In questi ultimi 50 anni il numero degli Istituti religiosi femminili in Germania è diminuito dell’85%. Una drammatica situazione che può essere attribuita a diverse cause, tra cui la secolarizzazione. E questa emorragia non si arresta.
P. Franz Meures sj, in un articolo ripreso dal sito di informazione tedesca Katolisch.de, spiega la situazione e le ragioni che l’hanno determinata. All’epoca del concilio vi erano in Germania circa 90.000 consacrate (considerando sia la Germania dell’Est che dell’Ovest). Al 31 dicembre 2015 si contavano 16.688 religiose. Il numero delle novizie al 31 dicembre 2015 era di 74, mentre, all’epoca del concilio, se ne contavano 3.000. L’85% dei membri degli Istituti religiosi femminili ha oltre 65 anni. Quindi, solo il 15% è sotto questa età, per un totale di circa 2.700 religiose. Naturalmente, in questa percentuale bisogna considerare anche le religiose che vengono da altri continenti.
Una situazione analoga, ma meno drammatica, è quella degli ordini religiosi maschili. All’epoca del concilio il numero dei religiosi si aggirava attorno agli 11.000. Al 31 dicembre 2015 si sono registrati 4.186 religiosi. Un calo stimato del 62%. Rispetto all’età, alla fine del 2015 il 44% dei religiosi era sotto il 65° anno, mentre il 56% era al di sopra di questa soglia. Per quanto riguarda i novizi, alla fine del 2015 se ne contavano 45.
La conseguenza di questa situazione – spiega p. Franz Meures – è stata la chiusura di tante comunità religiose, anche di quelle che hanno avuto una storia importante in Germania, come è il caso del monastero benedettino in Siegburg. Per quanto riguarda gli ordini religiosi femminili, ospedali e scuole sono stati chiusi o affidati a delle Fondazioni. Oltre a questo, altri piccoli ma significativi servizi compiuti dai religiosi e dalle religiose hanno cessato di esistere.
Che fare?
Naturalmente sorge la domanda sul significato di questa drammatica involuzione. Per alcuni, essa ha significato entrare in una logica nuova di servizio, per altri in una forma di rassegnazione. Ma c’è anche chi si esprime così: “Il Signore ci ha chiamato, abbiamo fatto il nostro servizio e ora è il tempo di lasciare”: quasi una dichiarazione di accettazione della morte o dell’eutanasia della vita religiosa.
La vita religiosa in Germania si trova oggi ad un bivio: o rimanere obsoleta o aprirsi alla creatività.
Certo, la pastorale vocazionale non manca e vi è molto impegno, ma, nel contesto generale di una Chiesa dove la partecipazione dei giovani è minima, questa pastorale si risolve in uno sforzo immane e spesso sterile. Se poi guardiamo ai pochi giovani che hanno scelto di entrare in convento, spesso tocca a loro sobbarcarsi la cura degli anziani sempre più numerosi o ad assumersi anzitempo responsabilità che rischiano di bruciare la loro stessa vocazione facendoli entrare nella logica del “fare”, con il rischio di esporli al burnout.
Ma c’è anche un risvolto positivo in questa situazione. Molti ordini religiosi sia maschili che femminili hanno iniziato da anni a cooperare e a lavorare di più insieme, in rete, in modo intercongregazionale. E i risultati si possono verificare sul campo, in tutta la compagine ecclesiale.
Il futuro degli ordini religiosi
La vita consacrata avrà un futuro in Germania? La domanda – secondo p. Meures – è in realtà una domanda di fede, che riguarda direttamente Dio e la sua volontà di chiamare persone ad una vita totalmente dedicata e spesa al servizio del Vangelo. In questo è più che plausibile essere fiduciosi.
Non si deve certo pensare ad un ritorno alla situazione del passato, anche perché il calo è inarrestabile. Tuttavia, il futuro è nella creazione di piccole comunità religiose, significative per il loro servizio o nella carità, accanto ad ospedali, centri di formazione o dentro la Chiesa locale, in totale disponibilità alle comunità cristiane. In alcuni contesti è già in atto la fusione di piccole famiglie religiose che condividono lo stesso carisma e lavorano insieme su progetti comuni.
Inoltre, la vita religiosa in Germania può assumere un ruolo di maggiore rilievo in campo ecumenico, favorendo progetti pastorali insieme ad altre Chiese, mediante un contatto più stretto e quotidiano.
La vita religiosa in Germania va verso una visione meno manageriale e più di sostegno e di accompagnamento alle persone e alla pastorale. Nel passato essa ha avuto sempre un grande ruolo per la Chiesa e vi è il comune sforzo di sostenerla in questa fase di cambiamento.
oggi piu che mai e importante formatori di ascolto di aiuto dare fiducia