Dal Vaticano, 16 febbraio 2024
Caro presidente della Conferenza episcopale tedesca, cari fratelli vescovi,
dal 19 al 22 febbraio si terrà ad Augusta l’Assemblea plenaria della Conferenza episcopale tedesca (DBK), durante la quale verranno votati gli statuti della Commissione sinodale. Riteniamo quindi necessario, in continuità con il dialogo già avviato, che continueremo nel prossimo futuro e che papa Francesco ci ha chiesto di rafforzare ulteriormente, esprimere alcune preoccupazioni al riguardo e fornire alcune indicazioni che sono state portate all’attenzione del Santo Padre e da lui approvate.
Gli Statuti prevedono l’istituzione di un Comitato sinodale […] come primo compito della Commissione sinodale […].
Tale organo non è previsto dal diritto canonico vigente e pertanto una risoluzione della DBK in tal senso non sarebbe valida – con le relative conseguenze legali. Inoltre, ci si chiede quale autorità avrebbe la Conferenza episcopale per approvare gli statuti. Né il can. 455 CIC né l’art. 8 dello Statuto della DBK forniscono una base per questo, né è stato emesso un mandato dalla Santa Sede – al contrario, essa si è espressa in senso contrario. La bozza di statuto stabilisce inoltre che “la Conferenza episcopale tedesca e il Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) si assumono la responsabilità del Consiglio sinodale” (art. 1). Poiché la DBK non può agire come entità giuridica in ambito laico, il massimo che potrebbe fare è assumere tale responsabilità per il Comitato sinodale attraverso l’Associazione delle diocesi tedesche (VDD). Tuttavia, la necessaria decisione unanime riguardo al Comitato sinodale non è stata raggiunta all’interno della VDD.
Va notato che il problema era già stato delineato durante l’ultima visita ad limina e successivamente nella lettera del Cardinale Segretario di Stato e dei Prefetti dei Dicasteri per la Dottrina della Fede e per i Vescovi del 16 gennaio 2023, in cui si chiedeva espressamente, per mandato speciale del Santo Padre, di non proseguire con l’istituzione di tale consiglio.
L’approvazione degli statuti del Comitato sinodale sarebbe quindi contraria all’istruzione della Santa Sede emanata per mandato speciale del Santo Padre e lo metterebbe ancora una volta di fronte al fatto compiuto.
A questo proposito, lo scorso ottobre è stato concordato congiuntamente che le questioni ecclesiologiche trattate dal Cammino sinodale, compreso il tema di un organo consultivo e decisionale sovra-diocesano, sarebbero state approfondite nel prossimo incontro tra i rappresentanti della Curia romana e della DBK. Se lo statuto del Comitato sinodale verrà adottato prima di questo incontro, si pone la questione dello scopo di questo incontro e, più in generale, del processo di dialogo in corso.
Vorremmo che prendeste in considerazione le osservazioni qui riportate e confidiamo che vengano prese in considerazione nella discussione della prossima riunione plenaria della Conferenza episcopale tedesca.
Rimanendo nelle nostre preghiere, vi salutiamo fraternamente.
Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato,
Cardinale Victor M. Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede,
Cardinale Robert F. Prevost, Prefetto del Dicastero per i Vescovi
Non penso proprio che Papa Francesco scomunichera’ l vescovi tedeschi, perché non vuole passare alla storia come il neo Leone X. Penso che il Papa chieda di attendere l’esito del Sinodo universale per dare maggiore autonomia alle Chiese locali