Hildesheim: dimissioni del vescovo ausiliare

di:
hildesheim

Il vescovo ausiliare di Hildesheim Heinz-Günter Bongartz nel corso di una visita pastorale a una parrocchia della diocesi.

L’11 settembre papa Francesco ha accettato le dimissioni da vescovo ausiliare della diocesi di Hildesheim presentate da mons. Heinz-Günter Bongartz per ragioni di salute. Nella lettera con cui comunicava alla diocesi la risposta positiva del papa, il vescovo Heiner Wilmer ha ricordato con gratitudine le tappe fondamentali del ministero svolto con passione e dedizione da mons. Bongartz per più di 40 anni nella Chiesa locale di Hildesheim.

Prima come cappellano, poi come parroco in diverse comunità cristiane – dove ha anche accompagnato i giovani preti nei primi anni di esercizio del ministero. A lungo decano della zona nord di Hannover e portavoce del Consiglio presbiterale della diocesi, nel 2006 mons. Bongartz veniva chiamato in curia diocesana a dirigere l’ufficio del personale e della pastorale.

Nel 2007 mons. Bongartz è divenuto delegato episcopale per questioni riguardanti abusi sessuali su minori da parte di preti della diocesi di Hildesheim – ruolo nel quale, soprattutto durante il 2010, nel giro di pochi mesi si è trovato a gestire un grande numero di denunce avviando dialoghi con molte delle vittime.

In questa prima fase, in cui tutta la Chiesa cattolica tedesca iniziava a prendere lentamente consapevolezza delle responsabilità legate agli abusi, mons. Bongartz – come ha sottolineato il vescovo Wilmer – ha «contribuito in maniera determinante per ciò che concerne la elaborazione e la prevenzione degli abusi sessuali nella diocesi di Hildesheim».

È questo il compito e il periodo che maggiormente ha esposto il vescovo ausiliare Bongartz a una critica aspra da parte di alcune rappresentanze delle vittime di abusi sessuali nella diocesi di Hildesheim – con una forte eco e pressione sui media tedeschi (locali e nazionali). Critica culminata nel 2022 con la richiesta di rassegnare le dimissioni – respinta dal vescovo ausiliare che, già in precedenza, aveva riconosciuto di aver compiuto degli errori in materia nel corso del suo operato come responsabile del personale della diocesi.

Come ha sottolineato il vescovo Wilmer, rimane sostanziale l’apporto che mons. Bongartz ha dato per avviare e dare forma a una seria presa in carico della responsabilità della diocesi di Hildesheim per ciò che concerne la gestione, elaborazione e prevenzione degli abusi sessuali al suo interno: «Per questo nei confronti di mons. Bongartz desidero esprimere tutto il mio rispetto e apprezzamento per quanto da lui fatto».

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Questo sito fa uso di cookies tecnici ed analitici, non di profilazione. Clicca per leggere l'informativa completa.

Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici ed analitici con mascheratura dell'indirizzo IP del navigatore. L'utilizzo dei cookie è funzionale al fine di permettere i funzionamenti e fonire migliore esperienza di navigazione all'utente, garantendone la privacy. Non sono predisposti sul presente sito cookies di profilazione, nè di prima, né di terza parte. In ottemperanza del Regolamento Europeo 679/2016, altrimenti General Data Protection Regulation (GDPR), nonché delle disposizioni previste dal d. lgs. 196/2003 novellato dal d.lgs 101/2018, altrimenti "Codice privacy", con specifico riferimento all'articolo 122 del medesimo, citando poi il provvedimento dell'authority di garanzia, altrimenti autorità "Garante per la protezione dei dati personali", la quale con il pronunciamento "Linee guida cookie e altri strumenti di tracciamento del 10 giugno 2021 [9677876]" , specifica ulteriormente le modalità, i diritti degli interessati, i doveri dei titolari del trattamento e le best practice in materia, cliccando su "Accetto", in modo del tutto libero e consapevole, si perviene a conoscenza del fatto che su questo sito web è fatto utilizzo di cookie tecnici, strettamente necessari al funzionamento tecnico del sito, e di i cookie analytics, con mascharatura dell'indirizzo IP. Vedasi il succitato provvedimento al 7.2. I cookies hanno, come previsto per legge, una durata di permanenza sui dispositivi dei navigatori di 6 mesi, terminati i quali verrà reiterata segnalazione di utilizzo e richiesta di accettazione. Non sono previsti cookie wall, accettazioni con scrolling o altre modalità considerabili non corrette e non trasparenti.

Ho preso visione ed accetto