Presso il castello di Belgioioso è allestita la mostra “Artisti per l’Ucraina Dono-Per-Dono”, che resterà aperta sino al 1 Maggio nei seguenti orari: giorni feriali dalle ore 15 alle 19; giorni festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 19 (ingresso libero). Si ringrazia Maria Cristina Daccò per le foto della mostra e per le note storiche sul castello di Belgioioso.
Tra i corridoi del Liceo in cui insegno compaiono segnali di un pensiero che fatica a esprimersi nelle aule scolastiche. Lì le ragazze e i ragazzi parlano poco in merito alla guerra in corso in Europa. Alcuni sono figli di famiglie dell’est europeo e molti conoscono uomini e donne provenienti da terre oggi martoriate e offese.
La paura vince sulla parola e le analisi geopolitiche (importanti e ascoltate con attenzione) non bastano a rompere un silenzioso disagio. Tuttavia, alcuni alunne e alunni – anche sollecitati da Preside e insegnanti – hanno appeso alcune immagini, poesie, fotografie, disegni e oggetti accompagnati da un breve post.
Sopra un banco scolastico accostato al muro vi è un piccolo trolley e una bandiera giallo blu. Esprimono il pensiero amarissimo sorto in tutti noi, alla vista di famiglie in fuga con quattro cose trascinate e bimbi tra le braccia.
Altri compagni di scuola – questi un po’ attempati – li ho incontrati l’altro giorno a una mostra organizzata per sostenere gli ucraini invasi e feriti. Sono stati studenti a Brera negli anni ’70. Da uno di loro (l’artista Fosco Bertani) è partita l’iniziativa. Corrono rapide mail e telefonate e presto si trova uno spazio suggestivo in cui esporre opere che provengono anche da chi non fa parte di quel gruppo di amici dell’Accademia artistica milanese.
Erano infatti anni di tensioni e scontri. Era difficile mantenere linee di pensiero diverse sostenendo scontri e aspre conflittualità. Eppure alla chiamata di oggi tutti si prodigano a inviare e donare tele, disegni e oggetti da esporre in vendita. Interessante il titolo scelto e che campeggia tra il giallo e il blu del manifesto e delle locandine: DONO-PER/PER-DONO (qui). La riflessione non è banale: si può donare solo perdonando. Forte l’eco del passaggio evangelico di Gv.20: “Pace a voi!” e due righe dopo: “A coloro cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.
Pace e perdono si rincorrono e si intrecciano; sono i presupposti indispensabili per un dono con il cuore libero. La scena del brano evangelico è nota: Gesù entra in una stanza con le porte sprangate e vede un gruppo di amici impauriti e in difesa.
Sembra adatta anche la location scelta dal gruppo di artisti e artiste: un castello, quello di Belgioioso vicino a Pavia, edificato dai Visconti nel ‘300 al pari di molti altri manieri che qua e là si ergono nella Pianura Padana e nell’ampio ducato dell’allora potente famiglia milanese, cui succedettero gli Sforza.
Poderose mura difensive – probabilmente distrutte e ricostruite dai successivi proprietari – la dicono lunga sulla paura e le porte chiuse. Piace invece constatare che l’ingresso alla mostra è libero e una gentile signora (M. Cristina Daccò, già insegnante in un Liceo artistico) che espone anche sue opere, spiega e illustra con garbo. Si dice contenta per il successo dell’iniziativa a cui hanno partecipato anche due gallerie d’arte milanesi (Previtali e Monopoli).
Alcuni lavori purtroppo non sono più visibili perché già acquistati, altri abbelliscono l’ampia sala del Castello che immaginiamo un tempo sede di congiure. Non a caso il bel libro di Maria Bellonci- infaticabile studiosa e scrittrice di storie delle famiglie rinascimentali italiane – intitolava una sua opera dedicata ai Visconti Tu vipera gentile.
Con ironia e malcelata arguzia l’ossimoro indica bene quanta sopraffazione e violenza nascondeva quella casata dallo stemma con la famosa biscia. Se l’arte di allora aveva saputo ben celare trame sanguinose ci auguriamo che gli artisti di oggi sappiano sostenere cause benefiche e favorire la pace.
Non sono recentemente mancate in Italia occasioni in cui più artisti hanno sostenuto la resistenza ucraina. Lo scorso 23 aprile a Venezia l’inaugurazione della 59 ͣ Biennale, alla presenza di molti ministri della cultura di tutto il mondo, si è tenuta nel Padiglione Ucraina, intorno alla fontana dell’artista ucraino Pavlo Makov.
La scelta del castello – Zoioso forse per l’amenità del luogo e la felicità che doveva recare il soggiorno in quel territorio – è certo stata molto indicata per un’alleanza in nome del bello, della pace e del per-dono.