Lunedì 6 maggio 2024, dopo le dichiarazioni del ministro Pichetto Frattin favorevoli alla partecipazione italiana a un progetto per la produzione di energia nucleare l’Associazione scientifica «Energia per l’Italia» ha pubblicato un comunicato per denunciare il progetto come «pericoloso e campato per aria» e fare appello ai giovani perché reagiscano e chiedano una diversa politica energetica «del tutto nuova e pulita per il loro futuro»
Destano notevoli perplessità le dichiarazioni del ministro Pichetto al recente G7 riguardanti la partecipazione dell’Italia ad un programma nucleare europeo destinato a medio termine all’installazione di qualcosa come 15 piccoli reattori nucleari modulari nel nostro paese.
Forse è il caso di chiarire che questa tecnologia è tutt’altro che pronta ad essere messa in campo e che, comunque, già ci sono grossi dubbi a livello scientifico che questa sia la strategia energetica giusta da attuare per fronteggiare il cambiamento climatico, dato l’enorme aumento della quantità di scorie radioattive che questo approccio potrebbe generare, lasciandole in eredità alle giovani generazioni.
Ricordiamo che l’Italia non riesce ancora a dotarsi di un deposito di scorie relativo alla stagione nucleare italiana, conclusasi quasi 40 anni fa. Ci domandiamo, quindi, per quale motivo invece di concentrarsi sulla sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili come il Sole e il vento, di cui l’Italia dispone in grande quantità, il governo perda tempo e denaro in simili programmi pericolosi e campati in aria.
La strada che l’Italia deve seguire è tutt’altra, puntare con decisione alle fonti rinnovabili, come stanno facendo tutti gli altri paesi industrializzati, non solo in Europa.
Ci appelliamo pertanto all’opinione pubblica e in particolare ai giovani perché reagiscano a queste cattive notizie e chiedano con forza una politica energetica del tutto nuova e pulita per il loro futuro.
Vincenzo Balzani,
Presidente di Energia per l’Italia, Associazione Scientifica