Caro Tommaso,
pensiamo a te, oggi, nel giorno della tua cresima. In realtà dovrebbe chiamarsi “confermazione” perché dovrebbe confermare il battesimo, ma un nostro vecchio caro amico diceva che bisognerebbe chiamarla “estrema unzione”! Perché, per molti ragazzi, è l’ultima volta che mettono piede in chiesa.
Noi speriamo che non sarà così per te! Anche se pensiamo che a dodici anni sia difficile confermare qualcosa che – in genere – non si è ancora capito bene come sia; forse è possibile almeno intuire che si tratta di un bene prezioso, un regalo ancora tutto da scoprire. E sarebbe un vero peccato buttarlo via senza averlo almeno spacchettato.
Oggi ti trovi, in realtà, all’inizio di un cammino in cui – se vorrai – potrai ogni giorno decidere di “confermare”, di scegliere e fare tutto ciò che via via potrai capire meglio, se non smetterai di cercare.
Possiamo anticiparti che il dono prezioso che ti viene regalato (non sono i regalini che ti facciamo noi) è Dio stesso che abita in te, respira con te (il suo Spirito, soffio santo) e non ti lascerà mai solo. E, per farsi conoscere, ha voluto assumere un volto d’uomo in Gesù, per poterci parlare in “umanese”. Se solo vogliamo ascoltarlo. Ti auguriamo che, crescendo, tu sappia afferrare ogni occasione per conoscere quest’uomo unico, Gesù. E per seguirlo. Dando, così, alla tua vita, sempre, bellezza e significato.
Che oggi, dunque, tu non riceva un’“estrema unzione”, ma una bella spinta per andare avanti!