Non ho più che lo stento d’una vita
che sta passando, e perduto il suo fiore
mette spine e non foglie, e a malapena
respira. Eppure, senza acredine.
C’è quell’amore nascosto, in me,
quanto più miserevole pudico,
quel sentore di terra, che resiste,
come nei campi spogli: una ricchezza
creata, non mia, inestinguibile.
Nemmeno più coltivabile, forse, ma vera
esistenza; così come pare sperduta
nel cosmo, con la sua gravità, le sue leggi,
il suo magnetismo morente, che lo Spirito
non dimentica, anzi numera.
Non guardatemi, che son vecchio,
ma nel mio mutismo pietroso ascoltate
come gorgheggia, com’è fiero l’amore (Carlo Betocchi).
Cari lettori e care lettrici,
nell’approssimarsi della data del 31 dicembre desideriamo rivolgervi un pensiero di ringraziamento e un augurio per il prossimo anno 2022.
Leggere e studiare, informarsi e documentarsi in modo consapevole è, oggi più che mai, segno vivo di un cristianesimo che vuol essere capace di realismo e aperto alla speranza. Per i cristiani è un dovere e non già un aspetto facoltativo. E noi sentiamo tutta la bellezza e la responsabilità del nostro compito.
Vi ringraziamo di cuore, perciò, per la fedeltà e la fiducia con cui ci avete accompagnato durante tutto quest’anno: disteso sul tappeto dei giorni, giorno dopo giorno, il cammino di un anno ci appare come un cammino lungo, importante, significativo… grazie di essere stati con noi!
A tutti e a tutte il nostro augurio sincero perché i giorni dell’anno a venire siano giorni di vita buona e serena.