Nel corso della notte è morto a Roma p. Rinaldo Paganelli – religioso dehoniano e collaboratore assiduo di SettimanaNews. Chi lo ha conosciuto da vicino e ha condiviso con lui il cammino di una riconfigurazione della catechesi in Italia, lo ricorderà nei prossimi giorni offrendo ai lettori e lettrici del nostro sito un profilo più approfondito del suo ministero che si è concentrato intorno al rinnovamento della pastorale nella Chiesa italiana.
Per SettimanaNews ha scritto una trentina di articoli, intorno a tre assi: catechesi, pastorale, vita religiosa (firmandone ben tre nel giugno di quest’anno, poco prima che la malattia si riannunciasse chiedendone il ricovero in ospedale).
Per noi, oltre alla perdita di un confratello, la sua morte lascia un vuoto di competenza informativa – soprattutto per quanto concerne l’ambito della vita religiosa, su cui gli era stata chiesta una attenzione particolare.
«La pace è un desiderio profondo di ogni persona, di ogni popolo e cultura» – così iniziava il suo articolo sulla attualità di san Francesco (qui). Rinaldo è stato una persona inquieta, in cerca di questa pace così difficile da trovare e così difficile da accettare. Accolto nell’intimità del mistero di Dio, ora la abita senza più ombre e paure – nella speranza che il suo desiderio possa godere in pieno di questo dono che nella vita assaporiamo solo in attimi di luce spesso troppo brevi.
Ho conosciuto P. Rinaldo negli anni ’90 invitandolo per due anni di seguito a tenere nella mia diocesi di Oppido Palmi assieme a suor Giancarla la settimana catechistica per la formazione dei catechisti parrocchiali. Ha lasciato nei catechisti di allora una impronta che li ha sorretti nel loro cammino formativo. La sua testimonianza e la sua competenza erano il frutto di un amore profondo per l’evangelizzazione. Lo affidiamo nella preghiera al Signore perché gli dia nella sua misericordia la gioia del Paradiso .
Grazie per la testimonianza, l’insegnamento, l’amicizia!
I parrocchiani di S. Anna in Bologna
Grazie padre Rinaldo per la tua semplicità, la tua schiettezza, la tua ironia, il tuo modo di evangelizzare attraverso la tua testimonianza, i tuoi scritti, la scuola nazionale formazione Siusi… Sei un riferimento per tutti. Grata al Signore di averti conosciuto. Farò tesoro di tutto. Ci mancherai.
Ha saputo lasciare nel cuore di chi lo ha conosciuto la speranza di un’umanità bella, profonda. Attenta all’unicità di ogni persona. La vera chiesa di Cristo. Lo porterò nel cuore e nelle mie preghiere.
Grande e semplice servo di Dio, mai una parola fuori posto, sempre attento e presente anche nella lontananza fisica. Un delicato e vero faro, nel quotidiano! Grazie padre, grazie!