Il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II compie quarant’anni nell’anno dedicato ad Amoris laetitia e rilancia la sua sfida culturale, formativa e pastorale.
A quarant’anni dalla sua fondazione e nell’anno Famiglia Amoris Laetitia, il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II rilancia la sfida degli studi su Matrimonio e Famiglia con un’offerta formativa che allarga l’orizzonte delle discipline, da quelle teologiche a quelle degli studi storici, giuridici, politici, delle scienze umane e sociali, ponendosi altresì in dialogo con altre forme del sapere quali il teatro, l’arte, la letteratura, il cinema.
Fondato da Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981 come centro di eccellenza della Chiesa Cattolica nel settore degli studi teologici sul matrimonio e famiglia, l’Istituto è stato riformato nel 2017 da papa Francesco proponendosi come un luogo di ricerca sul matrimonio e la famiglia tra i più aggiornati negli studi sul piano accademico.
La crisi pandemica ha spinto a immaginare nuove pratiche per rendere ancora più vivibile e ospitale la vita domestica, la dimensione fraterna degli affetti e il rapporto tra le generazioni. Abbiamo bisogno di una sapienza attenta e visionaria che, con semplicità e competenza, sappia promuovere nuovi modi di essere Chiesa e comunità.
Il Jp2 lo fa offrendo due distinti percorsi formativi per venire incontro alle esigenze pastorali e professionali dei sacerdoti, dei religiosi e dei laici impegnati a vario titolo nell’accompagnamento delle famiglie. Al curriculum in Teologia si affianca quello in Scienze, particolarmente indicato per la formazione professionale e interdisciplinare nel campo degli studi sulle realtà familiari e per far fronte alle restrizioni legate all’attuale emergenza sanitaria e favorire l’iscrizione di studenti impossibilitati a venire stabilmente a Roma, l’Istituto Jp2 mette a disposizione degli studenti i mezzi più adeguati per garantire sia la didattica in presenza, che quella online.
Negli ultimi anni l’Istituto si è dotato di nuovi strumenti – come la Cattedra Gaudium et Spes e il Family International Monitor – per approfondire la narrazione della famiglia nel cinema e in televisione attraverso eventi come il festival Popoli e Religioni e incontri online con registi, critici e dirigenti televisivi, segnando nuove tappe nel percorso di rinnovamento e rilancio del Jp2.
Tra le novità dell’anno accademico 2021-2022 ci saranno anche i Percorsi Amoris laetitia, che possono essere frequentati anche in modalità online, rivolti a laici, coppie, presbiteri, religiosi che operano nei vari contesti della Chiesa italiana.
Il desiderio dell’Istituto è quello di dialogare ancor più intensamente con le numerose istituzioni ecclesiali, sociali e civili che hanno a cuore la condizione storica delle famiglie. E per farlo si impone un coraggioso processo di riforma per quanto riguarda le pratiche di apprendimento e i metodi di ricerca che sappiano accompagnare la formazione di un pensiero critico, creativo e cooperativo.
Anche per questo i corsi tradizionali sono affiancati da laboratori aperti a tutti e particolarmente indicati per l’aggiornamento dei laici, dedicati rispettivamente alle pratiche dell’accompagnamento familiare (counseling, coaching, mentoring) e alle arti come luogo espressivo delle dinamiche familiari.
La separazione tra riflessione teologica e prassi pastorale è quanto mai deleteria per la Chiesa. La vita delle comunità cristiane non è una realtà in cui “applicare” conoscenze acquisite altrove. Per questo nei corsi universitari del Jp2 l’aspetto dottrinale e quello pastorale dialogano fecondamente.
Rilanciare la sfida del Jp2 proprio nel quarantesimo anniversario delle fondazione e nell’Anno Famiglia Amoris Laetita assume una valenza particolare: sarà un tempo per riconoscere che le famiglie non sono solo portatrici di istanze umane e valori sociali, ma sono a loro volta portate da un amore che le sostiene e le alimenta.
Sono nutrite, lavate e consolate dall’amore di Dio che è fonte della loro gioia. Questo sarà anche un tempo di progettazione comune, immaginando il mondo dopo la pandemia. Nel momento della paura e del contagio globale, la gioia dell’amore ha la forma dei segni concreti e degli annunci di speranza.
- Vincenzo Paglia è Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia, e presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
Bellissimo programma e belle prospettive. Ma qualche settimana fa La Croix, dando la notizia dell’arrivo del nuovo preside Philippe Bordeyne, ha lasciato scivolare l’informazione che nel periodo di questa riforma gli studenti sono diminuiti del 90%. È vero o no? Quali sono i numeri reali? Da un paio di anni leggiamo notizie sui nuovi programmi, i nuovi indirizzi, le nuove iniziative, i nuovi professori, ma nessuno ha riferito il dato che in qualsiasi istituzione formativa è il primo ad essere pubblicizzato: quanti sono gli studenti. Ovviamente avere pochi studenti non è un titolo di demerito, ma in questo caso mi pare che nella riforma (che però mi pare che andrebbe meglio definita come rifondazione) si è parlato solo di allargamento, estensione, nuovi rapporti, nuovi strumenti. O mi sbaglio?