Già alcuni protocolli di intesa sono stati firmati tra gli Uffici scolastici regionali o provinciali e le diocesi (su SettimanaNews abbiamo informato di quello fra la diocesi e le scuole della provincia di Novara) in riferimento all’obbligo, previsto nella “Buona scuola”, di costruire un ponte tra la scuola e il mondo del lavoro.
Le diocesi, infatti, sono tra gli “enti” che possono fornire un’ottima collaborazione in questo settore. È di questo parere anche l’assessore regionale della Toscana, Cristina Grieco. Lo ha dichiarato in un’intervista apparsa su Toscana Oggi del 19 giugno scorso: «Per i licei è importante valutare un’esperienza in musei, archivi e biblioteche», ritenendola «un grande arricchimento per questi ragazzi».
Ma nelle diocesi c’è ben di più come offerta formativa. Infatti,l’assessore continua: «Penso anche ai movimenti e alle associazioni che si muovono nelle diocesi con attività che vanno dalla formazione allo sport e che si svolgono con i giovani, con gli anziani, con i migranti», ambiti molto correlati con il sociale, il socio-sanitario e i licei.
«Il mondo del lavoro – secondo Cristina Grieco – è un’opportunità di crescita per la costruzione della capacità critica e del saper essere del ragazzo». Per questo «è importante dare pari dignità a quello che si apprende in classe e a ciò che si può imparare in un contesto lavorativo». Ma tale contesto non è formato solo dall’ambito delle imprese e dal mondo delle aziende e degli ordini professionali, Ci sono anche importanti settori culturali, artistici e musicali che possono offrire spazi di impegno lavorativo.
Da qui l’interesse per gli ambiti diocesani, dove certo non scarseggiano archivi e biblioteche, musei e istituzioni culturali, senza dimenticare le svariate attività di volontariato.