Il settantaduenne monaco benedettino è universalmente conosciuto come saggio consigliere spirituale in quanto profondo conoscitore dell’animo umano e valido aiuto nel saper riconoscere il proprio cammino vocazionale. Dopo aver dedicato già vari libri ai detti dei monaci nel deserto, in questo volume riporta 52 racconti di padri, che sono ricchi di sapienti indicazioni anche per l’uomo di oggi.
Cercare di raggiungere una vita piena, salutare, “salvata”, in pace con Dio e con i fratelli, è un traguardo buono anche per l’uomo indaffarato di oggi. I consigli dei padri, vissuti 1600 anni fa, non sono perciò lontani da noi, perché il nostro vissuto ripete gli stessi errori, cerca di guarire dalle stesse ferite, ha gli stessi buoni propositi, incontra le stesse difficoltà. Lottare con il caos delle passioni interne/demoni (dialoghismoi), accettare sé stessi e le proprie ferite, confidare con serenità in Dio presentando a lui la nostra umanità nella sua piena verità, senza infingimenti ecc., sono alcuni dei passi che fanno camminare verso la serenità interiore, la vittoria sul narcisismo, il contatto reverenziale con Dio (il timore, che non è paura, ma avere in mente Dio in tutto ciò che si fa, assumendo al contempo la responsabilità verso il prossimo).
I padri ci possono aiutare nel vincere l’invidia, raggiungere la capacità di perdonare il fratello, stare con i piedi per terra senza voler volare troppo velocemente verso il cielo, prendere su di noi i peccati degli altri, perché sono i nostri… Il monaco si paragona a un cane che morde che va nel deserto per diventare mansueto e proteggere i fratelli che vivono in città. La sapienza, l’esychia/la calma interiore, il saper riconoscere la sovranità di Dio anche nei nostri “deserti di pietra” cittadini, sono realtà benefiche da ricercare anche oggi, per vincere la desolazione interiore, la noia, la depressione, l’akedia, cioè il non saper vivere il momento presente.
Occorre seminare bene fin dal mattino, la preghiera: ciò che si macina al mattino si macina tutto il giorno. È necessaria anche la lotta, è inutile negarlo. Lottando come il monaco consiglia: nudo, unto con l’olio dello Spirito, con le braccia alzate al cielo per riposare ogni tanto, con le braccia aperte a croce per assumere in se stessi tutte le nostre contraddizioni per presentarle a Dio.
Molti sono i suggerimenti spirituali-psicologici che Grün dona ai lettori nel suo commento ai detti e ai racconti dei padri. Una vera miniera per elaborare una “vita buona”, “salva”, nel clima vorticoso dei nostri giorni.
Anselm Grün, La sapienza del deserto. 52 racconti dei Padri del deserto per una vita buona, Ed. Messaggero, Padova 2017 (or. ted. Freiburg im Br. 2015), pp. 170, € 15,00.
Anselm Grün collabora in questo testo con un pastore evangelico, Clemens Bittlinger, cantautore e artista, che si serve delle proprie capacità artistiche per l’evangelizzazione. Lo spunto del libretto a due mani sono le frasi pronunciate da Gesù come autodefinizione: «Io sono». Il pane, la luce, la porta, il buona pastore, la vita, la vera vite, l’acqua della vita… Di ciascuna di esse i due autori propongono brevissime attualizzazioni spirituali e psicologiche per aiutare il lettore a rientrare in se stesso e saper riconoscere la presenza di Gesù in ogni realtà. Tutto parla di lui, a partire dalle realtà più semplici della vita. Esse hanno la capacità di porre il credente a stretto contatto col Signore e, nello stesso tempo, rimanere fedeli alla realtà quotidiana, ai fratelli, con cui si compartecipano ferite e difficoltà nel cammino della vita.
Sfruttando a fondo la forte simbologia delle realtà assunte da Gesù per autodefinirsi, i due autori offrono riflessioni molto semplici e sintetiche per rinfrescare la propria vita personale, per unificarla e preservarla dalla dispersione e dalla frantumazione, per riplasmarla nella forma desiderata da Gesù guardandosi con misericordia e aprendosi a Colui che sfama la sete e la fame di vita vera. In lui tutte le realtà della vita possono essere vissute in modo nuovo, bello e pacificante.
Masticando la sua parola, il pane vero, e lasciandosi guidare dalla sua luce il credente trova la pace e la capacità di amare come Gesù, rafforzato dall’amore che egli ha mostrato a tutti nella sua passione e risurrezione. Egli ci libera dalle nostre false illusioni, aiutandoci a fare chiarezza sulla nostra vita. Gesù si prende cura di noi, ci guida alla vita nella luce perché lui è luce, è il sole. Come dicono gli autori: «Dio ci fa bene, ci riscalda».
Anselm Grün – Clemens Bittlinger, Trova il centro dentro di te, Ed. Messaggero, Padova 2017 (ed. or. ted. Giessen 2015), pp. 80, € 9,00.