Una nuova minaccia per le minoranze religiose in Russia si profila con un disegno di legge presentato alla Duma a ottobre 2024 dal partito filogovernativo Nuove Persone. Il testo propone di vietare le attività religiose nelle abitazioni private e nei condomini, sostenendo che queste possano causare «disordini pubblici», un «aumento del rischio di criminalità» e disagi per i residenti.
La discussione del disegno di legge inizierà a gennaio 2025, e, se approvato, impedirà incontri spirituali in edifici non approvati come luoghi di culto, inclusi chiese domestiche e riunioni religiose informali.
L’iniziativa ha suscitato reazioni critiche da parte di quasi tutte le confessioni religiose, inclusa la Chiesa Ortodossa Russa, tradizionalmente vicina al Governo. Il capo del dipartimento legale del Patriarcato di Mosca ha sottolineato che il provvedimento porterebbe alla chiusura delle chiese domestiche ortodosse e comprometterebbe sacramenti come la comunione e l’unzione, celebrati nelle abitazioni di malati o moribondi. La Chiesa ha chiesto una revisione della proposta per evitare impatti negativi sulla libertà di culto.
Anche l’Alleanza Evangelica Russa (REA) ha espresso preoccupazione. Il segretario generale Vitaly Vlasenko ha invitato a trovare soluzioni ragionevoli che rispettino i diritti dei credenti e promuovano la stabilità sociale. Ha messo in guardia contro il rischio che il disegno di legge rappresenti una restrizione nascosta della libertà religiosa, sottolineando l’importanza delle attività religiose nel mantenere i valori morali ed etici della società.
La Chiesa cattolica ha manifestato difficoltà simili. Nonostante disponga di luoghi di culto ufficiali, essa organizza assistenza spirituale nelle abitazioni private, specialmente in aree dove le chiese sono state distrutte o confiscate.
La Chiesa Avventista, dal canto suo, si è dichiarata «categoricamente contraria» alla proposta, sostenendo che viola la Costituzione russa e il diritto alla libertà di coscienza. Il rappresentante Oleg Goncharov ha criticato la logica del provvedimento, sostenendo che se attività religiose fossero vietate nelle case, lo stesso principio dovrebbe valere per negozi, club e uffici situati in edifici residenziali. In un momento critico per la Russia, ha avvertito, questa legge rischia di esacerbare tensioni sociali e interreligiose.
Il disegno di legge sarà esaminato da una commissione parlamentare nei primi giorni di gennaio 2025, e diverse confessioni religiose hanno chiesto di essere coinvolte nel dialogo per mitigare le possibili conseguenze della proposta legislativa.