È morto ieri a Washington il gesuita Drew Christiansen, direttore della rivista America dal 2005 al 2012. Non si trattò di un incarico facile, Christiansen infatti venne chiamato a sostituire Thomas Reese la cui rimozione fu richiesta dall’allora prefetto per la Congregazione per la dottrina della fede Joseph Ratzinger (che da lì a poco sarebbe stato eletto al soglio pontificio) – spalleggiato da un gruppo di vescovi statunitensi.
In precedenza Christiansen, di formazione un teologo morale, era stato tra l’altro direttore dell’Ufficio internazionale di giustizia e pace della Conferenza episcopale americana. Grazie ai contatti stretti con i vescovi in questa mansione, Christiansen fu in grado di mediare gli attriti e le incomprensioni fra la rivista, i gesuiti statunitensi e la Conferenza episcopale.
Ma lo fece sempre con estrema libertà e professionalità, come ricorda il suo confratello e collega J. Martin: “Spesso, durante le riunioni di redazione, quando qualcuno si mostrava preoccupato che un editoriale o un articolo potessero urtare qualcuno dei vescovi, Drew diceva: i vescovi hanno bisogno di essere sfidati su questo punto”.
Dopo aver consegnato l’incarico di direttore di America a p. Matt Malone (che finirà il suo mandato nell’autunno di quest’anno), Christiansen ebbe la possibilità di tornare a lavorare in ambito accademico alla Georgetown University con la posizione di senior fellow presso il Berkley Center for Religion, Peace and World Affairs – tre campi sui quali aveva lavorato a fondo prima di assumere la direzione di America.
“Drew – ricorda Martin – era un grande accademico, un redattore competente e un prete fedele. Ma, più di tutto, era una persona gentile. Penso non ci sia aggettivo migliore per descrivere cosa significa essere un buon gesuita. Possa riposare in pace”.