Nella pace di Camaldoli, nell’estate 1992, redazionai la prima edizione di questo fortunato volume, apparso poi nel gennaio 1993 nella collana «La Bibbia nella storia». Da allora in poi lo usai per più di vent’anni nel corso teologico di Introduzione ai Vangeli sinottici.
A lungo docente nella FTIS a Milano e nella sede staccata della Facoltà teologica del Triveneto a Padova, Segalla (1932-2011) è stato maestro di varie generazione di studenti nel campo dello studio dei sinottici e del Quarto vangelo. Il suo volume fa scoprire la novità della parola “vangelo” nel passaggio dal greco ellenistico a quello della letteratura cristiana per designare il contenuto salvifico del messaggio di Gesù e poi anche la sua attestazione scritta.
Segalla introduce alle metodologie messe in campo per individuare le varie redazioni evangeliche – la critica redazionale diacronica, il metodo sincronico dell’analisi strutturale, quello funzionale socio-religioso e quello unitario della comunicazione. Ogni evangelista è un autore e non solo un redattore, ciascuno col proprio progetto teologico, attuato con strategie letterarie e teologiche altrettanto originali.
Lo studioso presenta quindi la struttura letteraria dei quattro vangeli – compresi Atti degli Apostoli che fa corpo unico, quale seconda parte di un Doppler lucano –, per poi delinearne la tecnica compositiva e il linguaggio, l’ambiente e l’orizzonte culturale della comunità di origine e di destinazione, per passare infine all’illustrazione della teologia propria di ciascun evangelista/Vangelo: Gesù via della giustizia per Matteo, Vangelo delle epifanie segrete per Marco, storia e teologia della salvezza per Luca-Atti, la teologia giovannea della rivelazione per Giovanni e Lettere giovannee.
Un ultimo paragrafo dell’analisi dei singoli evangelisti/Vangeli è riservato alla delineazione del suo “autore”, ossia l’autore implicito che emerge dall’insieme delle caratteristiche letterario-culturali-teologiche presenti nelle rispettive opere. L’ultimo capitolo del volume è dedicato alla storia di Gesù nella storia degli uomini, con la delineazione dei Vangeli-Atti rispettivamente come letteratura, come storia come teologia.
È del tutto evidente che non tutti i particolari dell’analisi di Segalla possono reggere all’avanzare degli studi e del variare degli approcci con cui gli studiosi odierni si rapportano ai quattro Vangeli. L’analisi narratologica si impone ad esempio oggi come strumento ermeneutico indispensabile – da integrare col fondamentale metodo storico-critico – per raggiungere in profondità l’intento teologico dell’autore attraverso la dinamica impressa alla disposizione narrativa del suo scrivere (che integra la struttura letteraria individuabile con altri strumenti). Alcuni particolari di strutturazione dei Vangeli potranno non trovar d’accordo tutti, ma rimane il fatto che l’opera di Segalla si presenta come un testo classico da avere ben presente per la messe di dati forniti (si pensi solo all’analisi del lessico di ciascun evangelista) e l’impostazione metodologica corretta e equilibrata fornita agli studenti dei corsi biblici. È evidente che anche la bibliografia dovrà essere aggiornata. Bene comunque ha fatto l’editore a ripresentare questo volume, che conserva intatto il suo valore e rende onore a uno dei più grandi studiosi del quattro Vangeli espressi dalla comunità scientifica dei biblisti italiani.
Giovanni Segalla, Evangelo e Vangeli. Quattro evangelisti, quattro Vangeli, quattro destinatari Collana «Reprint», EDB, Bologna 2016, pp. 400, € 28,00. 9788810216156
Descrizione dell’opera
Uno dei maggiori studiosi italiani del Nuovo Testamento indaga l’origine del termine «vangelo» – usato lungamente prima di indicare gli scritti di Matteo, Marco, Luca e Giovanni – e il suo uso come genere letterario.
L’esplorazione presenta inoltre le metodologie messe in opera dalla scienza esegetica per esaminare la composizione letteraria, l’ambientazione culturale ed ecclesiale, e la prospettiva teologica dei Vangeli.
Lo studio si completa con l’analisi della redazione dei singoli testi evangelici e con un bilancio conclusivo attraverso il confronto storico, letterario e teologico.
Note sull’autore
Giuseppe Segalla (1932-2011) è stato docente di Nuovo Testamento alla Facoltà teologica del Triveneto e alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Membro della Pontificia Commissione Biblica dal 1985 al 1995, per EDB ha pubblicato Gesù di Nazaret tra storia e fede (con Raniero Cantalamessa e Romano Penna, 22009) e Il Quarto Vangelo come storia (2012).