Lo spirito del Sinodo ci mette tutti in cammino. La coscienza sempre più viva di far parte di un unico mondo, in particolare nella regione Mediterranea, ancora di più. Siamo ormai vicini di casa, sull’altra sponda. Per questo la Chiesa del Marocco vi invita. Venite in pellegrinaggio da noi!
Da soli, in famiglia o in gruppo, lasciatevi condurre dallo Spirito e dal suo carisma: l’incontro con l’altro. Differente da noi per storia, cultura e religione. È il nostro cammino più difficile, evangelico e sorprendente… La sfida dell’incontro. Della fraternità.
Il monastero sull’altopiano a Midlt dei monaci di Tibhirine e la loro testimonianza – unica al mondo di preghiera, di fraternità e di martirio in terra d’Islam – vi attendono! Il nostro Centro pastorale diocesano “Notre Dame de la Paix” – una vera oasi nel cuore di Rabat – e le tre suore del Mali più che volentieri vi accolgono. Le varie comunità cristiane – per davvero cattoliche, perché di quasi cento nazionalità differenti – vi offriranno la loro testimonianza di servizio fraterno e di universalità.
“Almowafaqa”, l’Istituto Teologico ecumenico e interreligioso di Rabat, con un corpo docente universitario misto, cioè cattolico, protestante e musulmano – una vera perla, un’autentica originalità di qui –, ha sempre per voi le porte aperte per una visita. La comunità italiana a Casablanca vi vedrà con gioia.
Città antiche e splendide come Fes, Marrakech, Essaouira, El Jadida… e suggestivi villaggi tradizionali, che si mettono in preghiera cinque volte al giorno, vi accoglieranno con entusiasmo: l’ospite qui è sacro.
Il deserto del Sahara vi incanterà per il silenzio, la solitudine, l’assoluto di Dio: vi darà la pace. E vi metterà sui passi di Charles de Foucauld: l’abbandono fiducioso all’Altro e la fraternità verso tutti. In fondo, vi sorprenderà incontrare una Chiesa viva, minoritaria, coraggiosa, a servizio di una società tanto differente in terra d’Islam. Testimone della forza del Vangelo. Ma, soprattutto, dell’amore di Dio per l’umanità che qui vive.
Imparerete il nostro atteggiamento interiore, quasi una regola d’oro: «parlare meno dei migranti, parlare di più con i migranti; parlare meno dei musulmani, parlare di più con i musulmani; parlare meno di Dio, parlare di più con Dio».
Conoscere e incontrare una tradizione, una storia, una fede differenti aiuta a crescere in apertura di mente e di cuore. Indispensabile, oggi, per affrontare le sfide del domani. Conoscere la nostra Chiesa, «sacramento dell’incontro» con l’altro e i suoi valori come la preghiera, la fraternità e l’umiltà, vi trasmetterà un grande dono di Dio: la gioia.
Sì, venite e vedete! Vi attendiamo a braccia aperte.
Viaggiando ho capito che la Cristianità è molto più aperta ai Musulmani che non l’inverso.