Sul pianeta adolescenza si concentrano molte ricerche. Più difficile è trovare un denominatore comune che renda ragione delle tante condotte a rischio messe in atto dagli adolescenti di oggi. Per Augusto Palmonari, professore emerito di psicologia sociale all’università di Bologna, «gli adolescenti del nostro tempo non possono evitare i problemi tipici della loro età e le sofferenze che ne conseguono» (dalla Prefazione). L’autore di questo libro, professore di antropologia e sociologia presso l’università di Strasburgo, sembra voler drammatizzare” questi comportamenti come via d’uscita verso la costruzione di un io adulto.
Quello che appare inequivocabile da queste pagine – e di cui ogni adulto dovrebbe essere consapevole – è che gli adolescenti di oggi non sono paragonabili agli adolescenti di un passato anche recente. Pur con tutte le difficoltà inerenti al passaggio d’età, gli adolescenti di ieri avevano comunque la prospettiva della realizzazione di sé in tempi ragionevoli, mentre oggi – scrive Le Breton – gli adolescenti hanno «la sensazione di essere davanti a un muro insormontabile, a un presente che non finisce mai, privo di un qualsiasi avvenire, senza potersi costruire come soggetto».
Di fronte a questa difficoltà, l’adolescente di oggi è portato a mettere in atto comportamenti a rischio che sgomentano gli adulti (tossicodipendenze, alcolismo, rapporti sessuali non protetti, velocità incontrollate, scarnificazioni, pericoli mortali…). «Le condotte a rischio – scrive l’autore – sono appelli a vivere e anzitutto appelli all’aiuto».
Significativo (e rasserenante) l’ultimo capitolo, intitolato “Uscirne”. Sono pagine indirizzate soprattutto agli adulti (genitori in particolare): «È essenziale che i genitori, naturali o acquisiti, ascoltino ciò che il giovane ha da dire riguardo al suo male di vivere e che egli si senta autorizzato a parlare senza essere giudicato… Il semplice riconoscimento della sua sofferenza è già per l’adolescente una situazione che sa di miracolo», perché «questi giovani cercano disperatamente un riconoscimento».
Anche se molti adolescenti non giungono a questi estremi, rimane pienamente valida la riflessione del prof. Palmonari, secondo il quale è di fondamentale importanza che ogni adolescente acquisti fiducia in se stesso, negli adulti che gli vivono accanto e nel mondo in cui è chiamato a vivere.
David Le Breton, Cambiare pelle. Adolescenti e condotte a rischio. Prefazione di Augusto Palmonari, EDB, Bologna 2016, pp. 115, € 12,00. 9788810558768
Descrizione dell’opera
I giovani non sempre sanno dove vanno, ma ci vanno con ostinazione. E vivono l’adolescenza come un tempo di vulnerabilità e incompiutezza, con momenti intensi di scoperta e curiosità, ma anche di depressione, apatia e «condotte a rischio», cioè comportamenti che mettono simbolicamente o realmente in pericolo la vita.
Questi modi, volutamente trasgressivi, sono finalizzati ad abbattere la sofferenza causata dalla sensazione di trovarsi davanti al muro insormontabile di un presente che non finisce mai e di un avvenire che non si riesce a intravedere. Sono appelli a vivere, ma anche appelli all’aiuto e al sostegno rivolti a ad adulti capaci di trasmettere il gusto di vivere e il senso di quanto la vita sia preziosa.
Note sull’autore
David Le Breton è professore di Antropologia e Sociologia all’Università di Strasburgo. Noto anche in Italia per i suoi studi sul corpo e sull’antropologia dell’adolescenza, ha pubblicato di recente Il mondo a piedi. Elogio della marcia (Feltrinelli 2013), Esperienze del dolore. Fra distruzione e rinascita(Raffaello Cortina 2014) e Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza(Edizioni dei Cammini 2015).