Mentre era in Slovacchia, a papa Francesco è stato chiesto: “Come si comporta con le persone che la guardano con sospetto?”
La risposta del Santo Padre si è riverberata nei media cattolici.
“C’è, per esempio, un grande canale televisivo cattolico che non esita a parlare continuamente male del papa. Io personalmente merito gli attacchi e gli insulti perché sono un peccatore, ma la Chiesa non li merita. Sono opera del diavolo. Ho anche detto questo ad alcuni di loro”.
Alcuni critici del papa vedono la risposta di Francesco come un motivo per festeggiare. Vedendosi come i guardiani dell’ortodossia, hanno ricevuto la sua critica non come un’accusa ma come un distintivo d’onore. Questi critici credono che il canale televisivo – che molti suppongono essere EWTN – debba continuare sulla strada che il Santo Padre ha denunciato.
Nel frattempo alcuni sostenitori del papa provano un senso di schadenfreude nel vedere i critici del papa chiamati in causa in maniera così diretta. Essi percepiscono elementi del canale televisivo come un paladino di ideologie razziste, sessiste e politicamente partigiane. Per loro, il Santo Padre ha strappato il mantello dell’ortodossia a quella che è una pia frode.
Io, invece, ho provato timore quando ho letto le parole del Santo Padre. Anche se in passato ero affiliata alla EWTN, non ho considerato il suo avvertimento come limitato a una sola emittente o a un solo commentatore cattolico. Mi sono sentita come se avesse parlato direttamente a me. Era sia una correzione sia un invito.
È terribile collaborare con il diavolo. Ogni persona con una qualsiasi influenza deve fermarsi e considerare seriamente come parla del Vicario di Gesù Cristo. Le nostre parole fomentano l’odio e la sfiducia verso il pastore a capo della Chiesa Cattolica? Possiamo gettare fango sul Vicario di Cristo e aspettarci che la Sposa di Cristo non prenda nessuno degli schizzi?
Parlare male dell’ufficio papale danneggia la Chiesa. Il Santo Padre non è un tizio qualunque di una qualsivoglia città statunitense. Papa Francesco, successore del principe degli apostoli, è il principale custode della fede cattolica.
Per sottolineare chi è il papa e perché dovremmo prestare attenzione, ricordiamo le parole di Gesù in Matteo 16, 18-19: “E io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli. Tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato in cielo; e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto in cielo”.
L’autorità data a Pietro da Gesù fluisce ai successori di san Pietro, compresi san Giovanni Paolo II, papa Benedetto XVI e papa Francesco.
Quale reazione dovremmo avere davanti all’ammonizione del Santo Padre? Credo che dovremmo esaminare attentamente noi stessi. I media cattolici non dovrebbero mettere in pericolo le anime. Io non voglio mettere in pericolo la mia anima o quella di qualcun altro.
L’avvertimento del Santo Padre è anche un invito a rifiutare le opere del diavolo. Le sue parole riflettono il suo ministero di cura delle anime. Le sue parole sono un richiamo al rinnovo delle nostre promesse battesimali.
Rifiutate Satana? E tutte le sue opere? E tutte le sue vuote promesse? Io sì. Io lo faccio. Io sì.
Questa settimana su The Gloria Purvis Podcast, parlo con padre Aquinas Guilbeau OP per approfondire le parole del Santo Padre. Come possiamo criticare il papa senza fare gli interessi del diavolo? Che tipo di obbedienza devono i laici al Santo Padre? Possiamo essere cattolici e rifiutare l’autorità di questo papa? Sta rivedendo la dottrina e ci sta portando all’eresia? Quali sono le condizioni per offrire una correzione fraterna?
Alcuni commenti intorno a questa storia hanno portato a ulteriori divisioni all’interno della Chiesa. Quello che sto scrivendo ha lo scopo di guidarci lontano dal fare l’opera del diavolo.
- Pubblicato sulla rivista dei gesuiti statunitensi America (nostra traduzione dall’inglese).
Nemmeno Pio X nel suo intrasigente anti modernismo avrebbe mai pensato che un giorno il più grande network mondiale del mondo cattolico attaccasse globalmente il papa.
Credo che nessun altro papa sia mai stato attaccato con mezzi così potenti e ubiquitari con buona pace di Pio X.
A me pare che papa Francesco goda di ottima stampa.
Perlomeno in Italia il Corriere, Repubblica la Rai, Mediaset, La7 ecc.
Nessuno parla male del Papa.
Piace a tutti: è moderno, simpatico, alla mano, fa battute scherzose, è impegnato nella lotta alla corruzione in Vaticano, è terzomondista, è dalla parte del popolo, è coi poveri ecc.
Dov’è l’attacco ubiquitario?
Se qualcuno è stato oggetto di campagne di stampa è stato Benedetto XVI.
Il suo sarcasmo lascia il tempo che trova.
Non sono sarcastico.
Mi sforzo di dire chiaramente quello che penso.
Sul consenso planetario per l’attuale pontefice vedi
http://www.settimananews.it/italia-europa-mondo/per-papa-francesco-un-consenso-planetario/
Solo una domanda.
Questa storia che chi parla male del Papa è un collaboratore del Diavolo vale soltanto per papa Francesco o anche per i papi precedenti?
Ad esempio Pio X?
È soltanto curiosità.