Giordania ed Egitto: Guide “in tasca”

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Ingegnere nucleare, pur avendo lavorato nei più importanti centri di ricerca italiani, Alberto Elli (nato a Giussano nel 1964) ha coltivato per tutta la vita interessi e studi classici, in particolare nel campo delle lingue semitiche: conoscitore delle lingue dell’antico Egitto, si è poi dedicato ad accadico, sumerico, ebraico, siriaco, ge’ez (etiopico classico), arabo, armeno.

Agli interessi linguistici ha sempre unito gli studi storico-archeologici. Ha pubblicato varie Guide (Egitto, Giordania, Etiopia, Armenia). Accompagna vari gruppi di «viaggiatori attenti» in Medio Oriente, Etiopia e Armenia.

Le Guide di Elli si caratterizzano per l’estrema praticità, per essere consultate in ogni momento dal viaggiatore (Guide “in tasca”). Esse informano sulle varie caratteristiche dei luoghi con notizie storico-artistico-religiose-culturali-archeologiche, senza tralasciare le particolarità gastronomiche e le notizie di attualità. Molto numerose sono le cartine, le mappe e le foto.

Presentiamo insieme in estrema sintesi il contenuto delle Guide di Elli alla Giordania e all’Egitto.

Giordania

Paese splendido, che assomma in sé bellezze naturali mozzafiato e resti di una cultura antichissima, offre al visitatore l’occasione di immergersi in luoghi magici per paesaggi e memorie culturali che introducono lo spirito in un clima interiore travolgente per stupore e ammirazione. Non mancano siti che ricordano eventi precisi riportati nei Vangeli.

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La Giordania non è solo Petra, afferma giustamente l’autore. Il semplice elenco dei siti fa intravedere la ricchezza del paese che si va a visitare.

Dopo l’Introduzione generale (pp. 11-12), Elli fornisce una Cronologia (pp. 13-30) che, dal periodo preistorico (30.000 a.C. – 3200 a.C.), attraverso l’età di Alessandro Magno e la dominazione romana, giunge al periodo dei bizantini (395-629), alla conquista islamica (629).

Altri periodi sono: da Abu Bakr agli Omayyadi (632-661), gli Omayyadi (661-750), dagli Abbasidi ai Selgiuchidi (750-1071), il periodo delle Crociate (1095-1291), Mamelucchi e Ottomani (1250-1800), il periodo contemporaneo (dal 1875 a oggi).

La Guida inizia il suo percorso dalle perle di Amman (pp. 31-58).

Dopo i cenni storici, si indicano i luoghi da visitare. La cittadella offre il tempio romano di Ercole, il Palazzo degli Omayyadi, il Museo archeologico della Giordania, la chiesa bizantina.

Il centro di Amman comprende il teatro romano, il Museo del Folclore e il Museo delle Tradizioni Popolari, l’Odeon, il Ninfeo romano, la moschea di al-Husayni, la moschea di re ’Abd Allah, il Museo della Giordania.

Seguono la visita ad Amman ovest con King Hussein Park, la Moschea di re Husayn bin-Talal, il Tiraz Centre.

Ad Amman est si trovano il Museo della Ferrovia dell’Hejaz, la moschea di Abu Darwish, la Grotta dei Sette Dormienti, il sito archeologico del neolitico di ’Ayn Ghazal.

Elli presenta quindi Jerash e il Nord (pp. 59-114).

Dopo i cenni storici, sono indicati i luoghi da visitare.

Jerash (Gerasa) offre l’arco di Adriano, l’ippodromo, la porta meridionale, la piazza ovale, il cardo massimo (via colonnata), il macellum, il tempio di Zeus, il teatro sud, il tetrapilo sud, il Ninfeo, il tempio di Artemide con il propileo e le terme, il tetrapilo nord, il teatro nord, la porta settentrionale, il complesso episcopale, la cattedrale e la chiesa (martyrion) di san Teodoro, la chiesa dei santi Profeti, Apostoli e Martiri, la chiesa della sinagoga e le altre chiese occidentali.

Il Nord offre la visita a splendidi siti. Si susseguono Ajloun e il castello Qala’at ar-Rabad, la riserva forestale di Ajloun, Tell Mar Elias, la riserva forestale di Dibeen, Irbid, Umm Qais e l’antica città di Gadara, Abila (Quwayliba), Pella, As-Salt, ’Iraq al-Amir.

Segue l’illustrazione dei siti relativi al Mar Morto e al Giordano.

In questa sezione (pp. 115-134), dopo i cenni storici, come luoghi da visitare sono indicati i siti posti lungo la strada del Mar Morto, la descrizione del Mar Morto con le sue spiagge, la Riserva della Biosfera del Mujib, la penisola di Lisan, il santuario di Lot.

Conclude la sezione la presentazione di Betania oltre il Giordano” e il sito del battesimo.

Il percorso della Guida prosegue con Madaba e la Strada dei Re.

Dopo i cenni storici, sono indicati i luoghi da visitare (pp. 135-200).

Si inizia con Madaba: il Palazzo Bruciato, il Palazzo dell’Ippolito, la Casa della Croce, la cattedrale, la chiesa della Vergine e la chiesa del profeta Elia, la chiesa dei Santi Apostoli, la chiesa di San Giorgio e la mappa musiva della Terra Santa.

Si prosegue con il Monte Nebo, i suoi ambienti e i dintorni: la chiesa del Memoriale di Mosè, Khirbat al-Mukhayyat, gli ambienti monastici del Monte Nebo, Wadi ‘Uyun Musa (le Sorgenti di Mosè), Sorgenti termali di Ma’in.

Altri siti importanti, fra i quali alcuni con mosaici messi in luce dal lavoro di p. Piccirillo, sono Umm ar-Rasas (Kastron Mepha’a), Hesban, Mukawir (la fortezza di Macheronte, che vide la decapitazione di Giovanni Battista), la fortezza crociata di Shobak, la fortezza crociata di Karak, Dana, Khirbat at-Tannur, Khirbat adh-Dharit.

Il viaggiatore giunge, infine, alla sospirata Petra, la città rosa.

Dopo i consueti cenni storici, si illustrano i luoghi da visitare (pp. 201-262).

Si susseguono: la Città antica, il Siq, le case dei Djinn, la Tomba degli Obelischi e il Bab-al-Siq Triclinium, la Tomba del Serpente, il Tesoro (al-Kasneh), il Siq esterno e la Tomba di Uneishu, la strada delle facciate, il Teatro (anfiteatro), le Tombe reali, il centro di Petra (area urbana), il Wadi Siyyagh e il Wadi Thughra, la salita al monastero del Deir, il Jabal Attuf e il Wadi Farasa, il piccolo Siq. Si conclude la visita con la piccola Petra (al-Barid), e Al-Beidha.

Chiude questa sezione la descrizione della Cittadina di Wadi Musa.

Ci si volge, infine, decisamente verso sud, verso le meraviglie storico-naturalistiche di Aqaba e il deserto.

Dopo i cenni storici, vengono illustrati i luoghi da visitare (pp. 263-298).

Aqaba offre al visitatore l’Aqaba Marine Park, la moschea di Sharif al-Husayn ibn ’Ali al-Hashimi, il Forte di Aqaba, i suoi musei, il Souq by the Sea.

Il deserto meridionale comprende il famosissimo e avvincente Wadi Rum, con la sua atmosfera magica di giorno e di notte.

Il deserto orientale abbraccia Khirbat al-Samra, Umm al-Jimal, oltre ai suoi castelli: il castello di al-Kharanah, il palazzo di Qusayr Amra, il castello di al-Azraq, quello di al-Hallabat e quello di Hammam as-Sarah.

Le pagine finali del volume sono dedicate a molte notizie pratiche. Sono riportate pagine con le notizie utili di vario genere (pp. 299-320): itinerari, quando andare, cosa mangiare, luoghi ed esperienze imperdibili, il Jordan Pass.

Seguono alcune pagine dedicate a curiosità e alle fonti (pp. 321-336). Esse comprendono note su Flora e Fauna, l’islam in Giordania, i Beduini oggi, la popolazione e la lingua, letture consigliate, fonti delle Cartine e delle mappe, crediti fotografici, orari dei siti e contatti.

Egitto

Il volume di Alberto Elli dedicato all’Egitto è una guida completa alla scoperta dell’Egitto copto: monasteri, chiese, eremitaggi e antiche necropoli. Un viaggio affascinante lungo la Valle del Nilo e attraverso il deserto.

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L’Egitto è un mondo affascinante: le grandiosità del suo passato faraonico e l’imponenza del suo presente musulmano sono ben note a tutti coloro che hanno fatto un viaggio in quella terra. Eppure c’è un altro Egitto, forse meno “blasonato” ma altrettanto degno di essere conosciuto: è l’Egitto cristiano, testimoniato dalla presenza della comunità più numerosa del Vicino Oriente, una comunità – quella copta – che ha saputo attraversare le tante dure prove della conquista islamica e della successiva persecuzione. Le testimonianze di questa presenza si ritrovano un po’ ovunque lungo la Valle del Nilo: innumerevoli chiese, alcune tra le più antiche a noi giunte, e importanti monasteri sono disseminati in quel Paese che si vanta, a buon diritto, di aver ospitato il piccolo Gesù e la sua famiglia in fuga da Erode.

L’opera dello studioso illustra otre 100 siti e luoghi descritti con cura, la storia della presenza copta, le origini del monachesimo, le tappe del viaggio della Sacra Famiglia in Egitto, l’arte e l’architettura, i templi egizi e il loro riutilizzo in età cristiana, le tradizioni culturali e spirituali dei copti, numerose piante e cartine, un inserto fotografico a colori.

Dopo l’Introduzione generale (pp. 13-18), la Guida presenta nella Parte I un’Introduzione all’Egitto copto e cenni di storia, religione (termine tralasciato nell’indice di p. 7) e civiltà (pp. 19-153).

  • La Chiesa copta ortodossa

In questa sezione (pp. 19-80) si descrivono in successione la nascita e l’affermazione della Chiesa copta, la persecuzione di Diocleziano e l’Editto di Milano, lo scisma meliziano, l’eresia di Ario e il Concilio di Nicea, Atanasio e la lotta contro l’arianesimo, Atanasio e la Chiesa d’Egitto. Segue la presentazione dei successori di Atanasio e il Concilio di Costantinopoli (381), il patriarcato di Teofilo, il patriarca Cirillo e il primo Concilio di Efeso (431), il patriarca Dioscoro e il Concilio di Calcedonia (451).

Dopo Calcedonia, si illustrano gli imperatori Giustino I e Giustiniano I, la nascita della Chiesa copta e il “terrore cattolico”, la politica religiosa imperiale dopo Giustiniano, la conquista persiana, la politica religiosa di Eraclio e gli ultimi anni della dominazione bizantina, la conquista araba e la situazione dei copti rispetto alla conquista araba.

Elli presenta, in successione, la rinascita della Chiesa copta, gli Omayyadi e gli Abbasidi, l’inizio delle persecuzioni contro i copti e loro ribellioni, i Fatimidi e Ayyubidi, i Mamelucchi, l’Egitto ottomano e la conquista francese. Conclude il paragrafo una nota sull’Egitto moderno.

  • La Chiesa copta cattolica

Nelle pp. 81-94 vengono descritti i primi contatti con la Chiesa di Roma e il Concilio di Firenze, i contatti durante la dominazione ottomana e la nascita della Chiesa copta cattolica.

Storia del monachesimo egiziano. Elli presenta di seguito (pp. 95-123) il monachesimo anacoretico e laureotico, il monachesimo cenobitico, i rapporti tra il monachesimo cenobitico e quello anacoretico-laureotico, il monachesimo nel suo rapporto con la gerarchia ecclesiastica e il monachesimo odierno nel contesto della Chiesa copta.

Architettura religiosa. In questo capitolo (pp. 124-128) vengono descritte le chiese a pianta longitudinale (le basiliche), quelle con navata cupolata e quelle a pianta centrale.

La fuga in Egitto della Sacra Famiglia. Elli studia l’origine del racconto e le sue fonti, il viaggio e gli ulteriori sviluppi (pp. 129-153).

La Parte II (pp. 154-460) è intitolata: I luoghi di interesse. Guida storico-archeologica.

  • Sinai e Basso Egitto

Nella prima sezione (pp. 154-165) vengono descritti dapprima il Sinai con il Monastero di Santa Caterina e il Gebel Musa.

Si illustra quindi Port Said e la Cattedrale della Santa Vergine “Regina del Mondo”.

Nella seconda sezione (pp. 166-281), riguardante il Basso Egitto, vengono illustrati dapprima Bilqas e il Monastero di Santa Dimyana (Dayr Sitt Dimyanah).

Ci si volge quindi ad Alessandria. Vengono descritti la Chiesa patriarcale copta di San Marco, la Chiesa cattolica di Santa Caterina, la Chiesa anglicana di San Marco, la Cattedrale greco-ortodossa di San Saba, Marea e Abu Mina.

Di seguito sono presentati I centri monastici di Nitria e Kellia.

Il centro monastico di Scete comprende la Laura di Baramus, la Laura di San Macario e la Laura di Giovanni Kolobos.

La guida a Il Cairo abbraccia il Cairo Vecchio, il Quartiere di San Mercurio, la visita a sud del Cairo Vecchio, la Chiesa copta evangelica, la Cattedrale armena di San Gregorio l’Illuminatore, la Chiesa francescana dell’Assunzione del Musky, la Chiesa della Vergine (Sitt al-’Adhra’) di Harath Zuwayla, la Chiesa di San Mena a Fumm al-Khalig, la Cattedrale cattolica di San Marco a Shubra, la Chiesa gesuitica della Sacra Famiglia a Faggala, la Chiesa della Santa Vergine a Zaytun, la Chiesa gesuitica della Sacra Famiglia e Albero della Vergine a Matariyya.

Sono illustrate, di seguito, Eliopoli, la Vecchia cattedrale di San Marco ad Azbakiyya, Anba Ruways – nel quartiere di al-Abbasiyya –, la Cattedrale della Santa Vergine Maria e di San Simeone il Conciatore al Moqattam, la Chiesa della Santa Vergine a Ma’adi, Saqqara e il monastero di San Geremia.

  • Alto Egitto

L’autore passa quindi a presentare l’Alto Egitto (pp. 282-359).

La zona del Fayum comprende la presentazione di Hawarah, il Monastero dell’Arcangelo Gabriele (Dayr al-Malak Ghabriyal / Dayr al-Naqlun) a Naqlun, le Chiese e i monumenti cristiani di Tebtynis, le Chiese di Narmuthis.

Il Deserto Arabico offre i siti del Monastero di Sant’Antonio (Dayr Anba Antuniyus), quello di San Paolo (Dayr Anba Bula), e la Chiesa di Sant’Antonio a Pispir.

Al-Minya comprende la Chiesa di San Teodoro, la Chiesa della Santa Vergine (Dayr al-’Adhra’) al Jabal al-Tayr, il Monastero di Abu Fana (Dayr Abu Fana), la Basilica di Al-Ashmunayn, Beni Hasan, Tell el-Amarna, Al-Shaykh Sa’id (Dayr Abu Fam).

Asyut offre la possibilità di visitare il Monastero di al-Muharraq (Dayr al-Muharraq), la Chiesa della Vergine e la Chiesa dell’Arcangelo Michele di Durunka, le Chiese rupestri di Dayr Rifa, Al-Zawiya, il Monastero di Al-Ganadla (Dayr al-Ganadla), Dayr al-Bala’iza, il complesso monastico di Wadi Sarga (Dayr Apa Tumas) e il Monastero di Apollo (Dayr Anba Abulu) a Bawit.

La regione di Sohag comprende Akhmim, Sohag e Balyana.

  • Tebaide

Elli passa quindi a guidare il visitatore nella zona della Tebaide (pp. 360-440).

L’autore descrive dapprima Nag Hammady e Dendera.

Della zona di Naqada vengono illustrati il Monastero della Croce (Dayr al-Salib), il Monastero di Sant’Andrea (Dayr Andra’us / Abu al-Lif), il Monastero di San Giorgio (Dayr Mari Girgis / Dayr al-Magma‘), il Monastero di San Pisentios (Dayr Anba Bisentiyus), il Monastero di San Victor (Dayr Mar Buqtur) e il Monastero dell’Arcangelo Michele (Dayr al-Malak Mikha’il).

L’antica Tebe viene descritta attraverso i siti di Luxor e di Karnak. L’autore tratta a lungo il cristianesimo nella Tebe occidentale.

Di Esna si illustrano la chiesa del tempio di Esna, il Monastero del Vasaio (Dayr al-Fakhuri), il Monastero dei Martiri (Dayr al-Shuhada) e gli eremitaggi nel deserto.

Il percorso Da Edfu a Kom Ombo comprende Edfu, Jabal al-Silsila e Kom Ombo.

Trattando di Aswan, vengono introdotte le presenze cristiane sull’isola di Elefantina, la chiesa nel tempio di Isi ad Aswan, il Monastero di San Hadra (Dayr Anba Hadra), il sito di Dayr Qubbat al-Hawa, la Cattedrale dell’Arcangelo Michele, Dayr al-Kubbaniya, i manufatti cristiani nei musei di Aswan e della Nubia e le chiese nel tempio di File.

Della Nubia si presentano Kalabsha (Talmis) e Qasr Ibrim.

Circa le Oasi (pp. 441-460), vengono illustrate le oasi del Deserto Occidentale: l’Oasi di Bahariya, quella di Dakhla e quella di Kharga.

Chiudono la Guida dell’Egitto copto la Bibliografia essenziale (pp. 461-462) e le Referenze iconografiche e fotografiche (pp. 463-464).

I due volumi di Alberto Elli si presentano davvero come due Guide turistiche molta pratiche, tascabili, ma insieme ricchissime di dati riguardanti svariate aree culturali e di illustrazioni che invogliano il lettore a visitare il paese da lui descritto o da riviverlo e gustarlo a fondo una volta rientrati a casa.

Alberto Elli, Giordania in tasca, TS Edizioni, Milano 2024, pp. 336, € 24,90, ISBN 9791254712825; Id., Egitto. Guida storico-archeologica ai principali siti cristiani, monasteri e chiese, TS Edizioni, Milano 2024, pp. 480, € 30,40, ISBN 9791254712849.

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