Originario del 2015 in Spagna, tradotto anche in Italia già dal 2017, eppure mi era sfuggito il libro di J. L. Sicre (Satana contro gli evangelisti, EDB) dedicato anch’esso al problema intrigante della storicità dei Vangeli, ma in modo assai divertente, benchè su basi serie. L’A, è un gesuita spagnolo, biblista competente e valorizzato anche dal Pont. Istituto Biblico di Roma.
Sulla scia dell’immaginario dibattito tra Dio e Satana nel libro di Giobbe, Josè Luis Sicre inventa un processo in cielo, davanti alla Trinità, tra Satana e suoi demoni da una parte e gli evangelisti dall’altra.
Satana vorrebbe difendere la fede popolare dalle invenzioni che gli evangelisti avrebbero introdotte, ingannando, nei loro sacri racconti. Ciò sulla base delle numerose differenze e quasi contraddizioni presenti certamente nei Vangeli. Per Satana esse non sarebbero che segni di invenzioni senza senso e puramente fantasiose o malevoli. Di qui le accuse spietate ai loro quattro autori, invitati però a rispondere per non essere condannati da Dio stesso.
Gli evangelisti, che i lettori moderni devono supporre aggiornati dai biblisti degli ultimi nostri secoli, pur con qualche difficoltà riescono a spiegare le loro divergenze e apparenti contraddizioni, ricorrendo allo specifico loro genere letterario, alle loro vere intenzioni, alla cura di mettere in risalto il senso profondo dei loro racconti al di là della lettura immediata e pure affascinante delle loro opere. Evidentemente qui si avvertono i frutti degli studi moderni sui Vangeli.
Fin qui quindi la vittoria dei quattro sulle bordate degli… ingenui e letteralisti satanici. Alla vittoria a un certo punto contribuisce anche la Madonna interpellata elegantemente da Satana sui primi anni di Gesù. Per esempio: ci furono i tre re Magi con i cammelli e il loro oro? La sacra famiglia andò davvero in Egitto? Che uso fece dei doni dei tre re? Ecc. La Madonna, anche lei aggiornata scientificamente, risponde con intelligenza rimandando al senso vero dei racconti evangelici, preoccupati di presentare con simboli letterari le vicende di Gesù adulto e delle chiese apostoliche. Anche se non ci furono mai né i tre re Magi né la stella né il loro oro né viaggio in e dall’Egitto (pagg. 28s).
Ma Satana non è soddisfatto, preoccupato delle reazioni dei cristiani semplici, esposti al pericolo di perdere del tutto la fede: “Essi non distinguono tra la finzione e la realtà, tra quello che tu Matteo racconti e quello che vuoi dire, e perdono la fede”. La risposta messa in bocca a Matteo: “Beh, se la loro fede dipende da qualche cammello e una stella, che la perdano!”
Secondo l’A del simpatico libretto questa sarebbe la vittoria degli evangelisti, sviluppata anche nelle altre pagine sul resto della vita di Gesù. Non so quanto possa soddisfare tale vittoria per molti lettori cristiani ancora legati a una fiducia acritica negli evangelisti. Diamo atto al bravo gesuita spagnolo, a volte forse troppo categorico, di saper usare arte e fantasia per aiutare tutti a superare almeno certe ingenue letture, ad aggiornare fede scienza e catechesi. Ancora tanti si chiederanno, con me: ancora e in che senso Credere ai Vangeli? Perchè? (mio libretto presso la Elledici 2010).
J. L. Sicre, Satana contro gli evangelisti. Un dibattito in cielo, Bologna, EDB 2017.
“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.” Mt 11, 25-30
Nei Vangeli Satana ha anche una discussione con Gesù.
Veda un po’ lei.
Quando si finirà di far intervenire la figura “pagana” introdottasi nel cristianesimo in forme che ancora i teologi difendono. Satana è una figura retorica, un residuato di antiche religioni (se ne può discutere) che Freud ha definitivamente messo KO (se ne può discutere più estesamente)
letteralmente lo straziamento dell’Inferno e la sconfitta del Diavolo ha un posto centrale nel Cristianesimo Primitivo
col picchio che è un residuato o un’introduzione pagana