Mons. Sako, cosa prevede per Mosul dopo la sua liberazione?
È un lungo cammino. Mosul è una città sunnita, storicamente conservatrice. È il simbolo del sunnismo iracheno. Mosul rappresenta una civiltà e non è come Ramadi o altre città del deserto, queste città sono recenti. Sono più campagna che città. I sunniti di Mosul hanno paura della vendetta da parte degli sciiti. I jihadisti sono sostenuti nella regione! Gli americani sono occupati con le elezioni e loro politica… Un milione e mezzo d’abitanti sono rimasti dentro la città. I grandi generali dell’antico regime sono ancora lì…