Riceviamo dalla Cina il documento (12 ottobre 2016) che pubblichiamo. Il vescovo sotterraneo illegittimo, mons. Paolo Dong Guang Hua – di cui abbiamo dato notizia – Cina: l’inabituale silenzio di Zen; Religione, Chiesa, Cina: questioni connesse; Cina: lo scenario dell’accordo (possibile); La partita Cina; Cina: fedeli al papa fino … allo scisma – risponde ad alcune domande e riafferma la ragione del suo gesto di protesta.
In questi giorni, una notizia in un sito di informazione vaticana ha sconcertato molti. Questa notizia parla della consacrazione episcopale di un prete. Il prete si chiama padre Dong Guang Hua, della diocesi di Zhending (provincia: Hebei) e il vecchio vescovo che lo ha consacrato si chiama Wang Mi Lu, della diocesi di Tianshui (provincia: Ganshu). Come mai un prete che si dichiara fedele alla Chiesa e condanna gli altri per la loro infedeltà accetta di essere consacrato illecitamente, contro il diritto e la tradizione della Chiesa? Con questo rovello, ho cominciato a cercare gli articoli pubblicati sui due siti della diocesi e di p. Paolo Dong Guang Hua..
Una lunga dichiarazione
E che cosa vi ho trovato? Questo «vescovo Dong» ha già cominciato da tempo a scrivere, preparando l’accettazione della consacrazione episcopale. Non solo diventa vescovo, ma incoraggia gli altri preti ad accettare di essere consacrati vescovi.
In uno di questi “post” scrive, sotto il titolo Ascoltare solo la parola di Gesù e non quella degli uomini: «Abbiamo già visto chiaramente come il Vaticano tratta con gli atei comunisti: una pura strategia di compromesso. Su questo punto nessuno dice la verità, nessuno riesce a discutere con ragione, perciò molti sono apostati. Dice l’apostolo Paolo: prima della seconda venuta di Gesù, molti abbandoneranno la fede, e apparirà il figlio della perdizione. Siamo già all’ultima linea della difesa. In realtà, l’ultima linea della difesa della nostra fede è già stata distrutta, rovinata da persone di Chiesa. Hanno cambiato la nostra fede! Gli errori non vengono corretti, il compromesso è totale. Le cose da fare sono già state fatte e quelle da dire già dette. Ora resta la preghiera e l’affidamento a Dio. Senza il suo permesso, neppure un capello cadrà. Ora è il momento della grande apostasia. Affidiamo la Chiesa alle mani della Vergine Maria. Essa schiaccerà la testa al serpente. Io non ho fatto nulla contro l’insegnamento di Gesù e non ho negato alcuna dottrina della Chiesa. Come ha sottolineato il card G. Zen “Seguite l’indicazione della vostra coscienza!”. Non abbiamo più bisogno di scrivere e spiegare e neppure di criticare. Se vogliamo rimanere nella nostra fede, dobbiamo seguire i tredici punti del vescovo Fang (uno scritto per confermare la chiesa sotterranea rispetto a quella “patriottica”, precedente la lettera di Benedetto XVI del 2007, ndr). Spero che quanti testimoniano la vera fede rimangano uniti, quanti sono caduti possano rialzarsi, e quelli fedeli siano più saldi. Non facciamo parte dell’associazione patriottica – la loro dottrina non è in sintonia con l’insegnamento della Chiesa – e non facciamo nessun compromesso con il governo. Se il potere politico decidesse di abolire le leggi anti-religiose e quelle contro i principi della nostra fede, non avremmo nessun dubbio a collaborare. Qualsiasi diocesi che avesse bisogno di consacrare vescovi contatti il mio numero telefonico. Senza il pastore la Chiesa verrà distrutta» (postato il 2 settembre 2016 alle 11.06).
Ho pensato ad uno scherzo. Non poteva essere lui a inviarmi quel testo. Perciò, una sera dopo cena, davanti ad alcuni preti e seminaristi l’ho chiamato, ma senza risposta. Poi è stato lui a richiamarmi.
Il nostro colloquio
Ecco il nostro dialogo:
- Sei p. Dong Guang Hua? È vero che sei stato consacrato vescovo?
Sì, è vero. Le cose che hai letto le ho scritte io. Ho anche dato il mio numero telefonico.
- Un sito di informazione vaticana dice che sei stato consacrato dal vescovo Wang Mi Lu. È vero?
È una bugia. Sono stato consacrato da un altro vescovo, non da lui. I bugiardi saranno castigati.
- Chi è il vescovo consacrante?
In questo momento non te le posso dire.
- Quando è successo?
Tempo fa, ma la notizia è stata data recentemente.
- Secondo te, l’ordinazione è valida?
Hai letto quanto scritto da papa Benedetto XVI: i vescovi consacrati senza l’assenso del papa hanno una consacrazione valida solo se compiuta secondo il rito per la consacrazione dei vescovi. So che la mia consacrazione è illecita, ma è assolutamente valida. Non voglio certo rovinarmi.
- Mi pare che tu abbia consacrato qualcun altro vescovo.
Sì, quel vescovo è già sotto sorveglianza dalla polizia.
- Il vescovo della tua diocesi Zhengding, mons Jia, è d’accordo?
No, ma non mi importa nulla. Lui ha ricostruito le chiese con il consenso dell’associazione patriottica, ha celebrato con preti patriottici. Per noi non è più il vescovo. Dobbiamo continuare a lottare. No ad ogni compromesso con il gruppo dei patriottici.
- Lo sai, molti sono preoccupati per come finirà questa faccenda…
È vero. Mi ha contattato l’Asia Catholic News, ma ho loro risposto: quando non ero vescovo nessuno di voi mi ha contattato. Ora che lo sono, tutti mi cercano. Mi hanno chiamato da molti paesi stranieri».