Lo scorso 27 gennaio 2022, in occasione dell’Inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale della Rota Romana, rivolgendosi ai Prelati Uditori ha usato parole di sostegno verso un nuovo munus consulendi denominato “indagine pregiudiziale o pastorale”, che viene descritto negli articoli 2-4 delle Regole Procedurali (RP) del m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus e comporta risvolti giuridico-pastorale significativi per i fedeli che si trovano in difficoltà e cercano un aiuto pastorale.
A tal proposito, il Papa ha dichiarato come «già nella fase pregiudiziale, quando i fedeli si trovano in difficoltà e cercano un aiuto pastorale, non può mancare lo sforzo per scoprire la verità sulla propria unione, presupposto indispensabile per poter arrivare alla guarigione delle ferite. In questa cornice si comprende quanto sia importante l’impegno per favorire il perdono e la riconciliazione tra i coniugi, e anche per convalidare eventualmente il matrimonio nullo quando ciò è possibile e prudente. Così si comprende anche che la dichiarazione di nullità non va presentata come se fosse l’unico obiettivo da raggiungere di fronte a una crisi matrimoniale, o come se ciò costituisse un diritto a prescindere dai fatti. Nel prospettare la possibile nullità è necessario far riflettere i fedeli sui motivi che li muovono a chiedere la dichiarazione di nullità del consenso matrimoniale, favorendo così un atteggiamento di accoglienza della sentenza definitiva, anche qualora essa non corrisponda alla propria convinzione. Solo in questo modo i processi di nullità sono espressione di un effettivo accompagnamento pastorale dei fedeli nelle loro crisi matrimoniali, il che significa mettersi in ascolto dello Spirito Santo che parla nella storia concreta delle persone».
Alla luce di queste parole, offriamo ai nostri lettori e lettrici la presentazione di una monografia sul tema di don Emanuele Tupputi dal titolo “Indagine pregiudiziale o pastorale alla luce del m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus. Applicazioni nelle diocesi di della Puglia” (Urbaniana University Press, 2021).
La recente pubblicazione di Emanuele Tupputi dal titolo: “L’indagine pregiudiziale o pastorale alla luce del m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus – Applicazione nelle Diocesi della Puglia”, edito da Urbaniana University Press, offre un analitico approfondimento su una delle novità della riforma del processo di nullità matrimoniale operata da Papa Francesco con il m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus (MIDI), promulgato l’8 settembre 2015, che coinvolge l’importanza della consulenza canonica-pastorale, nel contesto di una rinnovata pastorale giudiziale, in riferimento agli artt. 1-5 delle Regole Procedurali (RP).
Il volume è la pubblicazione della tesi dottorale di don Emanuele Tupputi, sacerdote dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Vicario Giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Diocesano, oltre che giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese, ma soprattutto in diocesi è anche responsabile del Servizio per l’accoglienza dei fedeli separati.
L’approccio dello studio offre un attento e qualificato quadro normativo e giuridico evidenziando con chiarezza gli strumenti, i soggetti e il metodo per un’adeguata indagine pregiudiziale in vista di eventuale accompagnamento di situazioni “irregolari” o l’introduzione della causa secondo verità e giustizia.
La dimensione pastorale del servizio giudiziale costituisce la particolare sensibilità che, come una sorta di denominatore comune, accompagna le 236 pagine del testo, suddiviso in tre capitoli che affrontano ampiamente e nel dettaglio il contesto (prossimo e remoto) e la natura dell’indagine pregiudiziale o pastorale (Cap. 1), come svolgere adeguatamente un’indagine pregiudiziale o pastorale (Cap. 2) e, infine, le applicazioni pratiche nell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie in particolare e nella Puglia in generale (Cap. 3).
Oltre a un’ampia ed aggiornata bibliografia, non mancano, inoltre, le proposte concrete per un Servizio giuridico-pastorale regionale/interdiocesano e le prospettive offerte dal magistero di Papa Francesco, fautore della novità dell’indagine pregiudiziale o pastorale per mezzo della riforma del processo matrimoniale canonico.
L’opera si presenta con un accurato apparato critico, utile per i canonisti ed i cultori del diritto, e al contempo usa un linguaggio divulgativo di facile approccio per tutti e, quindi, di pratico impiego per i consultori familiari, i parroci e gli operatori della pastorale familiare diocesana. Questo approccio aiuta, da una parte, ad avvicinare le persone alla giustizia canonica, sempre vista con pregiudizio e un certo scetticismo, rendendola più comprensibile e vicina alle necessità dei coniugi e, dall’altra, alla lunga certamente evita lo spreco di denari in futili cause che potrebbero rivelarsi un vicolo cieco, oppure in consulenze a cura di professionisti che giustamente richiedono la parcella.
Voglio sottolineare, comunque, che la realizzazione di uno sportello a servizio degli sposi per la consulenza pregiudiziale o pastorale nei termini presentati dall’autore certamente non difetta di professionalità, anzi dai modelli d’indagine pregiudiziale o pastorale descritti nelle diocesi della Puglia emergono quattro tipologie organizzative: un organismo di curia stabile per l’accoglienza, il discernimento e l’orientamento; la sinergia di una serie di servizi interconnessi tra loro; la consulenza compiuta in prima persona dal Vescovo o dal Vicario giudiziale della diocesi o da sacerdote esperto nel settore; l’operato del Tribunale (cfr. pp. 177-178).
A ben guardare, come sottolinea l’autore, l’indagine pregiudiziale o pastorale deve essere impregnata dello spirito di accompagnare, discernere e integrare tracciato da Papa Francesco in Amoris Laetitia allo scopo di arrecare benefici sia dal punto di vista pastorale che giuridico (cfr. p. 143).
In conclusione si può certamente asserire che il lavoro scientifico di don Emanuele contribuisce ad evidenziare quanto sia efficace l’indagine pregiudiziale o pastorale a servizio delle coppie che intendono fare chiarezza sulla propria situazione matrimoniale e necessitano di essere aiutate da persone competenti e qualificate.
D’altro canto emerge altresì che il servizio dell’indagine pregiudiziale o pastorale in vista del ripristino della vita coniugale o della verifica del fumus boni iuris circa la validità del vincolo evidenzia la sinergia tra azione giuridica e dimensione pastorale. Questo aspetto, ormai imprescindibile in ogni chiesa particolare, com’è ribadito nel capitolo VIII di Amoris Laetitia (AL), dove si afferma la necessità di centri di ascolto specializzati per «un particolare discernimento […] per accompagnare pastoralmente i separati, i divorziati, gli abbandonati» (AL 242), trova eco nel munus consulendi dell’indagine pregiudiziale o pastorale per discernere ed integrare gli sposi cristiani in crisi matrimoniale in vista di un’eventuale riconciliazione coniugale unitamente all’accertamento della validità o meno del proprio matrimonio (cfr. Artt. 2-4 delle Regole Procedurali del m.p. MIDI).