Appello del card. Charles Bo, presidente della Conferenza episcopale di Myanmar, in cui si richiama l’urgenza di ritrovare una forma di unità nazionale per far fronte all’onda d’urto della pandemia da Covid-19 che sta colpendo il paese.
Cari fratelli e sorelle di Myanmar,
il Covid sta conducendo una guerra contro il nostro popolo con una ferocia a noi sconosciuta. Migliaia di persone sono infettate, centinaia sono sepolte senza pietà e senza memoria – sepolte frettolosamente in cimiteri affollati. Giorno e notte la nostra gente aspetta l’ossigeno in strade affollate. Dolore.
Oggi il 19 luglio è il giorno dei martiri. Il loro sacrificio di sangue è stato versato per fare di questo un paese un grande paese. Mentre il Covid va fuori controllo, infliggendo paura, ansia e morte, l’unico modo in cui possiamo rendere omaggio al sacrificio dei martiri è unirci come una sola nazione contro la pandemia. Questo non è il momento di infliggere ferite. Questo è il momento di guarire.
Il Myanmar ha versato troppe lacrime di recente. Per favore, per favore fermate tutti i conflitti. L’unica guerra che dobbiamo combattere è contro questo letale virus invisibile, che ha dimostrato di essere invincibile anche alle superpotenze del mondo. Possiamo permetterci la guerra, i conflitti e i confinamenti in questo momento? È ora di raccogliere un esercito di volontari, armati di kit medici per raggiungere il nostro popolo che sta soffrendo pesantemente.
Abbiamo affrontato le prime due ondate della pandemia con un fronte unito; con il popolo del Myanmar che tendeva la mano ai suoi vicini per raggiungere le persone bisognose, i nostri giovani che offrivano generosamente il loro servizio nei Centri di Cura e l’eroismo dei nostri operatori sanitari di prima linea ci hanno commosso fino alle lacrime. È il momento di riunirci per celebrare la nostra unità nel servizio. Siamo capaci di farlo di nuovo.
Mi rivolgo alle autorità per facilitare la partecipazione sicura di tutti gli operatori sanitari e dei giovani a far fronte alla minaccia esistenziale per noi come una nazione. Uniti salviamo vite; divisi ne seppelliremo migliaia. La storia sarà il giudice più severo se falliremo nella compassione.
Uniamoci. Abbiamo affrontato molte sfide come persone e come nazione. Affronteremo questa sfida insieme. Forse questa è una chiamata per tutti noi a forgiare una comunione che porterà alla pace e alla riconciliazione finale.
Preghiamo che Dio ci dia questo coraggio. Possiamo sconfiggere questo nemico insieme.
Vostro, nella preghiera e nella speranza
+ Charles Maung Bo