Discepoli affettuosi hanno ritrascritto e messo a disposizione di un più vasto pubblico un testo che il docente di Teologia e di Scrittura nel seminario di Reggio Emilia aveva approntato per i suoi incontri di animazione biblica.
Il biblista Manini ha approntato una breve introduzione che spiega come si è proceduto nella pubblicazione di un manoscritto impegnativo e a uno stadio di scrittura non ancora definitivo. Viene riportata la traduzione di Osea che Lombardini aveva preparato come strumento di lavoro, corredata con la titolatura delle pericopi. Il testo biblico viene poi analizzato (pp. 45-94) in sei tappe.
Il libro di Osea presenta il dramma di un rapporto amoroso di coppia molto difficile, all’interno del quale la prostituzione della moglie diviene simbolo dell’idolatria di Israele nei confronti del suo Signore-Sposo YHWH. La speranza di recuperare il rapporto è difficile, ma mai persa. È certo che l’alleanza infranta fa morire la speranza, essendo una malattia mortale. Il recupero attuato dallo Sposo-YJHWH apre una porta di speranza propria là dove c’era la valle della disperazione. Il particolarismo si apre all’universalismo e al Regno che YHWH viene ad instaurare.
Il volume è un giusto riconoscimento all’opera di un sacerdote biblista dal percorso particolare, non perfettamente inquadrato nelle strutture ecclesiastiche e nel sentire del tempo. Dotato di una estrema sensibilità per il mondo ebraico, lascia un’eredità di una fine lettura dei testi e una sensibilità da coltivare e approfondire nello studio e nel dialogo.
Pietro Lombardini, Osea. A cura di Filippo Manini, Collana «Studi Biblici», EDB, Bologna 2016, pp. 96, € 10,00. 9788810410295
Descrizione dell’opera
Per il testo biblico, l’autore ha avuto un amore appassionato, come testimoniano i saggi raccolti nel volume, dedicato alla figura teologica del profeta e ad alcuni singoli profeti in particolare. Osea, Geremia, Giona acquistano, nella sua esposizione, la vividezza di contemporanei. L’«esegesi narrativa» di don Pietro crea una «contemporaneità» tra il testo e il lettore, «ogni lettore ri-costruisce di nuovo il testo». Questo vale in modo particolare per un libro «profetico». Letteralmente, il profeta è «la bocca di Dio», parla al suo posto e in nome suo: «Così dice il Signore…» è l’incipit di ogni oracolo. Anche per questo, la parola profetica è necessariamente contemporanea.
Note sull’autore
Pietro Lombardini (1941-2007) ha insegnato Teologia fondamentale e Sacra Scrittura nello Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia. All’insegnamento e al ministero pastorale ha affiancato scelte di vita e impegno di animazione pastorale e biblica in contesti più informali. Per EDB ha pubblicato: Cuore di Dio, cuore dell’uomo. Letture bibliche su sentimenti e passioni nelle Scritture ebraiche (2011) e L’eredità di Gerusalemme. Monoteismo e profezia di pace (2014).