo precisa, come anche l’assenza di un capitolo dedicato ai pellegrinaggi cristiani, sui quali la letteratura è già fin troppo abbondante. Le pagine evangeliche che donano riflessioni intense sul camminare sono molte, ma ne abbiamo scelte solamente alcune. Per esempio, il camminare sulle acque di Gesù è certamente foriero di molte considerazioni, insieme al tracciato dell’intera vita cristiana come sequela, cioè il camminare dietro a Gesù. L’intento è indubbiamente più quello di stimolare l’appetito che saziare ogni domanda, anzi ci auguriamo di accenderne molte di più. L’inserimento di note a piè di pagina e di una ricca bibliografia è un elemento costruito proprio per proseguire il cammino».
«Non finiremo mai di cercare – conclude don Osto – e la fine di tutta la nostra ricerca sarà l’arrivare al punto da cui siamo partiti e conoscere quel luogo per la prima volta». Un proposito che si fa reale pagina dopo pagina. Leggere per credere.
GIULIO OSTO, Camminare. Un kit teologico, Edizioni Messaggero, Padova 2019, pp. 112, € 9,50, ISBN: 978-88-250-4800-1.