Intervista condotta da Giordano Cavallari con Yulia Fritz, coordinatrice della Caritas cattolica di Omsk (Siberia), nata nel 1978 in Kazakistan nella città di Kostanay da genitori russi. Il nonno materno era emigrato dalla Russia in Kazakistan, al confine con la Cina, per servire il paese lavorando le terre ancora vergini; mentre i nonni paterni furono deportati durante la Seconda Guerra mondiale dall’Ucraina alla Russia e dalla Russia in Kazakistan.
Yulia, puoi presentare brevemente la storia di vita che ti ha portata ad assumere la responsabilità della direzione della Caritas di Omsk?
La famiglia di mio marito era di etnia tedesca della regione del Volga. Nell’inverno del 1938 i tedeschi del Volga furono esiliati, con le loro donne e bambini, nei campi prossimi alla città di Karaganda in Kazakistan: la generosità dei kazaki li ha salvati dalla morte per freddo e per fame. Si può dire che la mia famiglia è ortodossa. La famiglia di mio padre era, in realtà, greco-cattolica, poiché, a quel tempo, nell’Ucraina occidentale non c’era la Chiesa ortodossa.
Dopo il trasferimento non ho notato una grande differenza: riti e servizi erano simili. La mia famiglia era molto religiosa. Ma la mia educazione è stata “laica”. Io e mio marito siamo stati battezzati e sposati in sacramento solo dopo due anni dalla registrazione del matrimonio civile. Mi sono sposata in Kazakistan e là ho dato alla luce la mia prima figlia. Con mio marito ho partecipato alla vita della parrocchia prima di avere figli. Sinché nel 2012, con mio marito e mia figlia, mi sono sono trasferita a vivere in Russia nell’ambito del programma statale che, dal 2006, facilita il reinsediamento volontario dei connazionali che vivono al di fuori della Federazione.
Non ero mai stata prima ad Omsk. Ricordo la sera in cui siamo arrivati. Non sapevamo dove andare. In qualche modo siamo finiti in una parrocchia cattolica. C’era la messa e le persone, alla fine, si andavano disperdendo. Abbiamo consegnato al sacerdote una lettera di presentazione del nostro abate. Questo prete cattolico ci ha presentato a suor Anthony. Questa suora ci ha detto: “Non avete un posto per dormire!? Seguitemi!”. Ci ha portato nella sede della Caritas cattolica.
La Caritas di Omsk
Qui, ci hanno assegnato una camera. Abbiamo vissuto lì per 6 giorni: il tempo di fare i documenti. Abbiamo quindi affittato un appartamento. È così che ha avuto luogo il mio primo indimenticabile incontro con la Caritas. Più tardi abbiamo trovato un lavoro e abbiamo acquistato un appartamento con un mutuo. Ad Omsk è nata la nostra seconda figlia. Da allora stiamo aiutando l’Istituto di Suore della Misericordia presente ad Omsk nell’organizzazione e conduzione delle feste, dopo la messa cattolica, con i genitori e i bambini.
Tatyana Trofimova era allora la direttrice della Caritas cattolica di Omsk. Mi ha presto offerto la possibilità di lavorare con lei. Sono rimasta da subito sorpresa da quante persone povere avesse intorno e in quali terribili condizioni. Ho colto l’opportunità di aiutare in tutti i modi le persone in situazioni così difficili per migliorare la loro vita.
Dopo 3 anni di conoscenza e dopo 15 anni di conduzione, Tatyana ha deciso di ritirarsi durante l’estate scorsa, consegnandomi tutti i compiti. Mi piace il mio lavoro. La mia formazione è “classica”: nella mia casa, come in tutte le case a quel tempo, c’era una bella biblioteca.
Ho letto molto e ho imparato a fare molti lavori domestici con gli altri e per gli altri. Ho studiato economia. Le donne russe sanno fare tante cose. Mi torna molto utile. Ora mi piace soprattutto lavorare con un meraviglioso e unito gruppo di collaboratori e di volontari: questo non avviene facilmente in altri ambienti. Sto organizzando il lavoro della Caritas di Omsk, ma il mio incarico è per ora solo temporaneo, con l’approvazione del presidente della Caritas padre Gregory. Caritas dipende dal vescovo cattolico Joseph Werth.
Puoi brevemente ricostruire la storia della Caritas cattolica di Omsk?
Nel dicembre 1995 la Caritas cattolica ha iniziato le sue attività nella città di Omsk. È stata fondata grazie a due comunità monastiche tedesche: la comunità monastica “Missionarie di Cristo” della città di Monaco e la “Fondazione di beneficenza Sibirienhilfe” della città di Aquisgrana. La Caritas aveva originariamente sede in uno scantinato in affitto, poco ospitale. È stato cercato un posto adatto e infine è stata acquisita un fabbrica di cucito dismessa. Sono stati eseguiti lavori di adattamento dell’edificio. Nel 2020, celebreremo pertanto i 25 anni di fondazione della Caritas a Omsk.
Povertà in Siberia
Quali sono le povertà della città siberiana e su quali interviene la tua Caritas? Di quali persone vi prendete cura?
Omsk è tra le prime città russe per estensione con una popolazione di circa un milione di abitanti. La distanza tra i punti estremi della città è di circa 48 chilometri. Serve un’ora di autobus per percorrerla.
Questo dà idea di quanti poveri si possano incontrare nel lungo percorso. Resto sempre impressionata e commossa dagli incontri che faccio: quando, ad esempio, una madre mi chiede una pagnotta, sapendo che, con quella, tornerà a casa a preparare solo una zuppa di pane per il suo bambino!
È terribile: questa è la povertà. Se una madre col suo bambino arriva a piedi in Caritas per chiedere il cibo per i bambini, alla temperatura gelida di – 20 gradi, vuol dire che quella madre non ha i soldi per viaggiare e per sfamare.
Questa è vera povertà. Quando andiamo ad assistere una persona malata che giace su un vecchio divano, senza biancheria da letto e con piaghe da decubito, vedo ancora povertà.
Molte madri sole vengono da noi poiché è molto difficile trovare lavoro con un bambino tra le braccia. Molto spesso non hanno nessuno a cui lasciare i loro bambini. Tali madri ricevono il sostegno pubblico per figli minori, ma non ottengono alcun aiuto dai padri dei loro bambini, perché questi non vogliono contribuire.
Il numero di senzatetto è in aumento: molti di loro li conosciamo di persona. Alcuni di questi stanno morendo. Nuovi senzatetto si stanno unendo ai ranghi.
Le condizioni di vita sulla strada sono estreme. I senzatetto vivono accanto ai grandi tubi del tele-riscaldamento, nelle fogne o sotto i balconi delle case.
Hanno fame, sono al gelo, mancano di acqua, di vestiti, di scarpe, non hanno un posto dove lavarsi, dormire, curarsi. Non hanno niente! Questa evidentemente non è vita: è solo sopravvivenza!
La Caritas: un punto di riferimento per la popolazione
Molte persone bisognose si rivolgono dunque alla nostra Caritas: vengono da famiglie numerose, da famiglie in cui i bambini hanno disabilità. Sono madri sole che devono provvedere a bambini e adolescenti, a malati, anziani, disabili; così come arrivano a noi persone in situazioni estreme, ovvero, appunto, senzatetto, ex detenuti, persone che sono in varie forme di dipendenza da alcol e da altre sostanze.
Inoltre, dal 2017/2018, si contano intere famiglie immigrate dall’Ucraina, in fuga dalla guerra. Come ho detto, molti immigrati sono giunti ad Omsk dal Kazakistan in cerca di una vita tranquilla: io stessa sono giunta con la mia famiglia.
Caritas attualmente offre aiuti alle persone in situazioni di difficoltà attraverso 11 progetti o programmi di assistenza. Cerchiamo di rispondere alle varie esigenze delle persone. Riassumo brevemente. Prestiamo innanzitutto consulenza sociale e prima assistenza col reparto alimentare e col reparto abbigliamento. Organizziamo attività ricreative per bambini: per loro conduciamo corsi di cucina sotto la guida di un’insegnante, acquistando i prodotti e insegnando a cucinare piatti semplici e gustosi.
Offriamo assistenza psicologica, pedagogica, legale, sociale alle famiglie con bambini da 0 a 3 anni, compresi i bambini con disabilità dello sviluppo. Distribuiamo ovviamente alimentari e vestiti adatti per la prima infanzia. Facciamo formazione a familiari e parenti per la cura di base dei malati gravi e distribuiamo attrezzature e prodotti allo scopo (letti funzionali, sedie a rotelle, stampelle, bastoni ecc.).
Abbiamo attrezzato un servizio medico e sociale itinerante per i senzatetto: ogni giorno raggiungiamo circa 40 persone in strada con pasti caldi, vestiti e scarpe, prodotti per l’igiene e la cura della salute. Realizziamo un programma anti-tubercolosi: il lavoro viene svolto in rapporto con tutti i dispensari di tubercolosi nella città di Omsk. I cittadini a basso reddito, i senzatetto che sono stati liberati da luoghi di detenzione, i dipendenti da droghe, alcol e così via che sono in trattamento ambulatoriale, ricevono pacchi di cibo una volta alla settimana, nonché l’aiuto di psicologi e specialisti sociali. Una decina di volontari presta gratuito servizio presso il dipartimento di cure infermieristiche e cure palliative dell’ospedale cittadino.
Naturalmente nella nostra sede abbiamo una mensa con cui nutriamo ogni giorno circa 100 persone con pasti caldi. Organizziamo incontri con uno psicologo e un avvocato, organizziamo proiezioni di film, tour della città, pellegrinaggi nei monasteri e nei templi ortodossi. Col “progetto mucca” forniamo alle famiglie dei distretti della regione – famiglie numerose a basso reddito o famiglie con bambini disabili – una mucca per l’auto-sostentamento. In sintesi: ogni anno circa 7.000 famiglie varcano le nostre porte, distribuiamo 24.000 pasti caldi e 14 tonnellate di vestiti con scarpe e 8.200 confezioni di alimenti, di cui 5.200 per i pazienti affetti da tubercolosi.
Qual è l’organizzazione della Chiesa cattolica in Russia e quindi da quale organizzazione dipende la Caritas di Omsk?
Caritas è stata fondata per volontà della Chiesa cattolica ed è un’organizzazione religiosa che svolge attività sociali e di beneficenza: abbraccia tutti i bisognosi, indipendentemente dalla loro appartenenza etnica, nazionale, religiosa o altro. Caritas è davvero la mano destra della Chiesa cattolica in Russia, cioè la mano della misericordia.
Lo scopo del nostro lavoro è promuovere il rilancio dei principi della misericordia e della carità cristiana nella società tutta, attraverso attività nel campo dei servizi sociali per i poveri, per la protezione della loro salute e dei loro diritti. Altre Caritas cattoliche, come questa di Omsk, sono a Mosca, San Pietroburgo, Volgograd, Samara, Vladikavkaz, Chelyabinsk, Novosibirsk, Barnaul.
Tra Stato e Chiesa
Quali energie e quali risorse impiega attualmente la Caritas di Omsk? La Chiesa sostiene? Lo Stato sostiene?
Caritas di Omsk impiega attualmente 30 collaboratori e 28 volontari. Queste persone sono di fedi diverse, sono di sesso ed età diverse, ma sono tutte unite da un unico obiettivo: servire i poveri. La nostra sede si trova in un appezzamento di proprietà su cui sorge un edificio di 3 piani, datato ma in buone condizioni. Gestiamo 3 automezzi. Al piano terra del nostro edificio ha sede pure la parrocchia cattolica di “San Giorgio il Vittorioso” con la relativa chiesa. La seconda parrocchia cattolica – dedicata alla “Presentazione del Signore al Tempio” – si trova sulla riva sinistra del fiume Irtysh.
I sacerdoti della “Congregazione della Parola incarnata” e le sorelle della “Società delle Figlie della misericordia di San Vincenzo De’ Paoli”, aiutano instancabilmente in tutti i progetti di Caritas. Con amore e pazienza ci mostrano come servire le persone.
Il nostro Club dei bambini e il nostro Centro per lo sviluppo della famiglia organizzano mercatini di beneficenza per Natale e per Pasqua. Preparano biscotti al pan di zenzero, producono candele, sapone e molto altro. Tutto questo viene portato nelle parrocchie e chiese cattoliche in cui sono installate scatole per la raccolta delle donazioni per la carità.
Altre raccolte avvengono nelle Settimane della misericordia attorno alle principali feste liturgiche e giornate mondiali celebrate in tutta la Russia. I fedeli delle parrocchie di Omsk sono persone molto comprensive e misericordiose. I residenti di Omsk, evidentemente non solo cattolici, sono generosi e dedicano attenzione ai bisognosi: ci portano le cose che servono e donano i raccolti dai loro orti. Le piccole imprese partecipano alla formazione dei regali per Natale e per Capodanno.
Purtroppo alcune organizzazioni non possono più aiutarci dallo scorso anno perché colpite da crisi economica. Dal 2010 siamo attivi nella presentazione di istanze su vari fondi, tra cui quello presidenziale: su 40 istanze sinora presentate 10 sono state approvate. Riceviamo donazioni dalla Germania e in particolare dalle diocesi di Colonia, Monaco, Aquisgrana, Osnabruck. Nel 2019 abbiamo ricevuto una donazione anche dalla Caritas della diocesi di Mantova in Italia.
La Russia e le religioni
Quali sono i rapporti di Caritas con altre confessioni e organizzazioni religiose?
La Russia è un grande paese e conosce tante etnie ed appartenenze. Intratteniamo quindi buoni rapporti con tutte le fedi e le organizzazioni religiose. I battisti invitano i nostri figli alle feste di Capodanno: ogni bambino riceve un regalo. I luterani partecipano volentieri alla raccolta di donazioni di materiale scolastico e fanno anche regali per Natale e per Capodanno.
I musulmani promuovono visite alle loro moschee per i nostri bambini. Ad Omsk è presente anche una comunità di ebrei: anche con questa abbiamo talvolta incontri. Naturalmente organizziamo pellegrinaggi nei monasteri e nei templi ortodossi. Siamo molto ben accolti. Di conseguenza, se queste Chiese ricevono dalle persone richieste di aiuto, noi siamo pronti ad ospitarle e siamo aperti a tutti. L’anno scorso abbiamo organizzato una tavola rotonda con il clero della Chiesa ortodossa e la delegazione della Caritas della città italiana di Mantova. Abbiamo condiviso la nostra esperienza lavorativa, la situazione sociale e la situazione dei senzatetto.
La Chiesa cattolica in Omsk è piccola minoranza rispetto alla Chiesa ortodossa: quali sono gli scambi di fede e di cultura e di aiuto con la Chiesa ortodossa?
Il cosiddetto gruppo cristiano si riunisce ogni mercoledì presso le “Figlie della Misericordia di San Vincenzo De Paoli”: conta circa 25 membri, cattolici e ortodossi. Anch’io vi prendo parte. Stiamo in gruppo con grande piacere e frequentiamo la chiesa. Preghiamo insieme, leggiamo la Bibbia, analizziamo le parabole, guardiamo i film. Insieme celebriamo i compleanni, celebriamo tutte le festività, sia cattoliche che ortodosse.
Col coro metropolitano della cattedrale dell’Assunzione, nella persona della reggente Kushpileva Marina e con la sua associazione volontaria La musica per il dialogo tra culture, organizziamo concerti di musica sacra ortodossa specialmente per i nostri ospiti. Sacerdoti e suore della Chiesa cattolica, insieme a bambini del miniclub, organizzano concerti per i senzatetto e offrono loro regali. Le persone che si rivolgono alla Caritas per cercare aiuto sono in maggioranza ortodosse. Ma ancora una volta, a noi non importa a quale fede appartengano le persone: per noi è essenziale mostrare misericordia e amore per il prossimo, come Gesù Cristo ci insegna.
25 dicembre 2019
Come sarà il Natale nella Caritas di Omsk? Ci saranno molti problemi a causa del freddo? Ci sarà ugualmente il clima caldo della grande festa?
Il Natale è una festa meravigliosa, sia per gli adulti, sia ovviamente per i bambini che già la stanno aspettando. Siamo per ciò attivamente alla ricerca di sostenitori per confezionare buoni regali. Ogni anno prepariamo 400 regali per i bambini del nostro miniclub e per i bambini del nostro Centro di sviluppo della famiglia, quindi per gli ospiti della mensa e per i pazienti del reparto di cure palliative e, naturalmente, per i senzatetto.
Abbiamo allestito diversi alberi di Natale nella nostra sede. Ogni reparto di attività decora originalmente il suo albero di Natale, per quanto la fantasia lo consenta. Nella grande festa ci sarà una cena di gala e quindi un concerto con la partecipazione di bambini e grandi per la distribuzione dei regali. Nonostante le forti gelate siberiane, la calda atmosfera della festa non consentirà di congelare.