Il volumetto si offre come una prima, elementare e sintetica introduzione ad una biblioteca di libri scritta prima della nascita di Gesù Cristo, venerata da ebrei come TANK (Torah-Nebi’îm-Ketûbîm/Tora-Profeti-Scritti) e dai cristiani come Antico Testamento, che ha anche la “seconda puntata”, il Nuovo Testamento incentrato sui Gesù.
L’autore, Gérard Billon, è un sacerdote, docente all’Institut Catholique di Parigi ed è presidente di Alliançe biblique française, nonché direttore della rivista Cahier Biblique.
Nel primo capitolo (pp. 15-22) egli introduce alla questione dei manoscritti e delle lingue dell’AT, mostrando che esso è tenuto insieme dal filo rosso della Torah, l’istruzione data da DIO/YHWH, conosciuta per lo più come “Legge” a causa della traduzione greca dei Settanta.
Il c. II (pp. 23-30) analizza la struttura dell’AT e spiega l’articolazione che i vari libri ricevono nel canone o lista ufficiale degli ebrei (TaNaK), quindi quella della traduzione greca della LXX che ne aggiunge altri, per giungere alla lista, o canone cristiano, che ne conta 46 (quelli scritti direttamente in greco sono chiamati deuterocanonici, riconosciuti canonici o normativi cioè solo in un secondo tempo). Il testo ebraico considera i profeti minori come un solo libro, di qui la forte differenza nella somma totale di libri.
Billon riflette in altrettanti capitoletti su sette temi letterari e teologici che costituiscono la struttura vertebrale dell’Antico Testamento. I temi sono la terra, l’alleanza, la Legge, il culto, il raccontare, la parola profetica, la sapienza e la poesia. Di fatto, sono illustrati i vari blocchi letterari presenti nell’AT, articolati in quelli che i cristiani chiamano Pentateuco, libri storici, liberi sapienziali e libri profetici.
L’AT at-testa la storia di un gruppo che acquista la coscienza di essere popolo di YHWH nella corso della sua liberazione della schiavitù dall’Egitto. La sua storia si svolge attorno al perno della realizzazione della promessa fatta da YHWH ad Abramo (Gen 12,1ss): terra, discendenza, prosperità. I giudici e i re di Israele concorsero a tenere unito il popolo nel corso dei secoli. A nutrire la vita e il cammino di Israele furono la lettura e la spiegazione della Torah, i sacrifici al tempio, la pietà personale e comunitaria espressa nelle preghiere e nei canti che divennero poi la raccolta dei Salmi. Molta importanza, oltre ai re, ebbero i sacerdoti e gli scribi che misero per iscritto l’esperienza millenaria di fede del popolo di Israele. Questi si aprì inoltre con prudenza alle culture coeve che influirono sulla sua riflessione sapienziale e sull’espressione poetica delle preghiere, che però desacralizzavano le concezioni culturali e religiose dei popoli circonvicini.
Billon conclude il suo volume con una riflessione sul rapporto tra Dio e gli uomini e sulla recezione dell’AT, travagliata invero.
L’ultimo capitolo del libro è dedicato alla riflessione sul fatto che l’AT è la chiave della cultura occidentale e mondiale, il “grande codice” che offre lo strumento ermeneutico fondamentale per la comprensione dello sviluppo culturale, artistico e spirituale del mondo intero.
Un lessico molto utile (pp. 115-121), due tavole riassuntive della storia di Israele e cinque cartine (senza titolo) precedono la bibliografia (pp. 131-132) che chiude il volume.
Il testo è pensato per una prima introduzione sintetica dell’AT offerta a un vasto pubblico che sia minimante interessato alle radici da cui provengono le migliori espressioni cultuali e artistiche del nostro mondo. È scritto con molta chiarezza e sinteticità. L’AT è aperto alla lettura a molti livelli e sotto molti aspetti (storia, letteratura, arte, poesia, religione ecc.) può essere letto da tutti in molte modalità e ambienti molto diversi. Accomuna ebrei e cristiani.
Molti gruppi biblici, organizzatori di pellegrinaggi nella Terra del Santo e studenti di ogni grado troveranno in questo volume una prima informazione su un libro (una biblioteca invero…) che, nelle scuole e nella cultura contemporanea, non riceve minimamente quell’attenzione che meriterebbe, che dovrebbe essere almeno pari a quella dei grandi classici letterari previsti nel curriculum formativo delle nuove generazioni.
GÉRARD BILLON, Introduzione all’Antico Testamento (Collana Biblica s. n.), EDB, Bologna 2019, pp. 136, € 17,00, ISBN 978-88-10-22186-0.