«I gesuiti della Svizzera, la direzione e i membri della nostra redazione sono spiacenti di informarvi che la rivista culturale Choisir cesserà le pubblicazioni il 31 dicembre 2022». Lo hanno annunciato il direttore, p. Pierre Emonet, e la caporedattrice, Lucienne Bittar, con un comunicato pubblicato sul sito della rivista il 21 marzo (qui).
«La continua erosione del numero di abbonati e del numero di gesuiti che vivono nei cantoni francofoni ha costretto la Compagnia di Gesù a porre fine alla sua pubblicazione. I tempi e le abitudini culturali cambiano».
La fine di una bella avventura
La rivista culturale, fondata nel 1959, aveva già tentato nel 2016 di uscire dalla crisi. Sia controllando i costi (col passaggio da una pubblicazione mensile alla periodicità trimestrale), sia sviluppando i nuovi canali di comunicazione digitale, soprattutto il sito web della rivista (www.choisir.ch), sul quale venivano offerti ai lettori contenuti inediti e sempre aggiornati (rispetto al numero stampato). Non è stato sufficiente a invertire la tendenza.
«Nel corso degli anni, Choisir si è affermato nel panorama mediatico della Svizzera francese come una rivista dal registro serio ma libero, animata dagli stessi obiettivi che hanno guidato i suoi fondatori nel 1959: offrire ai lettori del nostro paese una pubblicazione di ispirazione cristiana immersa nei dibattiti del mondo, tracciando piste di ricerca e promuovendo il dialogo. Spiritualità, teologia, filosofia, etica, politica e scienze sociali, arti e lettere, tutto ciò che riflette la riflessione contemporanea ha trovato posto nelle pagine di Choisir, il cui titolo dice chiaramente la sua intenzione: aiutare i lettori a fare delle scelte», si legge ancora nel breve comunicato.
Il contributo del lavoro appassionato svolto da tanti gesuiti e collaboratori in questo servizio culturale sarà ora reso disponibile gratuitamente sul sito della rivista attraverso la digitalizzazione di tutti i numeri pubblicati nei suoi 63 anni di attività. Per il prossimo mese di novembre è inoltre previsto un numero speciale della rivista.
La Compagnia di Gesù nella Svizzera francese volta dunque pagina, ma non chiude la sua presenza spirituale e formativa. Presenza che si fa conoscere nella sua attività attraverso il sito www.jesuites.ch, che sarà sviluppato.
Un’esperienza che «ha avuto senso»
La scomparsa della rivista è «un duro colpo», sostiene Lucienne Bittar, che si dice dispiaciuta soprattutto pensando alla ferita che comporterà per la cultura e la formazione all’etica cristiana nella Svizzera francese. «Con la chiusura di tanti altri media, in particolare con la scomparsa dei programmi televisivi di orientamento cristiano, ho l’impressione che lo slancio di creatività e di dinamismo che ha seguito il Vaticano II stia segnando il passo».
Tuttavia, la caporedattrice preferisce guardare il positivo, che non manca anche in questo faticoso tornante. «Sono orgogliosa di aver potuto lavorare alla rivista per 28 anni. So bene quale privilegio sia lavorare per qualcosa che ha un senso. Sono anche molto felice di aver potuto imparare così tanto a livello personale, nei diversi ambiti di cui ci siamo occupati nel corso degli anni. È stata un’emozionante avventura umana e professionale».
La caporedattrice si dice molto contenta anche del progetto annunciato di digitalizzazione degli archivi della rivista. «Ritengo che [l’archivio digitale] sarà una fonte inestimabile di informazioni culturali e storiche. Un contributo importante alla memoria collettiva. Mi auguro che la rivista Choisir abbia contribuito in questi anni all’informazione e alla riflessione dei nostri lettori e li abbia guidati, per il meglio, nelle loro scelte di vita».
Purtroppo è una chiusura che dispiace. Tuttavia non sarà l’ultima: altre chiusure arriveranno. C’è da parte dei cattolici una difficoltà di capire l’epoca di cambiamento che stiamo vivendo ed è impensabile di superare questa crisi strutturale chiudendosi in piccoli circoli.