Nel momento in cui scrivo, hanno già superato il numero di 80 le storie legate alla terribile pandemia da Covid-19 che il noto vaticanista Luigi Accattoli ha raccolto sul suo blog. Si tratta di storie di persone – come da lui stesso programmaticamente dichiarato – che sono morte lasciando un’ultima parola magari in una chat o affidata a un’infermiera; di persone guarite che hanno sofferto il morso del Covid e ne hanno dato un racconto utile a chi l’ascolta; di persone impegnate nel volontariato, nel lavoro ospedaliero, nel soccorso a domicilio e in tante altre attività finalizzate a portare aiuti, sostegno e vicinanza in questa terribile esperienza della pandemia.
Lo spirito con cui il noto giornalista si muove in questa “indagine” è ancora una volta quello che lo aveva portato già tempo addietro a cercare e trovare fatti di Vangelo presenti nella nostra quotidianità e che spesso non giungono alla ribalta della cronaca ma che sarebbe davvero un peccato non provare a fissare e a segnalare.
C’è, in verità, tanto, tantissimo bene in mezzo a noi: un bene spesso compiuto nella riservatezza più estrema e senza nessuna volontà di pubblicità. Ma – ed è qui la forza dell’iniziativa – far sapere e poter sapere che, anche in tempi così convulsi nei quali viviamo, ci siano ancora persone capaci di gesti di gratuità, di eroismo, fa davvero bene. Conforta, consola, incoraggia, converte pure.
E non è così un caso che queste Storie di pandemia vadano a costituire la pagina 22 della sezione del blog di Accattoli dedicata proprio a Cerco fatti di Vangelo.
Su Settimananews padre Alfio Filippi ha in parte già raccontato questo impegno di Accattoli, così come il fatto che gli è stato assegnato il premio “Giornalismo e Società”, il 4 dicembre scorso, da parte dell’UCSI di Verona. Mi sono tuttavia permesso di ritornare sull’argomento, proprio perché, in questi mesi, ho trovato davvero molto utile per la mia esperienza di credente la lettura e la meditazione delle storie raccolte da Accattoli. E ho ritenuto che possa risultare utile anche per altri.
Leggendole, infatti, spesso riecheggiavano in me alcune delle parole che papa Francesco aveva pronunciato il 27 marzo dello scorso anno durante la toccante preghiera in piazza San Pietro: «[Quello che viviamo] è il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita. È la forza operante dello Spirito riversata e plasmata in coraggiose e generose dedizioni. È la vita dello Spirito capace di riscattare, di valorizzare e di mostrare come le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo».
Ed ecco che, con le storie che ha già raccolto e con quelle che raccoglierà, Luigi Accattoli sta semplicemente dando un nome, un volto, una voce a tante di queste persone comuni che tessono e sostengono la vita di tutti noi. La mia. La tua. La nostra.
Le «Storie di pandemia» raccolte da Luigi Accattoli si trovano nel suo blog all’indirizzo:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/22-storie-di-pandemia/
Salve, ho appena visto la Sua intervista su TV2000, ascoltandola ho commentato con mia suocera che anche la nostra storia possa rientrare tra i fatti di Vangelo nella pandemia. In sintesi mi spiego, durante la quarantena di mia suocera, che aveva contratto il virus, mi sono trasferito a casa sua per assisterla. Con l’aiuto del Ns Signore mia suocera, 88 anni, ha avuto le difficoltà del male, ma ha superato indenne il virus, mentre io sono rimasto sempre negativo.