Repubblica ceca: tre flash

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Dominik Duka e Jan Graubner (PETR TOPIČ / MAFRA / Profimedia)

Polizia in arcivescovado

Il 10 settembre la polizia di Praga – dipartimento di criminologia speciale − è entrata negli uffici dell’arcivescovado, del vicario generale, mons. Balik, della signora Doleckova, economa della diocesi, dell’ex moderatore di curia, Juriga, e in altri luoghi. L’investigazione riguarda l’amministrazione economica dei beni dell’arcidiocesi negli ultimi anni, che avrebbe danneggiato la diocesi, soprattutto in riferimento alla vendita di immobili al di sotto dei prezzi reali di mercato.

Da più parti, soprattutto dal clero, si chiedeva con insistenza all’arcivescovo e al nunzio di investigare e di stare in guardia. Ma sia l’arcivescovo emerito, card. Duka, che il suo successore, mons. Jan Graubner, sembra non ne abbiano tenuto conto, creando una situazione conflittuale che, al momento, è molto tesa. Sono previsti ulteriori sviluppi (Francesco Strazzari).

Servizi segreti e Chiesa ortodossa

I servizi segreti cechi hanno avviato un’indagine per verificare se la Chiesa ortodossa russa rappresenti un pericolo per la democrazia ceca attraverso operazioni di infiltrazione e influenza. L’operazione fa seguito alla decisione del Comitato per la sicurezza del Senato ceco, che mira e chiarire se il patriarcato di Mosca utilizzi la Chiesa ortodossa locale perla propaganda russa.

«Le potenze straniere – ha detto il ministro della cultura Martin Baxa – non devono manipolare concetti come la libertà di religione e il diritto di associazione per influenze indebite. La Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ortodossa della Repubblica Ceca non devono essere usate dalla Federazione Russa come strumento per agire contro gli interessi della Repubblica Ceca».

Card. Duka: i pericoli per la Chiesa

«Oggi la Chiesa affronta minacce e sfide differenti. Nell’Occidente in generale e nel mio stesso paese, si verificano tentativi di escludere la Chiesa – e la verità sulla persona umana – relegandole lontano dalla sfera pubblica: In alcuni paesi occidentali, scuole e insegnanti vengono minacciati quando si trovino a insegnare verità fondamentali, come la differenza fra maschi e femmine. Uomini e donne vengono “messi a tacere” dai propri concittadini, alcuni anche licenziati dal proprio lavoro, per posizioni a favore del bene del matrimonio e del valore di ogni vita umana» (Il Foglio, 9 luglio 2024).

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3 Commenti

  1. Adelmo Li Cauzi 11 settembre 2024
  2. Chiara 11 settembre 2024
  3. Chiara 11 settembre 2024

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