Ne dà notizia Xabier Larramendi su Noticias de Gipuzkoa, prendendosela apertamente e senza sfumature con il vescovo di Vitoria, Juan Carlos Elizalde.
I fatti. La Facoltà teologica di Vitoria festeggia i 50 anni dalla sua apertura nel 1967 e il Consiglio di facoltà intendeva concedere il titolo di doctor honoris causa al noto biblista e pastoralista José Antonio Pagola, portando seri e documentati motivi: i lunghi anni di insegnamento come professore di cristologia nella Facoltà, i tanti corsi opzionali su Gesù, i suoi interventi aperti a tutto il pubblico della città di Vitoria-Gasteiz e, soprattutto, il rilievo internazionale del teologo.
È noto che il suo libro – Gesù – è stato tradotto in una decina di lingue, tra le quali il giapponese, il cinese, il russo. Alla sua pubblicazione si alzarono in coro le voci dei tradizionalisti, presenti nella Conferenza episcopale – uno fra tutti, l’ex segretario Camino –, che fecero giungere alla Congregazione per la dottrina della fede del Vaticano la loro opposizione fiera e feroce. La Congregazione romana si pronunciò affermando che il libro non conteneva nessuna dottrina eretica.
Ma la loro opposizione è continuata e se ne vede una eco in questa penosa e scandalosa vicenda del “rifiuto”, come lo chiama Larramendi.
II vescovo Elizalde si difende dicendo di aver consultato anche i vescovi di San Sebastián, un conservatore di grinta, e quello di Bilbao. Il motivo del rifiuto: il conferimento dell’onorificenza a Pagola avrebbe provocato «gravi tensioni» nella comunità ecclesiale. Pronta la risposta: i vescovi baschi, ma anche altri, sperano che si chiuda il tempo di papa Francesco e si ritorni alla situazione ecclesiale precedente.
La voce corre per tutta la Spagna. Soprattutto i vescovi baschi, ma non solo, vengono accusati di «mostrarsi» a fianco del papa, ma non ne sono affatto in sintonia. Ci si chiede che cosa ci sia sotto al rifiuto. C’è chi pensa che sia addirittura uno «schiaffo» a papa Francesco, che – si sa – ha stima del teologo spagnolo.
«Se l’opera di Pagola è indigesta ai vescovi di San Sebastián, Bilbao e Vitoria, vuol dire – è il tagliente giudizio di Larramendi – che sono lontani da papa Francesco e lontani dal popolo di Dio». Le Edizioni Dehoniane sono impegnate nella pubblicazione delle opere di Pagola, che riscuotono grande interesse.
Nella riunione del Consiglio di facoltà, il 6 marzo, era emersa la proposta di conferire l’onorificenza al teologo Saturnino Gamarra, professore emerito, ma anche questa non ha avuto esito. Alla fine, si decise di non conferire l’onorificenza a nessuno.
Ancora un giudizio pungente di Larramendi: «Le diocesi basche camminano senza spirito di rinnovamento, “castrate” da alcuni vescovi che si attaccano al passato, a un passato per nulla sinodale, corresponsabile, come proclama e desidera il papa».