«Con il Concilio Vaticano II, la Chiesa cattolica si è impegnata in modo irreversibile a percorrere la via della ricerca ecumenica, ponendosi così all’ascolto dello Spirito del Signore, che insegna come leggere attentamente i “segni dei tempi”». Si apriva così l’encilica Ut Unum Sint (25 maggio 1995) nella quale Giovanni Paolo II, a trent’anni dalla conclusione del Vaticano II e alle soglie del nuovo millennio rilanciava l’impegno a «progredire lungo la via difficile, ma tanto ricca di gioia, dell’unità e della comunione fra i cristiani» come dimensione imprescindibile della Chiesa.
Tra i «segni dei tempi» che rendono estremamente attuale l’appello dell’enciclica è impossibile non considerare oggi gli effetti dirompenti sulla vita ecclesiale, sulla testimonianza evangelica e sul dialogo ecumenico che il conflitto russo-ucraino sta producendo. Una guerra tra cristiani nel cuore dell’Europa che nel tempo scava un abisso di disprezzo, diffidenza e odio con cui saremo a lungo costretti a fare i conti.
Per tale ragione meritano attenzione tutti gli sforzi che si mettono in campo per la difesa della sensibilità ecumenica e degli spazi che ancora resistono per il dialogo tra i cristiani, anche e soprattutto a livello di formazione e di istituzioni accademiche. Tra queste iniziative, dal 2020, si segnala il Diploma “Ut unum sint” di «formazione continua in ecumenismo» promosso dall’Istituto di Studi Ecumenici della Pontificia università Angelicum (Roma), in collaborazione con il Dicastero vaticano per la promozione dell’unità dei cristiani.
Il Diploma, giunto alla sua quinta edizione, è rivolto in particolare ai delegati diocesani per l’ecumenismo ma è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza del movimento ecumenico, dei principi del dialogo e delle diverse confessioni coinvolte. Il corso, in lingua italiana, è strutturato in otto moduli tematici, ha la durata di un anno e impegna di fatto un venerdì ogni mese (dalle 9.30 alle 17.00, presso la Sede dell’Angelicum), da ottobre a maggio. La prima giornata è in programma per il prossimo venerdì 25 ottobre. Ogni giornata di lavoro prevede una lezione accademica – tenuta da docenti appartenenti a diverse chiese e comunità ecclesiali –, un workshop e una visita ecumenica a Roma. Durante il corso sono previsti anche alcuni incontri con protagonisti del dialogo ecumenico appartenenti alle diverse confessioni, cominciando da fr. Alois di Taizé (25 ottobre).
Sul sito dell’Angelicum (a questo indirizzo) è possibile trovare tutte le informazioni sul corso (programma, docenti, visite, orari) e sulle modalità di iscrizione e partecipazione.