Dal 29 settembre al 1° ottobre si svolge a Bertinoro (Forlì) l’incontro annuale internazionale di studi su Gesù e le origini cristiane (dedicato ai primi 150 anni del cristianesimo primitivo). È il terzo di una serie fortunata iniziata nell’ottobre del 2014. Vi partecipano circa 70 specialisti di studi neotestamentari e antico-cristiani provenienti da tutte le parti del mondo: Italia, Stati Uniti, Canada, Israele, Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra ecc. In tre giorni si affrontano, ad alto livello scientifico, alcune delle questioni più rilevanti per la conoscenza di Gesù e delle origini cristiane.
Si discute delle nuove proposte francamente sconvolgenti di datazione molto tarda dei vangeli canonici difese da McDonald, Vinzent e Klinghardt (che addirittura sostengono una datazione dopo il 120 d.C.). I due grossi tomi di quest’ultimo saranno discussi dall’autore con Enrico Norelli, Claudio Gianotto, Mauro Pesce e altri. Un’importante sezione metodologica è guidata da Emiliano Urciuoli e Roberto Alciati. Una sezione sul Gesù storico vedrà contributi di Fernando Bermejo, che vorrebbe una lettura politica della vicenda di Gesù, di Andrea Nicolotti che cerca di chiarire gli aspetti archeologici della tomba di Gesù, di Mauro Pesce che parla sulle certezze e incertezze di Gesù. Poi troviamo contributi sui Vangeli sotto la direzione di una giovane biblista italiana emigrata in Svizzera e poi in Germania, Mara Rescio. Luigi Walt e Arianna Rotondo guidano seminari sui gruppi protocristiani.
Importante il fatto che un folto gruppo di studiosi nord-americani presenti quest’anno le ricerche sulle associazioni professionali di cui anche i primi seguaci di Gesù facevano parte. Fra gli altri parlano John Kloppenborg e Philip Harland che guidano pubblicazioni sistematiche in questo che è un campo innovativo per comprendere la vita e le idee dei primi cristiani. Innovativo è anche lo studio dei papiri documentari, quelli cioè che ci parlano della vita quotidiana, dei sistemi sociali del I secolo. Si tratta di studi iniziati soprattutto da Peter Arzt (che insegna alla Facoltà teologica di Salisburgo). Arzt dirige con Kloppenborg e Pesce un commentario al Nuovo Testamento edito dalla editrice Vandenoeck di Göttingen. I commenti illustrano il Nuovo Testamento alla luce di migliaia di papiri. Sono già usciti i commenti a Filemone, a Prima e Seconda lettera ai Corinzi e alla Seconda ai Tessalonicesi.
Anche quest’anno un gruppo di antropologhe italiane chiarirà aspetti metodologici assolutamente essenziali per lo studio del Nuovo Testamento. Questa volta al centro dell’interesse sta l’attività dello scrivere in prospettiva antropologica. Parlare, ricordare, raccontare, narrare, sono cose molto diverse dallo scrivere. E di questo parlerà Adriana Destro.
Un settore di studi giudaici è guidato da Dario Garribba e Marco Vitelli con la collaborazione di Cristina Termini. Non posso parlare di tutto; il programma è consultabile on line: https://cissr.files.wordpress.com/2016/07/cissr-2016-provisional-programme.pdf
Il motivo principale che ha mosso ad organizzare questi convegni è l’esistenza di un numero cospicuo di giovani studiosi molto valenti all’estero e in Italia. Ci troviamo in un momento nuovo della ricerca. Questi convegni sono uno spazio in cui le nuove energie dialogano fra loro per una mutua fecondazione e progresso scientifico, ovviamente in dialogo e collaborazione con le generazioni più anziane che sono ampiamente presenti. La dimensione internazionale degli incontri è essenziale.
Non c’è conoscenza vera senza un clima adatto. Sono necessarie domande nuove, metodi di analisi nuovi, dialogo continuo con le frontiere più recenti delle scienze umane. È necessario che chi conduce ricerche nuove le esponga nel loro momento formativo ad altri ricercatori che siano in grado di comprenderle e sottoporle a discussione.
Partecipare anche come uditori permette di vedere da vicino dove va la ricerca internazionale oggi su Gesù e le origini cristiane ed entrare in contatto diretto con alcuni dei suoi protagonisti.