Si terrà lunedì 21 ottobre, alle 19, nel portico della cattedrale dell’Almudena, a Madrid, l’atto pubblico di riconoscimento e riparazione nei confronti delle vittime di abusi nella Chiesa. L’iniziativa è promossa dalla Chiesa di Madrid, come ha annunciato il suo arcivescovo, card. José Cobo, alla chiusura del I Congresso internazionale Jordán, organizzato dalla Compagnia di Gesù, il cui tema centrale è stato sugli abusi di potere nella Chiesa.
Il cardinale ha ricordato alcune parole chiave in occasione dell’evento: «La Chiesa di Madrid ospiterà, all’inizio del prossimo anno accademico, un semplice atto di riconoscimento per le vittime di abusi». Ha spiegato anche che l’obiettivo dell’iniziativa è fornire uno spazio di incontro, riparazione e testimonianza per le vittime.
«Questa non sarà la fine di nulla, ma uno spazio in cui, riconoscendo i nostri errori, esprimeremo la nostra volontà di continuare ad accompagnare le vittime, mettendole al centro di tutto», ha detto il card. Cobo. Inoltre, l’atto includerà momenti di orazione e riflessione, con la volontà di progredire verso una cultura dell’incontro, dentro e fuori della Chiesa. Questa celebrazione fa parte dell’impegno dell’arcidiocesi di Madrid per l’assistenza globale alle vittime e la prevenzione degli abusi.
La Chiesa di Madrid riconosce il «dovere speciale» di accogliere «il grido delle vittime che si trovano in una Chiesa che un giorno non ha saputo proteggerle, ma che ha la gravissima responsabilità di contribuire alla loro guarigione. Fanno parte del nostro gregge, anche quando non ne vogliono sapere nulla».
- Agenzia SIR, 12 ottobre 2024
Se si pensa al silente comportamento della CEI sugli abusi (a parte qualche roboante ma inconcludente dichiarazione d’intenti) si resta perplessi. Quanto cammino deve fare ancora il clero italiano per maturare e agire su questo insoluto problema… L’auspicio è che l’esempio delle Chiese straniere (come quella.spagnola) possa in qualche modo smuovere le coscienze della gerarchia italiana