Fin nel titolo e nel sottotitolo del nuovo testo di Bruno Bignami, sacerdote della diocesi di Cremona e docente di teologia morale, già autore di pregevoli testi su don Mazzolari e sull’etica ecologica, troviamo le tre coordinate fondamentali entro cui si snoda questa sua riflessione teologica.
La prima, e la più nota, è la metafora della società liquida introdotta da Zygmunt Bauman. Con essa ci si intende riferire all’estenuazione dei legami sociali, al venir meno delle tradizionali sorgenti di valori, alla privatizzazione delle scelte etiche… Ma proprio un tale contesto richiede un’ottica interpretativa adeguata: ecco allora la seconda coordinata, il cambiamento di epoca. Come ha affermato papa Francesco nel discorso in occasione del convegno ecclesiale di Firenze del 2015, oggi non viviamo un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento d’epoca. Il tempo attuale è affascinante come ogni cambiamento d’epoca, perché in esso si aprono possibilità inesplorate: così è stato, per esempio, dopo la caduta dell’impero romano o dopo la scoperta del continente americano. La teologia morale, in particolare, ha da essere attenta ai segni dei tempi, per scrutare quanto lo Spirito di Dio chiede all’oggi ecclesiale e civile. La terza immagine è quella dell’«arca»: come l’arca di Noè è stata data per la salvezza nel mezzo del diluvio, così oggi ci è chiesto di costruire una nuova arca che possa permettere una navigazione sicura in mezzo alla liquidità dell’epoca presente.
Bignami offre con questo testo un contributo in ordine alla costruzione di quest’arca e lo fa rileggendo in modo intelligente alcuni capitoli dell’etica sociale: dalla fraternità al bene comune, dall’etica della cura al giudizio sulle leggi civili, dalla pace allo scandalo della fame e alla cultura della sobrietà. Il tutto avendo come fonte ispirativa l’Evangelii gaudium, in modo particolare i celebri quattro principi che si trovano in essa: l’unità prevale sul conflitto, il tutto è superiore alla parte, il tempo è superiore allo spazio, la realtà è più importante dell’idea.
Il diluvio etico non è la parola definitiva, l’ottimismo deve pur sempre prevalere: «l’etica è la bussola, capace di prendere per mano e accompagnare gli uomini di buona volontà al servizio della casa comune. Siamo capaci di bene, di rialzarci: la corruzione, la violenza e la morte non sono l’ultima parola sulla storia» (p. 184).
Bruno Bignami, Un’arca per la società liquida. I comportamenti sociali nel cambiamento, EDB, Bologna 2016, pp. 200, € 19,00. 9788810406199
Descrizione dell’opera
In una società liquida che sembra rinunciare ai tradizionali punti di riferimento l’etica può essere considerata un’arca di Noè costruita attorno alla fraternità, al bene comune e alla cura.
La bussola per la navigazione è offerta da papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, dove si ricorda che l’unità «prevale sul conflitto», che il tutto «è superiore alla parte», che «il tempo è superiore allo spazio» e che la realtà «è più importante dell’idea».
Il volume offre due piste di riflessione: una fa riferimento ai fondamenti etici della vita sociale e l’altra analizza alcuni temi su cui si misura il cambiamento d’epoca in atto. La convivenza, sostiene l’autore, va rifondata a partire da alcuni snodi concreti: un nuovo rapporto tra la coscienza morale e le leggi, una fraternità vissuta a partire dai beni comuni e dalla condivisione, una pace «giusta» e, da ultimo, stili di vita capaci di incarnarsi concretamente nella realtà.
Sommario
Prefazione (F. Vaccari). Introduzione. La bussola dell’Evangelii gaudium. I. I fondamenti. 1. «Voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8). L’unità prevale sul conflitto. 2. Il bene comune «a lungo termine» (LS 17). Il tutto è superiore alla parte. 3. La cultura della cura. Il tempo è superiore allo spazio. II. La realtà è più importante dell’idea.4. La coscienza e le leggi civili. 5. I beni comuni. 6. La pace «giusta». 7. La fame. 8. La sobrietà. Conclusione. L’etica come arca. Bibliografia.
Note sull’autore
Bruno Bignami, docente di Teologia morale a Crema, Cremona, Lodi e Mantova, è presidente della Fondazione don Primo Mazzolari di Bozzolo, in provincia di Mantova. Per EDB ha pubblicato Mazzolari e il travaglio della coscienza. Una testimonianza biografica (2007), Terra, aria, acqua e fuoco. Riscrivere l’etica ecologica (22012) e Don Primo Mazzolari, parroco d’Italia (2014). Ha inoltre curato l’edizione critica di tre opere di Mazzolari – Preti così (2010), Il Samaritano.Elevazioni per gli uomini del nostro tempo (2011) e Della tolleranza (2013) – e ha commentato, con Luis Infanti de la Mora e Vittorio Prodi, la lettera enciclica Laudatosi’ di Papa Francesco (2015).
Acquista Un’arca per la società liquida